Dopo numerosi rinvii, è finalmente arrivato il momento di Hogwarts Legacy, il titolo dedicato anima e cuore al Wizarding World in cui sono riposte le speranze di migliaia di giocatori. Stiamo parlando dell’avventura per eccellenza che ci farà immergere nel mondo magico creato dalla scrittrice inglese J.K. Rowling, divenuto poi all’effettivo un universo narrativo. La volontà, con Hogwarts Legacy, era quella di ricreare minuziosamente in un videogioco, come mai era stato fatto prima, il mondo magico di cui abbiamo imparato a leggere ormai dal 1997 con Harry Potter e la Pietra Filosofale. Warner Bros. Entertainment ha deciso di affidare lo sviluppo di questo lavoro ai ragazzi di Avalanche Software, onore e onere di tutto rispetto, che data l’esigenza della fanbase dei “Potterhead” si rivela essere più che delicato. Per questo il gioco è stato realizzato in collaborazione col team della Rowling, per cercare di rimanere in linea con quello che i fan si aspettano: un gioco che affonda le sue radici nel mondo magico della scrittrice, che offra le stesse vibrazioni dei suoi libri, nonostante la storia sia originale e l’autrice non sia in alcun modo coinvolta con la produzione.
La storia prima della storia
Come i più sapranno, la scuola di Hogwarts esiste da moltissimo tempo prima degli avvenimenti raccontati nella saga di Harry Potter, e in Hogwarts Legacy andremo a vivere un’epoca antecedente a quella della minaccia di Voldemort. Vivremo infatti un’avventura ambientata nel 1800, dove impersoneremo un/a nuovo/a studente della scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo, che per sua fortuna – o suo malgrado – si troverà a fare i conti con una situazione davvero particolare. In modo del tutto anomalo infatti, il nostro avatar inizierà la scuola dal quinto anno, addentrandosi in una situazione allo stesso tempo nuova e affascinante.
Tuttavia a noi babbani giocatori certe dinamiche sono ben note, dato che le stesse storie di Harry Potter ci hanno abituati ad un certo tipo di sviluppo: un arrivo a scuola fuori dall’ordinario, un anno scolastico che progredisce, ma che allo stesso tempo è accompagnato da qualcosa di “più grande” e che ci terrà impegnati anche al difuori delle lezioni. Già, anche il nostro avatar dovrà darsi da fare per il bene della comunità magica, in una sorta di “vita parallela” che ci porterà anche fuori dalle mura della scuola, esplorando i dintorni e ancor più in là! Da Hogsmeade ai borghi più piccoli sparsi per le verdeggianti terre britanniche.
Non entreremo troppo nel merito della trama principale del gioco, così da evitarvi spiacevoli spoiler, ma sappiate solo che la storia che vivremo è legata a doppio filo con la Magia Antica, una forma di magia quasi dimenticata e della quale ci troveremo a scoprire i segreti. Ci daremo da fare tra maghi oscuri, pericolose creature e tante altre minacce, ma avremo a che fare anche con tanti amici e studenti della scuola, personaggi di spicco, e anche qualche antenato di alcuni dei personaggi noti della serie principale.
Dopo un prologo che sarà base per tutti i giocatori e che ci insegnerà a muovere i primi passi, arriveremo finalmente nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove neanche il tempo di arrivare e già assisteremo al nostro smistamento. La nostra casa di appartenenza sarà scelta in base alla risposta che daremo al cappello parlante, che ci suggerirà una casa (è facile intuire quali sono i 4 abbinamenti se si conoscono anche un minimo le caratteristiche delle case) che potremo scegliere se confermare o cambiare. Cosa cambierà nel gioco in base alla vostra casa? Non molto in realtà, ma quel tanto che basta per creare senso di appartenenza: oltre alla sala comune della vostra casa, ci saranno anche diversi dialoghi e piccole cose che cambieranno in base ai vostri colori, così come l’atteggiamento di alcuni compagni.
