S.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chornobyl Recensione, la Coscienza arriva anche su Playstation 5

Ecco la nostra recensione di S.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chornobyl nella sua versione PlayStation 5, che rende onore al titolo come speravamo.

Roberto "Okami" Pisani
Di
Roberto "Okami" Pisani
Sono un vecchio Gamer afflitto dalla sindorme del collezionismo. Videogiocatore appassionato e papà di due piccoli futuri videogiocatori!
RecensioniS.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chornobyl
Lettura da 13 minuti
8.5 Ottimo
S.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chornobyl

Se pensassimo anche solo un momento a quello che gli sviluppatori di tutto il mondo hanno subito durante la pandemia del 2019, siamo certi che uno dei pensieri più forti che ci verrà in mente è sicuramente quello sugli sviluppatori di GSC Game World. Perché sì, i ragazzi ucraini non solo hanno dovuto affrontare le difficoltà che il virus ha portato con sé agli studi di sviluppo di tutto il mondo, ma la guerra non ha di certo aiutato la situazione sia umanitaria che lavorativa. Infatti, più e più volte, gli sviluppatori hanno ribadito che il travagliato sviluppo di S.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chornobyl sia stato minato proprio da tutte le situazioni che si sono presentate. Ma nonostante tutto, i ragazzi di GSC Game World sono riusciti nel loro intento portando – al netto delle lacune – il loro gioco su scaffali e store digitali.

Grazie anche al supporto dei fan e di un colosso come Microsoft, S.T.A.L.K.E.R 2 è stato lanciato il 20 novembre 2024, sia su Xbox (compreso anche nel Game Pass), sia su PC, creando attorno a sé anche una certa fama. Il 20 novembre 2025, esattamente ad un anno dall’uscita originale, il titolo degli sviluppatori ucraini è pronto a fare il suo debutto anche sull’ammiraglia di casa Sony, Playstation 5. Proprio di questa nuova versione vi parliamo oggi in recensione.

Un nuovo giorno nella Zona

In questo nuovo capitolo, il giocatore è chiamato a vestire i panni di Skif, uno stalker molto esperto che, durante una spedizione nella Zona, finisce per essere coinvolto in una serie di eventi legati a un nuovo e pericoloso fenomeno, la Coscienza della Zona: infatti, questa entità sembra essersi risvegliata e cerca di influenzare le menti delle persone e della struttura stessa del territorio. Il nostro Stalker è spinto da un obiettivo che lo porterà sempre più al centro della trama, tenendo il giocatore sempre più incollato allo schermo. Durante le prime ore di gioco, scopriremo che un nuovo cataclisma ha alterato profondamente la Zona, portando anomalie, mutanti e conflitti tra fazioni; ma che questo è solo uno dei tanti problemi che troveremo all’interno del mondo di gioco che, fidatevi, è più tosto di quanto non si dica.

La storia porterà Skif a far luce sia sul suo passato, sia sulla natura di questo “Cuore” che molti considerano “il male o coscienza” della Zona. Oltre i già sopracitati problemi, Skif avrà a che fare con gruppi rivali che cercano di contendersi il territori, ovvero: i Duty, i Freedom, i banditi e i fanatici del Monolith. I gruppi rivali, molto spesso, saranno lì ad attenderci per toglierci tutti i nostri averi, le nostre speranze e il nostro ultimo respiro; rendendo l’ambiente di gioco non solo ostico, ma altrettanto complicato. Perché sì, S.T.A.L.K.E.R 2 non è solo difficoltà, ma istinto di sopravvivenza vero e proprio; il futuro dovrete sudarlo, sperarlo ma soprattutto sognarlo. Solo avanzando con la storia, creando amicizie e rivalità scopriremo uno dei 4 finali possibili che sono presenti all’interno di questa meravigliosa avventura.

