Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente – Recensione, passato e futuro si incontrano

Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente, trattati in questa recensione, rappresentano un tuffo nel passato, ma anche un assaggio di futuro.

Martina Lembo
Di Martina Lembo - Contributor Recensioni Lettura da 15 minuti
7.5
Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente

Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente, di cui presentiamo la recensione, sono i remake dal sapore nostalgico dei titoli originali Pokémon Diamante e Perla, usciti nell’ormai lontano 2006 su Nintendo DS. I pixel dall’aria vintage sono stati sostituiti da titoli con una grafica fluida e attuale, seppur fedeli alle origini. Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente sono i primi videogiochi della serie principale (spin-off esclusi) per i quali Game Freak ha ceduto lo scettro a una software house differente. A lavorarci è stata, infatti, ILCA (I Love Computer Arts), con la supervisione di Junichi Masuda.

Ritorno nella regione dominata dal Monte Corona

Pokémon Diamante e Perla hanno segnato un punto saldo nella storia del brand. Amati dalla generazione che, più di 15 anni fa, ebbe la possibilità di giocarli, hanno suscitato grandi aspettative sia nei giocatori storici che nei neofiti, pronti a scoprire per la prima volta la regione di Sinnoh. Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente sono stati presentati fin da subito come remake fedeli agli originali, punto sul quale è importante soffermarsi ai fini della recensione e della valutazione. È logico, pertanto, attendersi giochi contenenti molti punti in comune con i titoli del 2006, e una trama pressoché identica.

La prima cosa che salta all’occhio è il rinnovo dell’intero comparto grafico. I personaggi sono stati “costretti” in corpi sproporzionati, con mani e gambe troppo lunghi, un busto quasi inesistente e una testa eccessivamente grande. Si tratta di uno stile chibi liberamente ispirato a opere come Animal Crossing: New Horizons e The Legend of Zelda: Link’s Awakening, ma con un gusto estetico totalmente differente. I primi passi che il giocatore compie nei panni del protagonista dell’avventura appaiono forzati e poco armoniosi. I movimenti migliorano leggermente con l’ottenimento delle Scarpe da Corsa (consegnate al giocatore poco dopo l’inizio della partita) e la possibilità di muoversi in 8 direzioni, anziché solo in 4 come i PNG, ma la rappresentazione dei personaggi umani non è il punto forte dei titoli.

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Gli scenari invece, presentano una magnifica realizzazione. Sono stati creati ambienti puliti e nitidi, dai colori vivaci e con un effetto sfocato sui bordi, che mette in risalto il punto focale al centro dello schermo. La regione di Sinnoh racchiude una grande vastità di luoghi, da pianure verdeggianti a montagne innevate, da laghi ricchissimi di riflessi di luce a grotte semibuie, passando per spiagge e città. Ogni scenario è stato creato in modo certosino, e denota la cura che ILCA ha deciso di dedicare agli ambienti di gioco. Lo stesso stile che non funziona sui personaggi umani risulta pertanto perfetto per i luoghi della mappa.

Inoltre, sia negli ambienti chiusi che in alcuni spazi aperti, come le prossimità dei corsi d’acqua, è presente sul terreno un effetto a specchio davvero gradevole alla vista. Sia gli Allenatori che i Pokémon appaiono parzialmente riflessi dal pavimento, e questo colpo d’occhio illumina le scene, donando all’ambiente un’apparente dimensione più vasta. Negli scontri con i membri del Team Galassia, per esempio, il campo di battaglia è rappresentato da un pavimento artefatto e dai colori scuri, ma molto riflettente.

Difficile, facile e sempre più facile

In Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente, come accennato in precedenza nella recensione, è stata posta una cura particolare alla fedeltà con i titoli originali. Stessa trama, stessi luoghi, stessi Pokémon. Persino il Pokédex è stato “tagliato” affinché contenesse le creature di Pokémon Diamante e Perla, e non quelle dei giochi successivi. Questo rappresenta sia un punto di forza che un punto di debolezza dei videogiochi. Il fattore nostalgia è percepibile in ogni percorso, in ogni città e persino nei dialoghi con i PNG. Chi ha vissuto l’avventura nel 2006 non può evitare di tirare un sospiro di nostalgia ascoltando le bellissime musiche riarrangiate, in modo che possano avere una resa ottimale sia su Nintendo Switch che sulla TV. Anche a coloro che, invece, si avvicinano ai titoli per la prima volta, la soundtrack risulta gradevole e melodiosa, cornice perfetta per gli ambienti di gioco e le varie vicende.

