Ubisoft sulle microtransazioni: «rendono i videogiochi più divertenti»

Ubisoft torna al centro della polemica con un'affermazione, nell'ultimo report finanziario, che fa discutere i giocatori

Sara Pandolfi
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Sara Pandolfi
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande...
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Ubisoft non è certo nuova ad affermazioni, dichiarazioni e decisioni impopolari per il mondo dei videogiocatori: uno dei casi più eclatanti riguardano certamente la situazione in concorrenza con il movimento “Stop Killing Games”, che si è espresso fortemente contrario all’azione di Ubisoft che ha portato alla chiusura del gioco di corse The Crew. Anche se i rappresentanti dell’azienda hanno effettivamente espresso i loro pareri al riguardo, la nostra attenzione va ora su un’altra delicata affermazione che sta facendo molto discutere.

In Ubisoft, la regola d’oro nello sviluppo di giochi premium è permettere ai giocatori di godersi l’intero gioco senza dover spendere di più. La nostra offerta di monetizzazione all’interno dei giochi premium rende l’esperienza di gioco più divertente, consentendo ai giocatori di personalizzare i propri avatar o progredire più rapidamente, ma tutto ciò rimane sempre opzionale.

Questa affermazione è individuabile all’interno dell’ultimo report finanziario con gli investitori, suggerendo quindi che i DLC continueranno ad essere un cavallo di battaglia per i prodotti Ubiosft, anche quelli che non eccellono nelle vendite.

Un franchise in forte difficoltà

Ci ricolleghiamo infatti anche all’insuccesso di Star Wars: Outlaws (trovate qui la nostra recensione), del quale è stato recentemente pubblicato il DLC: il titolo del franchise di Guerre Stellari non è riuscito ad imporsi sul mercato e Ubisoft ha fornito le sue spiegazioni in merito:

“Outlaws è uscito in un momento in cui il marchio a cui apparteneva si trovava in acque un po’ agitate”.

Il futuro di Ubisoft è ora tutto da scrivere: il nuovo capitolo della serie di Assassin’s Creed non è riuscito ad imporsi come sperato e, adesso, vi è la necessità di puntare su vecchie glorie come il tanto atteso remake del più amato capitolo della serie di Prince of Persia

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Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.