KARDS: the WW2 CCG è un videogioco di carte atipico, in quanto si pone come obiettivo quello di dare ai giocatori non solo un divertente titolo strategico, ma anche di insegnare tramite le sue carte e di rendere il tutto quanto più dinamico possibile. È stato sviluppato e pubblicato da 1939games, studio situato a Reykjavík in Islanda, e fondato per la costruzione di questo progetto da alcuni veterani di CCP (software house conosciuta per EVE Online). È stato rilasciato ieri 15 aprile 2020, ed è free-to-play. Ma andiamo ad approfondire ogni suo aspetto, a partire dal gameplay.
Bullet groove
Appena avviato il software, verrà chiesto di scegliere con quale nazione iniziare a giocare, o meglio, con quale mazzo. Per fare uno paragone con Magic: The Gathering, ogni nazione rappresenta un colore, quindi stili di gioco diversi anche se ben bilanciati: le differenze sono poche ma sostanziali, in quanto bisognerà stravolgere il modo in cui ci si approccia ai vari scontri. Le nazioni proposte sono:
- Germania
- Stati Uniti d’America
- Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
- Giappone
- Gran Bretagna
Una volta vinta una battaglia, si sbloccherà il mazzo base alla nazione vincente. Quindi nel caso si scelga la Germania, vincendo si sbloccherà il set tedesco. Ovviamente è cosa buona e giusta vincere tutti i mazzi base, così da poter capire quale sia lo stile di gioco che si avvicini di più al proprio, inoltre è uno dei due modi per fare un po’ di pratica. Sappiate poi che il rank non è legato all’account, ma al deck utilizzato, quindi per essere i migliori bisognerà alzare il rango di ogni singolo set di carte. Tramite l’espansione Allegiance, sono state aggiunte Francia e la nostra madrepatria, l’Italia, insieme a nuove 150 carte, che hanno migliorato il sistema di gioco e il “livello di strategia” necessario per sconfiggere gli avversari.
Soldati in prima linea
KARDS propone tre modalità di gioco:
- Training: è letteralmente un allenamento contro l’intelligenza artificiale, un ottimo modo per testare i mazzi creati;
- Battle: la partita classificata contro altri giocatori;
- Draft: bisognerà creare un mazzo per poi utilizzarlo in battaglia.
Rimanendo in tema di creazione del mazzo, c’è da dire che è impossibile crearne uno con una nazione sola, bisognerà sempre scegliere una coppia: la prima scelta indicherà quale rank si vuole migliorare, la seconda fungerà da supporto. Inoltre è possibile creare una carta specifica utilizzando le “Resources”, che provengono dalla distruzione dei doppioni presenti nella collezione di carte. Queste ultime avranno la tipica “scala di grado”, da comune a rara, contraddistinta dal colore oro.
Un dato davvero interessante, almeno per gli appassionati di storia, è la presenza della spiegazione degli eventi storici che la carta cita, oppure più semplicemente una breve sintesi dell’arma o carro armato che andremo a muovere, il tutto con spesso una foto reale allegata. Per farlo bisogna selezionare “Collection” e cliccare sulla carta d’interesse. Anche le carte stesse spesso usano manifesti realmente esistiti come rappresentazione, ma la maggior parte sono delle riproduzioni che rispecchiano lo stile di quegli anni.
Qual è l’obiettivo del gameplay? Distruggere il Quartier Generale (HQ) del nemico, il quale avrà ben 20 punti vita. Non sarà semplice, in quanto a dividere i due giocatori ci sarà la Frontline (prima linea), e sarà vitale conquistarla. Perché? Realisticamente parlando, non è possibile per la fanteria attaccare da distanza un edificio, ma avrà bisogno di avvicinarsi, ed è esattamente quello che bisognerà fare. A meno che non si utilizzino armi a distanza (come i mortai) oppure attacchi aerei.
Il giocatore dunque dovrà pensare ad una strategia che gli permetta di conquistare la frontline, mantenerne il possesso riuscendo al contempo ad avere una difesa solida, poiché anche se si hanno delle carte vicine al Quartier Generale, se una di queste non ha la caratteristica “Guard”, il nemico potrà attaccare direttamente il QG, rischiando di far perdere preziosi Punti Vita. Avere una carta a terra con questa caratteristica, significa che l’avversario dovrà distruggere prima quella carta per poter attaccare l’HQ. Le carte con particolarità come le Guard non sono tantissime, un altro esempio possono essere i carri armati (tank o panzer) che possono muoversi ed attaccare nello stesso turno. Tutte le caratteristiche sono elencate all’interno dell’Enciclopedia.