Un Gameplay vivo e un mondo crudo

S.T.A.L.K.E.R 2 riprende in gran parte l’eredità e le origini della saga e la imposta in una chiave molto più moderna, portandoci un gameplay vivo, crudo e soprattutto realistico: avremo davanti a noi un titolo survival, realistico con un open world reattivo e sempre vigile. La Zona, ricostruita attraverso l’Unreal Engine 5, diventa un ecosistema imprevedibile dove ogni nostro passo falso è un possibile incontro con la morte. In S.T.A.L.K.E.R 2 ci troveremo a fare i conti anche con un realismo balistico estremamente curato: le armi hanno un rinculo vero, una dispersione del fuoco efficacia e variabile in base alle condizioni e alle modifiche che abbiamo applicato al nostro equipaggiamento.

All’interno del gioco, ci troveremo un feedback dell’arma alla mano davvero molto intenso, come ad esempio quando l’arma si  piega su un lato quando scattiamo, il fumo che fuoriesce dalla canna dopo aver sparato il primo colpo, oppure di come sia importante colpire alla testa gli avversarsi per una kill istantanea, rapida e indolore (per loro).  All’interno del mondo di gioco, potremo spostare e nascondere i corpi dei nemici per non allertare gli altri compagni, le nostre armi possono scaricarsi e inceppare se troppo usurate, abbiamo le uccisioni istantanee in modalità furtiva e tanto ma tanto altro ancora.

Una delle regole più fondamentali del gioco è: non tutto quel che si muove è nostro nemico! Infatti, molto spesso troveremo gruppi di stalker che vogliono parlare, affidarci delle missioni o semplicemente raccontarci la loro storia seduti davanti ad un falò… ma ricordatevi che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. In S.T.A.L.K.E.R 2 dobbiamo essere sempre attenti ad ogni passo, ad ogni proiettile, ad ogni tipo di necessità: l’equipaggiamento tende a perdere di valore difensivo, le armi si danneggiano con l’avanzare dei combattimenti, le risorse sono limitate e preziose nella Zona. Ogni  nostra scelta deve essere pensata, studiata e mai sprecata: le sparatorie sono brevi, intense e spesso risolte in pochi ma letali colpi. A causa delle poche risorse sparse per il mondo di gioco, i  giocatori sono perennemente incoraggiati a gestire il proprio equipaggiamento in maniera precisa ed ordinata, poiché in S.T.A.L.K.E.R 2 è fondamentale pensare prima di premere il grilletto.

Proprio restando in tema “grilletto”, è qui che accade la magia con le nuove feature del pad di casa Sony: gli sviluppatori di casa GSC Games World hanno sfruttato appieno le funzionalità del Dualsense, sia per quanto riguarda il feedback delle armi, sia per quanto riguarda l’uso di strumenti o della vegetazione che ci gira attorno. Ogni passo, ogni proiettile, ogni resistenza o conflitto a fuoco è una sensazione di feeling completo grazie alle funzionalità del controller di Playstation 5, che rendono l’esperienza su questa console ancora più coinvolgente.

Anche occhi e orecchie vogliono la loro parte

Se c’è una cosa che possiamo assolutamente constatare è che S.T.A.L.K.E.R 2 vanta uno dei comparti sonori più curati, dettagliati e vivi mai realizzati sino ad ora: ogni passo, voce, rumore, urlo e tutto quello che rende la Zona viva, è un mix perfetto tra realtà e inquietudine. L’uso degli effetti spaziali è impressionante, ad esempio: gli echi nelle fabbriche, i colpi d’arma da fuoco, le conversazioni tra fazioni rivali e tutto quello che coinvolge il nostro personaggio, collaborano assieme per creare un realismo sonoro assai raro nel panorama degli FPS dei giorni nostri. Uno dei tanti pilastri che ci accompagneranno durante la nostra avventura, sono di certo le musiche eccezionali create ad hoc per ogni situazione presente nel gioco, che riescono ad accompagnare ogni azione di Skif con la giusta dose di adrenalina e pura inquietudine.