Il mago o la strega che vogliamo essere
Hogwarts Legacy è un action RPG open world, nel quale ci troveremo a salire di livello, ad imparare incantesimi, personalizzare i nostri set, equipaggiarci al meglio, a compiere missioni, superare delle sfide, raccogliere collezionabili e molto, molto altro ancora. Effettivamente, riuscire a parlare di tutto in modo dettagliato è una missione piuttosto ardua, ma cercheremo di farlo al meglio senza confondervi le idee.
Per prima cosa, sappiate che il gioco ci metterà di fronte a delle scelte durante alcuni dialoghi: non ci saranno grossi cambiamenti in base alle risposte, né tanto meno è presente un sistema karmico o etico a delineare la nostra morale, tuttavia però le risposte e le conseguenze ci permetteranno di diventare in tutto e per tutto il mago o la strega che vogliamo essere.
Durante il gioco potremo sostanzialmente portare avanti tre tipi di missioni “ufficiali”, ovvero le missioni principali, le missioni secondarie, e gli incarichi. Le prime sono quelle che ci faranno progredire nella storia, che spesso ci verranno assegnate dalle circostanze, dai professori, o a volte anche dai nostri amici; le seconde sono missioni che potremo intraprendere per aiutare persone per i borghi fuori da Hogwarts, o per i nostri compagni di scuola, insomma delle commissioni che variano per tipologia e scopo; gli incarichi invece ci verranno dati sempre dai professori: in questi dovremo compiere determinate azioni come “compiti a casa”, tornare dal professore dopo le lezioni, e farci insegnare un incantesimo (vera e propria ricompensa della missione). Vi invitiamo a non tralasciare mai questi ultimi (alcuni saranno obbligatori), perché avere diversi tipi di incantesimi il prima possibile è fondamentale per creare dei set variegati e adatti a ogni situazione. Questo tipo di gestione è estremamente ordinato, e ne approfittiamo per dire che – sia ringraziato il cielo – la gestione dei menù di Hogwarts Legacy è chiara ed intuitiva (un po’ più scomoda invece la mappa, ma ci si fa l’abitudine).
Man mano che faremo esperienza saliremo di livello e guadagneremo punti talento che potremo utilizzare per perfezionare tecniche esistenti o ottenere alcuni vantaggi (i talenti saranno sbloccabili solo col progredire della storia). Tra le utilità da sbloccare c’è anche la possibilità di creare fino a 4 set diversi di incantesimi da cambiare rapidamente in game, e che ci renderanno più facile combinare i vari effetti. Ve lo diciamo perché cambiare strategia all’improvviso in base ai nemici che abbiamo di fronte sarà cosa comune. Gli incantesimi che potremo imparare saranno DAVVERO tanti, e molti dei quali adibiti al combattimento, e si dividono per tipologia da danno, controllo, energico, di utilità, trasfigurazione, e maledizione senza perdono, in base al colore… e i colori saranno anche fondamentali per rompere le difese di alcuni nemici. Non preoccupatevi, i vari tutorial e le missioni secondarie a inizio gioco vi renderanno tutto molto più chiaro e gradevole da imparare.
Il combat system infatti è qualcosa che è facile da imparare, ma difficile da padroneggiare al meglio. Possiamo rassicurarvi però sul fatto che proprio il sistema di combattimento sia una delle cose riuscite meglio del gioco: dinamico, vario, intuitivo, e soprattutto “sleale”, dato che come è giusto che sia i nemici in gruppo vi attaccheranno davvero in gruppo, e non si faranno scrupoli a martellarvi di incantesimi (o artigli) alle spalle! La marcia in più del nostro avatar però starà proprio nella Magia Antica, che andrà a ricoprire quella parte in più, quel pizzico di “super mossa” che ogni titolo del genere deve avere. E si incastra perfettamente.
Non è presente la stamina, ma a frenare gli entusiasmi invece ci sono il cooldown degli incantesimi, che dovranno ricaricarsi e non potremo spammarli a ripetizione (a meno che non ci sia qualche pozione a darci un aiutino), e i colpi stessi dei nemici, che già a difficoltà normale si faranno sentire sonoramente, e che quindi ci costringeranno a curarci spesso, se non saremo rapidi con “protego”. Fate sempre scorta di pozioni rigeneranti, le troverete in giro, ma potete anche distillarle voi stessi o acquistarle dai negozi.