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Un attaccamento così sentito ai titoli del 2006 porta con sé alcune inevitabili conseguenze: quando si decide di aggiungere qualche meccanica nuova e al passo con i tempi (si tratta pur sempre di giochi sviluppati nel 2021 e non nel 2006), si deve stare attenti a far sì che il nuovo si sposi con il vecchio nel modo migliore possibile. Su questo punto, purtroppo, ILCA ha commesso alcuni errori. Per non lasciare Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente orfani delle conquiste delle ultime generazioni, sono state inserite nei titoli alcune funzioni non presenti in Pokémon Diamante e Perla.

Nell’allenare la propria squadra, per esempio, è possibile far salire il livello di amicizia dei Pokémon con il proprio Allenatore. Con un legame profondo, le creature ricevono alcuni vantaggi, come un aumento dei Punti Esperienza e delle probabilità di schivare gli attacchi nemici, o di rimanere con un unico Punto Salute, resistendo ad attacchi che avrebbero dovuto mandarli KO.

Inoltre, fin dall’inizio della partita è presente un Condividi Esperienza non disattivabile, che garantisce a ogni membro del team una parte di esperienza dopo ogni battaglia e ogni cattura, indipendentemente dalla sua partecipazione o meno allo scontro. Se da un lato questo permette di allenare in modo omogeneo il party, dall’altro rischia di rendere troppo forti i propri Pokémon rispetto a quelli degli avversari.

I livelli delle creature di tutti gli Allenatori incontrati nel proprio cammino, compresi i Capipalestra, sono gli stessi che erano presenti in Pokémon Diamante e Perla, ma nei remake sono presenti meccaniche aggiuntive per accrescere la forza dei Pokémon. Le difficoltà negli scontri rischiano, pertanto, di essere presenti soltanto nelle prime ore, quando ancora non si è instaurato un legame di amicizia sufficiente a portare benefici durante e dopo le lotte e non si ha avuto accesso ai Grandi Sotterranei, metodo aggiuntivo e molto efficacie di livellamento (ma di questo se ne parlerà in seguito).

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Inoltre, portare a passeggio un Pokémon fuori dalla Poké Ball (opzione sbloccabile al Parco Concordia di Cuoripoli) ne aumenterà a dismisura il livello di amicizia, facendolo affezionare rapidamente. Il rischio più grande è quello di ritrovarsi, ben prima di aver raggiunto la terza Palestra, con una squadra di oltre 10 livelli superiore a quelle dei propri avversari, eliminando così il senso della sfida e affrontando la parte finale dell’avventura in un tripudio di attacchi in grado di mandare al tappeto gli avversari in un colpo solo.

Un po’ di respiro lo si trova alla Lega Pokémon, poiché i Pokémon dei Superquattro e della Campionessa, Camilla, superano di molto in forza quelli degli Allenatori nei percorsi precedenti. Inoltre l’intelligenza artificiale è in grado di creare combo vantaggiose di mosse e contromosse per mettere in difficoltà i giocatori.

I Grandi Sotterranei, tra novità e incongruenze

Come già detto nel paragrafo precedente della recensione, in Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente i Grandi Sotterranei possono essere utilizzati, tra le altre cose, per livellare il proprio team. Questa meccanica, introdotta a uso esclusivo della quarta generazione, è stata rivista e ricostruita, e presenta una delle novità più notevoli dei remake.

Grazie alla possibilità di una connessione stabile su Nintendo Switch, ben lontana dai primi tentativi di comunicazione via wireless e in locale del Nintendo DS, si può accedere alla rete sotterranea di Sinnoh con facilità anche via internet, incrociando nei corridoi giocatori provenienti da ogni parte del mondo.

Nei Grandi Sotterranei è possibile svolgere una serie di attività aggiuntive. Scavando nelle pareti si possono trovare tesori, come bilie (moneta di scambio del sottosuolo, che può essere utilizzata per ottenere altri strumenti), fossili, pietre evolutive e scrigni contenenti preziose statue. Queste ultime vengono utilizzate per decorare la propria Base Segreta. In base al tipo dei Pokémon esposti, è possibile aumentare di poco le probabilità di incontrare creature di quello stesso tipo nei Rifugi, altra novità assoluta dei remake.

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Spostandosi nei Grandi Sotterranei, infatti, è possibile entrare in aree specifiche, che rappresentano piccoli mondi aperti, dove i Pokémon camminano nell’overworld e possono essere affrontati e catturati. Queste aree sono suddivise in zone climatiche: sono presenti, per esempio, paludi, boschi, grotte, zone vulcaniche, innevate e lacustri o steppe. La tipologia di Pokémon incontrata cambia a seconda dell’habitat, e il livello delle creature che possono essere trovate nei Rifugi varia nel corso dell’avventura, adattandosi a quello del Capopalestra successivo rispetto all’ultimo affrontato. Dopo la conquista di una medaglia quindi, visitando i Grandi Sotterranei si potranno incontrare Pokémon il cui livello è molto vicino a quello delle creature che si dovranno sconfiggere per ottenere la prossima medaglia.