Anche il doppiaggio è uno dei punti cruciali di S.T.A.L.K.E.R 2, ma in questo caso vi consigliamo vivamente di godervi quest’avventura in lingua originale, ovvero l’ucraino: vero, naturale, credibile, perfetto per contestualizzare il mondo di gioco. Inoltre, gli NPC  che popolano il gioco contribuiscono fortemente a rafforzare quella sensazione di vivere realmente un territorio sospeso tra verità e leggenda, lasciando il giocatore spesso a bocca asciutta.

Un’altra menzione d’0nore va fatta per il comparto grafico del gioco, che a tratti sembra un mix tra realtà e fantascienza: l’Unreal Engine 5 ha permesso ai ragazzi di GSC Game World di dare forma a un mondo che varia tra il fotorealismo e il surreale. Infatti, grazie alle tecnologie sfruttate da quest’ultimo, la gestione dell’illuminazione sarà la colonna portante di quasi tutta l’opera: la luce filtrante, gli edifici in rovina, i riflessi sulle pozze d’acqua, le macchie anomale, le scintille delle anomalie, le creature mostruose e molto altro ancora, restituiscono un senso di presenza materica raramente vista così dettagliata all’interno di un’opera videoludica.

Ottima anche la direzione artistica, grazie alla quale ci ritroviamo delle ambientazioni a dire poco straordinarie: gli scenari sono un mosaico di foreste, paludi, villaggi in rovina, aziende distrutte, graffiti, distruzione e desolazione. Ogni area è costruita per raccontare di un luogo che ha una storia alle spalle, qualcosa che gli stessi sviluppatori hanno voluto fortemente trasmettere: muri scrostati, mezzi vecchi e arrugginiti, campi di erbacce, case distrutte, e le persistenti e maledette radiazioni. Ci troveremo faccia a faccia col degrado che parla senza dialoghi, trasmettendoci più di quello che la stessa narrazione vuole raccontarci.

Un porting assolutamente necessario

Un’opera come S.T.A.L.K.E.R 2 è una necessità piuttosto che un desiderio su Playstation 5, un porting fondamentale per dare la possibilità ad ogni giocatore di godersi questa esperienza anche sull’ammiraglia di casa Sony. Purtroppo, ahimè, non è tutto oro quel che luccica: durante la nostra sessione di gioco abbiamo riscontrato alcuni bug e alcune piccole problematiche minori, ma niente che possa compromettere l’esperienza generale. In questa versione, gli sviluppatori hanno cercato di migliorare al massimo sia le prestazioni che alcuni glitch e bug grafici, sistemando alcuni problemi di texture che affliggevano la versione PC e Xbox, rendendo la versione Playstation 5 la più pulita e fluida a disposizione al momento.

Vogliamo segnalare, inoltre, che alcuni piccoli problemi strutturali già presenti nelle controparte Xbox e PC, sono rimaste invariati anche in questa versione di gioco. Siamo certi, però, che tutto possa essere risolto con una corposa patch in futuro.

Su Playstation 5 ci ritroviamo un frame rate abbastanza stabile e raramente abbiamo notato dei rallentamenti o dei cali drastici da compromettere la nostra esperienza, anzi, tutt’altro. Possiamo confermare con fermezza il grande lavoro svolta dal team nel creare un porting sicuro, fluido e con pochi problemi generali. L’audio 3D funziona alla grande, riuscendoci ad immergere appieno nell’ambientazione offerta dall’opera in questione. In conclusione confermiamo che S.T.A.L.K.E.R 2 è un esperienza ancor prima di essere un videogioco, un qualcosa che vi sembrerà viva e vera nonostante non lo sia. La Zona vi rapirà letteralmente, trasportandovi in una dimensione cupa, surreale e inquietante, ma allo stesso tempo vi darà un storia intrigante e un modo pieno di sorprese da scoprire.

S.T.A.L.K.E.R 2: Heart of Chornobyl
Ottimo 8.5
Voto 8.5
Condividi l'articolo
Sono un vecchio Gamer afflitto dalla sindorme del collezionismo. Videogiocatore appassionato e papà di due piccoli futuri videogiocatori!