Cosa fare se il tuo vicino e sua madre sono le persone peggiori che potessero capitarti? E come se non bastasse si comportano in un modo talmente fastidioso anche nei tuoi confronti senza pudore? Chiaramente rendere loro pan per focaccia! Queste sono le premesse di Neighbour From Hell, il simpatico puzzle game che nel 2003 ha fatto divertire gli utenti che si sono cimentati nella sadica vendetta di Woody. Il titolo di JoWood uscì in quegli anni diviso in due diverse stagioni (essendo strutturato come un fittizio programma televisivo di scherzi, dove saremo i protagonisti), e in questa edizione – Neighbours Back From Hell – saranno presenti entrambe. Non si tratta solamente di una riproposizione, perché il titolo ha subito qualche lieve modifica nella struttura, ma soprattutto una bella riverniciatura dal punto di vista grafico. Come ce la caveremo stavolta?
Un vicino poco simpatico
Come già anticipato, la premessa di Neighbours Back From Hell è semplice e diretta: il nostro vicino, il signor Rottweiler, non ha alcun rispetto per il tranquillo e pacato Woody, che non può neanche godersi un pomeriggio nel suo giardino. Quindi decide di alzare il telefono e di chiamare il programma televisivo perfetto, che lo vedrà protagonista di scherzi ai danni dello scorbutico uomo: la vendetta perfetta! Partirà quindi una serie di stage che potremo giocare nell’ordine che preferiamo, i quali vedranno impegnato il solitario signor Rottweiler in diverse attività, che siano domestiche o vacanziere. Ogni livello richiederà un numero minimo di scherzi riusciti per poter essere completato, per poi raggiungere la bandierina che segna il termine; se tuttavia decideremo però di sfruttare fino in fondo la nostra perfidia, potremo arrivare a fare tutti gli scherzi al malcapitato vicino, il che porterà il livello a concludersi non appena l’ultimo sarà riuscito. Certo, non è tutto facile come sembra, perché se verremo colti in flagrante… beh, ce le darà di santa ragione, che sia lui o la sua adorata mammina. Basterà essere beccati per tre volte e il livello fallirà, ma anche se non dovessimo fallire, ogni vita persa ci farà rinunciare a 1.000 punti nel conteggio finale. Più gli scherzi saranno concatenati bene, più al vicino salteranno i nervi, e punteggio sarà alto! Anche il tempo di completamento ci regalerà un succoso bonus, quindi agire con rapidità è a dir poco fondamentale. Come già detto, si tratta di uno pseudo programma televisivo, e quindi per passare alla “stagione” successiva sarà necessario aver raggiunto un determinato punteggio negli stage disponibili.
E questo dove lo metto?
Il gameplay si riassume in un semplice punta e clicca, che ci vedrà vagare di stanza in stanza alla ricerca di oggetti utili per combinarne di tutti i colori, ma anche cercare nascondigli o strade alternative per evitare la fura del signor Rottweiler. Nei vari livelli capiterà spesso che alcuni oggetti si ripetano, soprattutto nelle fasi che si svolgono nella casa del vicino, cosa che certo toglie un po’ di quella magia e originalità che il gioco offre al primo impatto. La cosa si fa decisamente più interessante nella stagione due, dove i cambi di location e i viaggi da vacanziero offriranno decisamente spunti molto carini. La difficoltà del gioco è media, con le prime fasi decisamente troppo semplici, ma con picchi di difficoltà niente male nelle battute finali. La parte difficile non sarà quindi solo attuare gli scherzi, ma anche scoprire quali inscenare e in che ordine (perché alcuni dipenderanno da altri in stile domino).
Di certo ci troviamo di fronte a un titolo simpatico ma fine a sé stesso, non troppo longevo, ma abbastanza divertente da regalare qualche sorriso e sfidante quanto basta per spingerci ad ottenere medaglie e punteggi alti. Sul piano tecnico abbiamo riscontrato alcuni difetti, soprattutto dipendenti dal puntamento, e dall’impossibilità spesso di annullare repentinamente una delle azioni in corso (magari per nasconderci dal vicino in arrivo). La cosa inficia nel gameplay, e spesso potrebbe farci “buttare” una partita intera. Il restyling grafico in ogni caso risulta ben riuscito, uno svecchiamento a dir poco necessario sia dei fondali, sia dei personaggi, sia chiaramente dell’interfaccia.