Questa settimana Xbox ha annunciato un notevole aumento di prezzo dei vari livelli d’abbonamento del Game Pass, fatto che ha dato i natali a numerose polemiche da parte degli utenti.
La notizia, una volta divulgata dai canali ufficiali di Xbox, ha dato ancor più credito a coloro i quali sostenevano che il servizio, per com’era concepito in origine, non fosse sostenibile a livello economico a lungo termine. In tal senso, un recente report di Bloomberg sembra dare ulteriore credibilità a tale tesi.
Il suddetto report cita degli ex dipendenti Microsoft i quali hanno chiesto di rimanere anonimi. Costoro hanno rivelato che l’azienda di Redmond ha perso oltre 300 milioni di dollari rilasciando Call of Duty: Black Ops 6 sul Game Pass al Day One.

Ad aggravare la situazione ci hanno pensato i numeri complessivi di vendita, dato che egli Stati Uniti le piattaforme PlayStation hanno rappresentato un incredibile 82% delle vendite totali a prezzo pieno nel mese di lancio. Joost Van Dreunen, fondatore della società di analisi Aldora, ha dichiarato quanto segue:
Il Game Pass non ha prodotto la crescita esponenziale che Microsoft aveva previsto dopo l’acquisizione di Activision, e l’azienda si è resa conto che i costi infrastrutturali non sono in linea con il prezzo d’acquisto.
Per chi non lo sapesse, il Game Pass Ultimate, l’unico livello di abbonamento Microsoft che include ancora i giochi fist-party al Day One sulla console, costerà 29,99 dollari al mese.
Microsoft non fornisce aggiornamenti sul numero totale di abbonati al Game Pass dal 2024, quando rivelò di avere 34 milioni di abbonati attivi. Attualmente non è chiaro se tali numeri siano incrementati o meno.