Gli equipaggiamenti che raccoglieremo andranno ad aumentare il nostro livello di salute, di attacco, di difesa, e alcuni pezzi ci daranno anche diversi tipi di bonus. Non preoccupatevi del loro aspetto, dato che quello potrete cambiarlo (per fortuna, in questo modo eviterete orripilanti combinazioni casuali e potrete mantenere un certo stile estetico), ma fate spesso visita a un negoziante qualsiasi e vendete tutti gli equipaggiamenti che non utilizzate, perché all’inizio del gioco potrete portarne con voi un massimo di 20 in totale, compresi quelli attualmente indosso (che sono 6). Questa purtroppo è una caratteristica che creerà del tedio, soprattutto durante le missioni nei dungeon e il non poter arraffare tutto ciò che troviamo, dovendo addirittura distruggere alcune delle cose che abbiamo per poter lootare. Cercate quindi di completare prima possibile le sfide delle Prove di Merlino, perché con quelle aumenterete gli slot disponibili degli oggetti da portare con voi!
Un mondo a portata di scopa
Ci siamo limitati nel capitolo precedente a parlare delle missioni principali, ma Hogwarts Legacy è in realtà un enorme calderone di attività secondarie da svolgere, e che in modo sorprendente si rivelano in gran parte piacevoli e divertenti. Questo sfruttando ovviamente l’esplorazione e l’open world, ma anche il ciclo giorno notte. La scopa volante, dopo che la sbloccherete con la missione storia dedicata alle lezioni di volo, sarà la vostra più fida amica per esplorare le aree esterne, ma non saranno le uniche cavalcature di cui disporrete… che saranno anche degli animali magici! Questi, ve li facciamo scoprire da soli.
Per prima cosa, oltre al mondo esterno ci sono due macro aree esplorabili, che sono ovviamente Hogwarts e Hogsmeade. La scuola è il posto dove soprattutto nelle prime fasi passerete più tempo, ma da un certo punto del gioco in poi l’intera mappa diventerà il vostro parco giochi. A Hogwarts otterrete gran parte delle missioni, seguirete le lezioni con i professori, esplorerete, troverete passaggi segreti, e scoprirete tantissime cose interessanti, molte delle quali probabilmente non immaginavate neanche. Hogsmeade invece è l’accogliente cittadina interamente abitata da maghi, il posto perfetto per passare del tempo libero e, soprattutto, fare degli indispensabili acquisti! Nel conteggio dell’area esterna non può mancare ovviamente la Foresta Proibita che… beh, avrete modo di scoprire molto più da vicino.
In tutti gli ambienti sono disseminati collezionabili di vario genere e attività sa svolgere, come ad esempio la raccolta delle pagine della guida svolazzanti, o quella da rivelare con “revelio”, oppure le prove di Merlino da risolvere (fondamentalmente dei mini enigmi), o altri collezionabili specifici legati anche a determinate missioni secondarie (e quindi spesso a una gustosa ricompensa). La raccolta di risorse e ingredienti per le pozioni? Presente.
Non è ancora finita però, perché tutte queste azioni, così come la cattura degli animali selvatici, le azioni in combattimento, e il conteggio delle missioni stesse compiute, vi faranno superare determinate sfide presenti nel menù, che vi faranno sbloccare ulteriori oggetti. Insomma, ne avrete abbastanza da farvi girare la testa.
Non abbiamo contato in questo anche le corse con le scope, le caverne da esplorare, i covi di mostri, gli accampamenti dei goblin o dei maghi oscuri da scacciare… insomma, ore e ore in gioco e potreste anche dimenticarvi di procedere nella storia.
Chiaramente dedicarsi solo a queste cose sarebbe ridondante e ripetitivo, quindi cercate di alternare molto ciò che farete, anche perché oltre a poterne recuperare gran parte anche verso l’endgame, si sbloccherà giusto qualcosina, che non anticiperemo.
