Una tragica scoperta ha scosso il mondo del cinema: Rob Reiner e sua moglie, Michele Singer Reiner, sono stati trovati morti nella loro residenza di Los Angeles. Secondo fonti multiple, il figlio della coppia, Nick Reiner, è ora sotto interrogatorio da parte delle autorità. La polizia non ha ancora confermato ufficialmente la causa del decesso.
Domenica 14 dicembre, intorno alle 15:30, i vigili del fuoco di Los Angeles (LAFD) sono stati chiamati per un intervento di soccorso medico presso l’abitazione. Una volta giunti sul posto, hanno scoperto i corpi senza vita di un uomo di 78 anni e di una donna di 68 anni, identificati successivamente come Rob e Michele Reiner. Nick Reiner, 32 anni, è stato trovato vivo e attualmente è sotto interrogatorio. Al momento, non sono stati effettuati arresti.
Una carriera costellata di successi
Rob Reiner è stato un regista, produttore e attore di spicco, con una carriera che include alcuni dei film più amati di Hollywood. Dal suo debutto alla regia nel 1984 con This Is Spinal Tap, ha continuato a dirigere classici come Stand by Me (1986), La storia fantastica (1987), Harry ti presento Sally… (1989), Misery non deve morire (1990) e Codice d’onore (1992). Prima di diventare regista, Reiner si fece conoscere per il ruolo di Mike nella sitcom televisiva All in the Family.
Nato nel Bronx, New York, nel 1947, Rob Reiner era figlio del leggendario comico Carl Reiner e dell’attrice e cantante Estelle Lebost. Ha incontrato Michele durante la direzione di Harry ti presento Sally…, e la coppia si è sposata nel 1989, avendo poi tre figli. In precedenza, Rob era stato sposato con Penny Marshall, scomparsa nel 2018 all’età di 75 anni a causa di complicazioni dovute al diabete.
Nel 2016, Nick Reiner aveva parlato apertamente con PEOPLE della sua lunga battaglia contro la dipendenza dalla droga, iniziata durante l’adolescenza e che lo aveva portato a vivere per strada. Aveva raccontato di essere entrato e uscito da centri di riabilitazione fin dall’età di 15 anni e, con l’aggravarsi della sua dipendenza, si era allontanato sempre più da casa, trascorrendo lunghi periodi da senzatetto in diversi stati. Questo periodo caotico, caratterizzato da notti e talvolta settimane trascorse all’aperto, è poi diventato la base per il film semi-autobiografico Being Charlie, che ha co-scritto.
