Ys IX: Monstrum Nox – Recensione, Adol il Rosso arriva su PlayStation 5

Ecco la nostra recensione di Ys IX: Mostrum Nox nella sua nuova versione PlayStation 5, l'avventura di Adol riproposta agli appassionati.

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 6 minuti
7.9
Ys IX: Mostrum Nox

Dopo essere uscito su PlayStation 4, per Ys IX: Monstrum Nox è arrivato il momento di “giocare coi grandi”, con la nuova edizione per PlayStation 5 che vi proponiamo in recensione. Come potrete immaginare, si tratta praticamente dello stesso gioco di cui abbiamo già avuto modo di saggiare le caratteristiche, ma con qualche pulitura di rilievo a fare da cornice. Sia chiaro, non ci troviamo di fronte a uno stravolgimento qualitativo, ma anzi alcune cose sembrano non essere state toccate affatto, ma procediamo con ordine.

La città dei Monstrum

Introducendo brevemente la storia, ci troviamo a vivere le vicende del protagonista della serie Adol Christin “The Red”, qualche anno dopo gli avvenimenti che abbiamo vissuto nei precedenti capitoli. Adol e l’inseparabile Dogi arrivano nella città-prigione di Balduq, chiamata così proprio perché caratterizzata dalla presenza di un’immensa prigione al suo interno. Neanche il tempo di mettervi piede, che il nostro protagonista verrà arrestato dalle guardie, e tramite i dialoghi non ci metteremo molto a capire che il mandato nei suoi confronti è stato emesso perché sospettato di essere collegato (o meglio, aver causato) gli inspiegabili incidenti a cui ha assistito, come quelli che riguardano il naufragio che abbiamo visto in Ys VII: Lacrimosa of Dana, o l’incidente dell’Oceano Atlas che abbiamo visto in Ys VI: The Ark of Napishtim su PSP e PS2.

Le cose tuttavia sono presto destinate a cambiare, perché con una fuga repentina e un piccolo aiuto, Adol si ritrova a vagare per la prigione e i suoi pericolosi sotterranei, dove l’enigmatica Aprilis (con un proiettile!) infliggerà ad Adol una maledizione molto particolare, che lo relegherà nella città, ma che gli donerà degli incredibili poteri.

Da questo momento in poi scopriremo pian piano i motivi di questa azione: tra il mondo che conosciamo, e quello che vi è al disotto, esiste una sorta di velo intermedio, una dimensione chiamata Grimwald Nox. In questa compaiono periodicamente delle orribili e potentissime creature, che vogliono attaccare per passare oltre e creare un cataclisma. Aprilis ha quindi messo su una squadra di potenti guerrieri, ai quali, come ad Adol, ha conferito questi grandi poteri per combattere i mostri e, allo stesso tempo, scoprire il segreto della città e della prigione, per poi mettere fine a tutto. Questi guerrieri dai grandi poteri, e ora anche Adol, si chiamano Monstrum, ognuno con le sue peculiarità uniche, da utilizzare anche fuori dal combattimento.

I poteri del “Crimson King”

Dal punto di vista del gameplay ci troviamo di fronte ad un action apparentemente semplice, ma che riesce pian piano a dimostrarsi interessante e ricco, nonostante rimanga chiaro fin da subito che non siamo di fronte ad un capolavoro, con l’aspetto tecnico che è rimasto un pochino troppo vicino ai titoli precedenti. Tuttavia l’estrema fluidità del combat system, la varietà nella scelta dei compagni di Adol in combattimento (fino a 3) e le grandi possibilità date dai suoi nuovi poteri, riescono a stuzzicare non poco (ricordiamo il ritorno delle dinamiche di parata e schivata perfetta, ma anche il colpo di grazia con le skill che restituisce SP). La cosa più importante però, a nostro avviso, è la possibilità di rimappare completamente i tasti del controller, scegliendo così con quali tasti compiere ogni singola azione, adattando il gioco al proprio stile senza alcuna fatica.

La parte esplorativa in questo titolo è lasciata un po’ più da parte, e nonostante la città sia grandissima (che ricordiamo ci vede “prigionieri”, e vivremo grandissima parte dell’avventura al suo interno), sono stati tagliati alcuni elementi che abbiamo visto nei titoli precedenti, anche se in modo oculato.

Quello che più è stato toccato in questa nuova versione per PlayStation 5 è quindi chiaramente l’aspetto grafico, che vede i modelli più ripuliti, con i colori più vividi, e con una fluidità delle immagini ancora maggiore. Il salto di qualità non è estremo, ma comunque netto, soprattutto se ci mettiamo di fronte al fatto che non si tratta né di una remastered, né di un remake, ma di un semplice “power up”. A goderne al meglio sono stati inoltre i caricamenti, ora decisamente più rapidi, e che contribuiscono a rendere l’esperienza ancora più “veloce”, cosa di cui c’è estremamente bisogno data la grande mole di dialoghi presente, come da prassi nella serie. Peccato constatare che il DualSense non sia stato minimamente preso in considerazione.

Ys IX: Mostrum Nox
7.9
Voto 7.9
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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.