Per tutti quei giocatori avvezzi alle miniature, Warhammer è un caposaldo: parliamo di uno dei giochi storici che col tempo, differenziandosi tra le varie ere dedicate, ha fatto divertire bambini ora adulti, creando generazioni che hanno dedicato tempo e spazio a dipingere miniature, creare armate, sfidare altri giocatori. Insomma, i War Games come li conosciamo oggi sono nati grazie e soprattutto a Warhammer. Eppure, tra le battaglie che incorrono in quell’universo, c’è uno sport che viene spesso dimenticato, non curato, ma che merita spazio: si tratta di Blood Bowl, uno sport che mescola il Football Americano con i temi tipici di Warhammer (e un po’ di sana violenza). Abbiamo avuto modo di provare Bloow Bowl III per la recensione, e ora siamo qui per raccontarvi come si è comportato il nuovo gioco di Cyanide Studio.
Un campo migliorato
Partiamo dalle basi: se avete avuto modo di giocare i due precedenti giochi di Blood Bowl usciti, allora sapete già di cosa parliamo (nonostante le molte migliorie), mentre se non avete mai messo mano su un titolo del marchio, vi spieghiamo in breve di cosa si tratta. Blood Bowl III è un gioco strategico dove un giocatore si scontrerà con un altro (o una IA) su un campo da football americano con la propria squadra, con l’obiettivo di fare più touchdown dell’avversario. Il gioco, diviso a turni, replica le regole ufficiali del gioco da tavolo rispettivo, proponendo una grande differenza rispetto ai lanci di dadi automatici. Per fare le varie azioni infatti, sfruttando le regole (e il fatto che un lancio fallito farà passare il turno al giocatore successivo), i giocatori dovranno superare delle prove basate sulle statistiche dei vari giocatori (che potranno avere anche delle abilità specifiche).
Con Blood Bowl III abbiamo però tante novità pronte a popolare il gioco: iniziamo dalle nuove razze disponibili, come gli Halfling e i Black Orcs, che vanno ad aggiungersi alla lista delle squadre disponibili. La modalità My Team, inoltre, permetterà di creare la propria squadra, meccanica che emula la creazione che viene applicata nel gioco da tavolo e permette quindi ai giocatori di trovare il proprio stile con i propri team (dando anche la possibilità di scegliere divise, logo e quant’altro).
I vari personaggi avranno poi delle abilità, che renderanno più caratteristici tali giocatori, e queste sono state migliorate e aumentate, così da aggiungere un ulteriore strato di personalizzazione al gioco. Non perdete infine la speranza, visto che Cyanide Studio ha messo mano anche sulla IA delle miniature controllate dal computer, rendendo le sfide comunque ardue e divertenti – Blood Bowl III presenta, tra le tante nuove cose, anche una grafica migliorata, con modelli più caratterizzati, animazioni più fluide e un sistema di controllo migliore. Unica pecca, in questo caso, il movimento della telecamera che, da mouse, è risultato un po’ troppo pesante e faticoso (ma è una piccolezza risolvibile in poco tempo).
Il Blood Bowl definitivo
Con questo Blood Bowl III, Cyanide Studio ha fatto il passo corretto proponendo tutto quello che un giocatore di questo sport potrebbe volere: ovviamente ci sarà modo di ampliare l’esperienza in futuro, ma con questo capitolo arriviamo al giusto livello per quanto riguarda il necessario. Parliamo di un gioco che ha una campagna single player che vi farà da tutorial e vi porterà ad avere delle sfide divertenti all’interno di questa modalità solitaria, mentre la parte multiplayer vi darà spazio per giocare contro un avversario online o, nel caso voleste, persino in locale (considerato che il gioco non presenta carte e informazioni da nascondere all’avversario).
Le regole, come nel passato, ricalcano il gioco da tavolo, dando la possibilità ad ogni miniatura di fare azioni come movimento, placcaggio, eventuale fallo e quelle azioni più particolari e limitate come il Blitz e il passaggio. Interessante anche la grafica e la UX usata per mostrare dadi e scelte, che compariranno sopra alla zona di gioco (in una sorta di cerchio di scelta) e che potrete sfruttare per prendere la vostra decisione.
Insomma, se alla IA migliorata e alla modalità My Team aggiungiamo la moltitudine di razze e squadre che potremo scegliere, il gioco diventa il capitolo definitivo della serie. Ovviamente, siamo davanti ad un gioco che propone un’esperienza fatta e finita, quindi non aspettatevi altro che la versione di Blood Bowl digitale; inoltre, il titolo è molto punitivo (soprattutto per le azioni rischiose), cosa che potrebbe pesare per i meno esperti, considerato che fallire un tiro di dado o un’azione porterà ad un cambio turno, mandando a monte tutte le tattiche che avevate preparato.