Encased – Recensione, Dark Crystal crea l’erede dei primi Fallout?

Nella nostra recensione di Encased vi parleremo della cura con cui è stato pensato il nuovo titolo RPG, ambientato in un passato distopico.

Valentina Valzania
Di Valentina Valzania Recensioni Lettura da 6 minuti
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Encased Recensione

Encased è il nuovo prodotto fantascientifico firmato Dark Crystal e distribuito da Prime Matter, nato nel 2017 come progetto Kickstarter e di conseguenza sostenuto grazie alle donazioni nel corso degli anni. L’RPG post apocalittico con visuale isometrica è ambientato in una versione distopica del 1976, in cui l’umanità si è concentrata in una struttura gigante. Nella nostra recensione di Encased vi parleremo del perché si tratta di un videogioco ben sviluppato che merita la vostra attenzione. Vi avevamo già accennato del potenziale di questo titolo durante l’E3 di quest’anno, ora possiamo confermarmi che l’intera idea – profondamente ispirata al mondo di Fallout– è stata pensata in maniera profonda e ben radicata. Scegliere il proprio ruolo in questa società un po’ sgangherata sarà solo l’inizio di una lunga avventura in cui plasmeremo la nostra realtà.

Un’esperienza variegata e rilassante

Partiamo dalle atmosfere proposte da Encased: è indubbiamente un gioco di ruolo che si ispira moltissimo a grandi titoli di fantascienza che hanno segnato il mondo videoludico, tra cui senza alcun dubbio dai primi due Fallout, da cui esteticamente prende davvero molto. Lo stile ce lo ha ricordato immediatamente, ma in modo positivo. Non abbiamo avvertito che si stesse tentando di copiare, plagiare un grande prodotto come quello, ma piuttosto che Dark Crystal Games cercasse di omaggiare i grandi di questo genere, nel modo più genuino possibile. L’ambientazione, così come i personaggi e la stessa schermata su cui appaiono i dialoghi richiamano iconici prodotti di un passato non molto lontano, ma lo fanno con grande rispetto.

Encased recensione

Indubbiamente c’è anche molto di Divinity: Original Sin e del famosissimo Wasteland (da cui riprende anche la palette cromatica), il che permette di creare uno splendido background funzionane dietro al progetto Kickstarter. Mentre provavamo Encased per la nostra recensione, abbiamo proprio avuto l’impressione che non si stesse parlando di un gioco pretenzioso, bensì di una piccola perla, sviluppata con amore e moltissimo impegno. Il gioco si svolge all’interno di questa cupola che separa gli umani dal mondo esterno ed è controllata dalla società C.R.O.N.U.S: è proprio quest’ultima ad avere il completo controllo su chiunque sia sotto la cupola.

Encased recensione

I sopravvissuti vengono divisi in diverse ali base alle proprie caratteristiche e tendenze. Il tutto si divide in Black Wing, White Wing, Blue Wing, Silver Wing e Orange Wing. La Black è pensata per coloro che amano “prendere ordini e spaccare teste”; nella White Wing si trovano matematici, dottori e scienziati; nella Blue Wing a ingegneri ed esperti di tecnologica; la Silver Wing è per coloro che gestiscono e amministrano la cupola, e infine la Orange è per i criminali, praticamente costretti ai lavori sociali.

Chiaramente per partecipare a una sezione piuttosto che a un’altra basta passare alla creazione del proprio personaggio, primo elemento profondamente positivo su cui abbiamo posato lo sguardo. Encased permette un livello di personalizzazione di skills impressionante e tenta di dare anche una giusta dose di scelte estetiche e stilistiche del proprio avatar, pur non puntando particolarmente su una grafica potente.

Encased recensione

Encased: un’esperienza valida e variegata

Il videogioco cerca di portare un gameplay abbastanza completo, permettendo di esplorare, trovare oggetti nascosti, chiacchierare con chiunque nella cupola e decidere del proprio destino in maniera autonoma. Decidere di essere corretti o scorretti starà sempre a noi. Tra le altre feature che abbiamo apprezzato si trova l’alternanza di giorno e notte che modifica ulteriormente le interazioni con gli NPC che si trovano in giro per la mappa.

In buona sostanza potrete essere veramente quello che vorrete: un ladro, un perfetto gentiluomo devoto alla patria, uno scalatore sociale, uno scienziato curioso di studiare il mondo intorno a sé: vi dovrete solo munire di una buona dose di pazienza, girovagando per la grandissima mappa, guardando intorno a voi e lasciandovi trasportare dalle vostre sensazioni. A noi è piaciuto viverlo così, in maniera spontanea, proprio come un perfetto GDR.

Encased recensione

Insomma, Encased è un titolo che cerca di farsi valere con le unghie e con i denti puntando sulla varietà di gemeplay e cercando di rendere l’esperienza perfettamente calzante al giocatore, in base alle sue preferenze e alle sue scelte. I dialoghi sono intensi e carichi di informazioni, quindi non sottovalutateli.

Ahimè, il punto realmente negativo non è solo la lunghezza smodata di alcuni discorsi – particolarmente prolissi – ma anche il fatto che tutto il prodotto sia fruibile solo in inglese. Se non conoscete bene la lingua sarà difficilissimo stare al passo con le conversazioni – a volte piuttosto complesse – e vi perderete metà dell’esperienza. Per il resto si tratta di un prodotto di fascia media, ben pensato e piuttosto intrattenente (ma se non avete fretta).

Encased Recensione
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