Necessità e di più
Se pensate che manca la ciliegina sulla torta, beh, è presto servita: cosa manca, se non un nostro personale quartier generale? Ecco che entra in gioco così la Stanza delle Necessità! Un luogo ben noto ai fan di Harry Potter, che in Hogwarts Legacy assume un ruolo dominante. Questa è infatti il posto che unisce in una sola cosa la personalizzazione, l’utilità, e il senso di “casa”. Una stanza che sarà all’effettivo casa nostra, che potremo arredare e colorare come più ci aggrada, evocando anche gli oggetti utili – e indispensabili – per distillare pozioni, seminare e far crescere piante, e altro ancora.
Questa è a dir poco una delle trovate migliori del team, che con pochi e semplici concetti ha creato uno spazio dove passerete delle ore senza neanche accorgervene, anche per prepararvi al meglio prima di una missione difficile.
Hogwarts come la volevamo
Arriviamo ora a uno dei punti di cui parleremo con più gioia in questa recensione, ovvero la costruzione del castello in Hogwarts Legacy, della fedeltà ai dettagli, e alle piccole trascurabili differenze.
Parliamoci chiaro, migliaia di persone acquisteranno il gioco a scatola chiusa solamente per avere questa possibilità, di vagare ore per i corridoi della scuola che hanno visto da uno schermo anno dopo anno, e dentro alla quale hanno girovagato con la fantasia del primo istante. Un’atmosfera fiabesca quasi irreplicabile, che Avalanche Software ha riproposto in modo assai degno.
L’attenzione ai dettagli è stata grande, nonché uno dei punti cardine della produzione (e data la delicatezza della fanbase di cui vi parlavamo, era una cosa obbligatoria). Tuttavia c’è anche qualcos’altro che vi farà gioire, ovvero le decine e decine di pagine della guida che troverete sparse per il gioco. Non sono semplici collezionabili, ma contengono poche righe di testo (e foto) che vi spiegheranno cosa avete davanti, che sia una scatola di cioccorane, o una statua, o un oggetto imponente che finalmente visitate “di persona”. Tutto ciò che è stato posto nel gioco, è lì per un motivo, e sarà impossibile non voler saziare la vostra fame di curiosità con queste brevi informazioni. In questo c’è descrizione, c’è lore, c’è amore.
Una cura magica
Possiamo dire che è doveroso chiudere la nostra recensione di Hogwarts Legacy anche parlando dell’aspetto tecnico del gioco. Anche giocando prediligendo la grafica, le prestazioni del gioco non sono affatto male. Ci sono alcuni difettucci grafici sparsi qua e là che ci fanno storcere un po’ il naso (con gli specchi si sarebbe potuto e dovuto far meglio, o con i quadri “minori” sulle pareti che tendono a ripetersi un po’ troppo spesso ndr), ma per il resto la cura è stata incredibile.
Abbiamo testato il gioco con PlayStation 5, e siamo soddisfatti sia della resa (i caricamenti durano neanche un secondo quando si aprono le porte per passare a una nuova zona, cosa che infastidisce appena), sia dello sfruttamento buono ma non invadente del DualSense.
Ottimo il lavoro anche dal punto di vista audio, di localizzazione e di accessibilità: il doppiaggio in italiano è egregio (con anche alcune voci di rilievo nel cast), ma la novità a cui abbiamo fatto caso è addirittura il labiale dei personaggi quando parlano, anch’esso localizzato!
Hogwarts Legacy pecca un po’ per inesperienza nel genere in un paio di caratteristiche, come quella citata del loot, o dei ritmi a volte non troppo chiari, ma possiamo dire che invece per quanto riguarda il bilanciamento delle sezioni di gioco, il flavour delle sfide e la grande qualità del sistema di combattimento, il titolo si fa apprezzare alla grande. Mettiamoci anche che da occhi esterni il gioco potrebbe sembrare un prodotto “che vuole fare di tutto un po’”, e chi lo pensa non avrebbe neanche troppo torto, perché alla fine il Wizarding World è pieno zeppo di cose che vengono fatte e raccontate, è per l’appunto “un mondo”, e il fatto che si sia riusciti a concentrare molto di questo mondo in così poco spazio, rendendogli giustizia, è comunque un piccolo miracolo.
Hogwarts Legacy riesce a metterti al centro dell’avventura, a farti sentire importante, proprio come volevamo noi da bambini (e come vogliono quelli di oggi). È il coronamento di un sogno che avevamo da sempre.