I Rifugi sono un perfetto e semplice metodo di livellamento del party e, al contempo, una risorsa per costruire un team adatto ai Capipalestra senza dover aumentare la forza della propria squadra lottando contro i Pokémon selvatici. Questa meccanica facilita in modo notevole l’avventura, rischiando di provocare un aumento eccessivo del livello dei Pokémon del protagonista, e togliendo ogni gusto alle battaglie.

Passato, presente e futuro

Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente sono titoli con pregi e difetti. Il connubio tra passato e presente non è soddisfacente, poiché ogni meccanica introdotta per facilitare l’avventura, rendendola più fluida e adatta a giochi sviluppati nel 2021, mal si sposa con ciò che era presente in Pokémon Diamante e Perla. Nonostante si tratti, indubbiamente, di remake fedeli agli originali, lo snellimento di alcune funzioni era necessario.

Per citare un esempio, l’utilizzo delle MN (Macchine Nascoste) è stato agevolato e affidato al PokéKron, liberando i giocatori dall’obbligo di avere in squadra Pokémon che possano imparare determinate mosse, sacrificando uno o più slot per una causa giusta ma scomoda. Nei titoli del 2006 in molti hanno ripiegato su Bidoof e Bibarel, che possono apprendere la maggior parte delle MN, utilizzandoli come “MN slave” (nomignolo affettuoso affibbiato a queste creature nel corso degli anni) e giocando, di fatto, una partita con 5 Pokémon validi anziché 6. In Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente è sufficiente cliccare sull’apposita applicazione del PokéKron per ricevere aiuto dai Pokémon selvatici (nella maggior parte dei casi, proprio da Bidoof e Bibarel).

Se questo rende indubbiamente più comoda e scorrevole l’avventura, vanifica anche la presenza di tutte le strade secondarie e le scorciatoie accessibili tramite mosse MN, come Taglio o Spaccaroccia. Questi percorsi, in Pokémon Diamante e Perla, rappresentavano una sorta di premio per i giocatori che, variegando il più possibile le proprie squadre, riuscivano a utilizzare le Mosse Nascoste nella maggior parte dell’avventura, insegnandole alle proprie creature e facendo in modo di averle sempre a portata di mano. Ora che tutti possono avere accesso alle MN tramite il PokéKron, le strade alternative più corte sono una semplice scelta personale.

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Tra le varie attività secondarie presenti a Sinnoh, i giocatori possono dilettarsi nella preparazione dei Poffin, da far mangiare ai propri Pokémon in vista delle Super Gare-show. Cucinare dolcetti diversi e appetitosi e concorrere alla conquista dei Fiocchi aumenterà notevolmente il numero di ore di gioco, arricchendo la propria esperienza a Sinnoh. L’avventura post game, inoltre, è ricchissima di attività da portare a termine, come Pokémon leggendari e misteriosi da catturare, la Torre Lotta per mettere alla prova le proprie abilità, oppure il nuovissimo Parco Rosa Rugosa, l’equivalente del Parco Amici.

Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente riportano in vita due titoli leggendari del franchise, seppur con qualche pecca, fatta nel tentativo di rimanere il più fedele possibile alle origini, dovendo affrontare la necessità di uno svecchiamento. I titoli sono adatti sia agli amanti di Sinnoh e della quarta generazione, sia a coloro che si sono affacciati di recente al brand e vogliono esplorare una delle regioni più complesse e ricche di sempre. Ogni informazione può essere trovata sul sito ufficiale.

Ricordiamo che questi videogiochi arrivano a poca distanza da Leggende Pokémon: Arceus, sviluppato da Game Freak e ambientato a Hisui, una Sinnoh di diversi secoli fa. Il gioco verrà rilasciato in tutto il mondo il 28 gennaio 2022, e rappresenterà una novità assoluta per il franchise.

Pokémon Diamante Lucente e Perla Splendente
7.5
Voto 7.5
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Contributor
Cresciuta a pane e videogiochi, la sua passione per il mondo videoludico è nata negli anni '90 e si è sviluppata, un pixel dopo l'altro, a partire dalla sua prima cartuccia, Pokémon Giallo (che tutt'ora custodisce gelosamente). Laureata in Fisica e specializzata in Tecnologie Avanzate, è una lettrice accanita, adoratrice del MCU, divoratrice di film anni '80, amante dei giochi di ruolo e da tavolo, e cosplayer occasionale. Non resiste al fascino del vintage. Potrebbe capitarvi di vederla setacciare il web alla ricerca di cartucce originali per Atari 2600.