All’inizio della partita verranno distribuite sei carte, e sarà possibile eseguire il mulligan: selezionare delle carte e sostituirle, come penitenza si inizierà con una carta in meno. Giochi come il già citato Magic: The Gathering o Heartstone hanno la stessa meccanica. Inoltre, nel momento in cui una carta viene messa sul campo di battaglia, a meno che non sia esplicitato, non è possibile spostarla sulla frontline o attaccare. Al prossimo turno saranno effettivamente attive e quindi utilizzabili.
Ogni carta ha un prezzo da pagare per essere messa in campo ed uno per l’utilizzo, segnato in alto a sinistra, da pagare tramite i Krediti a disposizione che aumentano di uno ad ogni turno e visibili nell’angolo in basso a sinistra dello schermo, rappresentate da una enorme “K” dorata.
Ovviamente, bisognerà prendere tutte le decisioni velocemente, in quanto se troppo tempo dovesse passare, si perderà il turno. Per attuare delle strategie vincenti, o per cercare di comprendere meglio il tipo di gioco del proprio avversario, alla sinistra dello schermo sarà presente una cronologia delle mosse (comprese quelle del giocatore), ma non solo: quando il nemico utilizzerà le sue carte, queste diminuiranno in modo visibile, così da poter vedere quante ne sono rimaste. Ma è anche possibile passare il puntatore del mouse sulle sue carte ed apparirà un piccolo pop-up con su scritto il numero.
Così come in Heartstone, si può comunicare con l’avversario tramite dei messaggi pre-impostati, differenti in base alla nazione scelta ma personalizzabili all’interno delle impostazioni, per esempio: se si preferisce una frase presente tra quelle giapponesi, si può comunque selezionare, in modo da avere un modo di comunicazione personale. Nel caso non si voglia essere disturbati, si può scegliere “cut communication” (taglia la comunicazione) in qualsiasi momento della partita.
Ma cosa succede nel caso il matchmaking delle partite classificate non dovesse trovare velocemente un avversario? A questo punto il giocatore avrà due scelte a disposizione: aspettare oppure giocare con l’intelligenza artificiale, mantenendo tutti i vantaggi di una ranked, quindi sarà possibile aumentare il proprio rank, ottenere le monete per acquistare i pacchetti e completare gli obiettivi giornalieri, i quali danno altre monete oppure un certo ammontare di carte. Per acquistare un pacchetto di carte bisognerà utilizzare 10 monete, ma ovviamente sono presenti gli acquisti in-app, cioè utilizzare moneta reale per acquistare più pacchi contemporaneamente, i prezzi variano da 2,50 euro a 10.
Nel caso in cui non si giochi per molto tempo KARDS e si voglia avere una rispolverata generale di tutte le caratteristiche delle carte e del gioco, nel menù in alto a sinistra (dove è possibile anche accedere alle impostazioni) è disponibile la già citata Enciclopedia: un tutorial scritto.
In ultimo, KARDS concede un minimo di personalizzazione del tavolo di guerra, permettendo al giocatore di cambiare l’elemento che avremo alla nostra sinistra (di solito è una pistola), gli altri (katane, granate a frammentazione e molti altri) vengono sbloccati completando determinati obiettivi. L’unico vero problema è l’assenza di un tutorial vero e proprio, che ti faccia comprendere alla perfezione ogni singolo passaggio per ogni tipo di carta che si incontra, certo è presente l’Enciclopedia, ma a volte bisogna essere accompagnati sul campo, come in un addestramento.
Per quanto riguarda l’atmosfera che si respira, il primo impatto è molto da semplice gioco di carta, ma una volta iniziata la partita, ci si immerge nella strategia.
Ben realizzati anche gli effetti sonori, che danno il meglio se si utilizzano le cuffie. Ottima anche la colonna sonora, non molto variegata ma che permette di immergersi negli anni ’40, grazie al filtro che ovatta la musica in modo da dare l’impressione di venir fuori da una radio di quel tempo.
Per quanto concerne invece gli effetti visivi e le animazioni, sono davvero una festa per gli occhi nonostante non siano tantissime. Durante la prova, cosa decisamente gradevole, non abbiamo riscontrato bug o problemi che inficiassero sul gameplay. KARDS è tutto sommato un videogioco davvero ottimo, che pone una buona sfida agli amanti del gioco di carte strategico. L’unico muro che potrebbe spingere qualcuno a non giocarlo (nonostante sia gratuito) è l’assenza della localizzazione italiana.