Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 Recensione, si fa skate sul serio su Switch 2!

Abbiamo giocato a lungo Tony Hawk's Pro Skater 3+4 sia su Nintendo Switch che su Switch 2. Ecco la nostra recensione carica di tecnica e nostalgia!

Lorenzo Ardeni
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Lorenzo Ardeni
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Sono Lorenzo, UX/UI Designer di professione e recensore per passione. Con un amore profondo per le serie di Metal Gear e The Legend of Zelda, da...
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Tony Hawk's Pro Skater 3+4
8 Ottimo
Tony Hawk’s Pro Skater 3+4

Non nasconderemo di aver atteso con eccitazione Tony Hawk’s Pro Skater 3+4, ma vi garantiamo che abbiamo un motivo molto valido per giustificare la nostra felicità. Quella che è la nostra recensione si concentra appunto sul giustificare un amore quasi cieco per la nuova iterazione della serie Activision. Crediamo che andare a sezionare questo gioco sia analiticamente che emotivamente può contestualizzare meglio ciò che Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 rappresenta oggi, e darvi una chiave di lettura migliore per aiutarvi a comprenderlo al meglio.

Ricordate quanto era bello collegare il controller cablato alla console, aprire il vano disco, inserire il vostro gioco preferito di turno e sperare che si avviasse senza problemi? La sensazione di vivere l’amore che trasudava dalla produzione, assaporare ogni poligono anche solo per fare ore e ore filate su una sola mappa? Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 è esattamente questo, nei suoi pregi e difetti, come se fosse rimasto in una stasi durata quasi due decenni.

Dopo il rilascio di Pro Skater 1+2, l’arrivo dell’antecessore non era affatto scontato, soprattutto perché il terzo e quarto capitolo introducevano dinamiche che erano lievemente differenti rispetto ai primi due. Activision ha così preso l’intero impianto ludico di Pro Skater 1+2 e lo ha riadattato in Tony Hawk’s Pro Skater 3+4, andando talvolta a ridurre complessità e addirittura dinamiche stesse, al fine di creare un’esperienza complessiva coerente e costante.

L’opera che abbiamo avuto modo di provare, tra l’altro su Nintendo Switch 2, si è così mostrata strutturalmente immutata rispetto alla precedente limitandosi – si fa per dire – a introdurre nuove mappe, tantissimi skater inediti e qualche trick in più. Il gameplay, nella sua forma più assoluta ed esemplare, è ancora incentrato principalmente sulla campagna dove saremo chiamati a completare entro un preciso lasso di tempo degli obiettivi in una mappa, sbloccando poi la successiva.

Imperfettamente classico

Così come in passato, per procedere nella campagna dovremo chiudere sfide sempre più complesse come raggiungere un determinato punteggio, mettere a termine una combo più o meno alta, raccogliere dei collezionabili oppure superare obiettivi unici per ogni mappa. Proprio questi sono il fiore all’occhiello della campagna, in quanto riescono sempre a differenziare ogni scenario dal precedente, regalando talvolta alcuni brevi intermezzi animati. Siamo rimasti curiosamente divertiti da questi ultimi in quanto la loro “bruttezza” (che vogliamo credere sia volontaria) finiva davvero per toglierci un sorriso.

Tony Hawk's Pro Skater 3+4

Di fatti, questo è lo stesso discorso che vale per il gameplay in sé, in quanto i controlli principali non solo restano immutati, ma mantengono anche la loro meccanicità che li contraddistingue. Proprio qui, tuttavia, viene alla luce un paradosso: la natura grezza dei movimenti dello skater, per quanto distintiva della serie, pare a tratti tanto ideale per il gameplay, quanto poco curata. È vero che Activision e Iron Galaxy non potevano moralmente permettersi di creare un gioco “realistico” in stile skate di EA, ma sarebbe stato altrettanto lecito aspettarsi più attenzione su aspetti minori che potrebbero però far sembrare l’impianto ludico poco curato e a tratti un campo minato di bug.

Tuttavia, questo paradosso è esattamente quello che volevamo anticipare poc’anzi: Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 è grezzo, materiale e sicuramente non sempre fluido come alcuni potrebbero aspettarsi, ma questo aspetto lo rende innegabilmente amabile. Chiamatela nostalgia o anche cecità, ma i fan della serie sanno bene cosa significa imparare a evitare quel micro-poligono per non cadere e continuare una combo altrimenti impossibile. È la sensazione di appagamento nell’essere riusciti a sconfiggere il gioco, apparentemente vincendo l’impossibile, a tenerci incollati allo schermo.

Activision e Iron Galaxy si sono però riservati la possibilità di rivedere l’impianto multiplayer, andando a introdurre una novità abbastanza interessante. Chiamata “H.A.W.K.”, la nuova modalità divide una partita 1v1 in due fasi: durante la prima si dovrà nascondere all’avversario le 4 lettere e nella seconda si gareggerà per trovarne il più possibile entro un certo lasso di tempo. Niente di complesso o rivoluzionario, è vero, però crediamo sia una novità valida per un contesto più caciarone quale può essere lo split-screen.

Un all-star da Tony Hawk a Bam Marger

Abbiamo apprezzato molto anche il grande roster di skater presenti, in quanto non solo amplia molto il parco di personaggi giocabili – ottimo soprattutto in multiplayer – ma rende omaggio ad alcuni dei volti più noti del mondo dello skateboarding mondiale. Non c’è una reale distinzione in termini di prestazioni, ma ogni skater ha dei suoi trick caratteristici. In più, ci rende felici vedere che Activision ha mantenuto la possibilità di sbloccare personaggi speciali, ma che alcuni sono addirittura segreti e possono essere ottenuti raggiungendo alcuni obiettivi molto specifici.

Al difuori degli skate park in sé, menzioniamo la presenza di moltissime sfide speciali, collegata anche a a mappe o skater in particolare, che permettono di ottenere denaro e altri oggetti come tavole speciali, truck, ruote, grip, così come capi di abbigliamento per i nostri avatar personalizzati. Perché si: così come nel precedente, anche in Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 potremo creare un nostro personaggio unico, stavolta con 4 slot a disposizione. L’editor dell’avatar non brilla in profondità (non aspettatevi di modificare, ad esempio, gli zigomi) ma permette comunque di scegliere i giusti dettagli del nostro personaggio e vanta di uno stile piuttosto caratteristico e congruente.

Tony Hawk's Pro Skater 3+4

Peraltro gli avatar, così come gli skater preconfezionati, potranno ancora una volta essere potenziati con i punti statistica, ovvero dei collezionabili sparsi per tutte le mappe di gioco e che permettono di migliorare prestazioni come il tempo in volo, la velocità, l’equilibrio e così via. Notare le differenze, nel piccolo, sarà davvero difficile, ma siamo contenti di poter ancora cambiare le statistiche come più preferiamo per creare il nostro pre-set migliore.

Cadute occasionali su Switch 2

Un aspetto su cui vogliamo – e dobbiamo – soffermarci è però tutto il fronte che riguarda la versione per Switch 2. Diciamocelo: nessuno si aspettava davvero di poter giocare al lancio anche sulle console Nintendo, ma in questo Iron Galaxy e Activision hanno saputo sorprendere. Tuttavia, per quanto ci siano alcuni aspetti e scelte che vogliamo omaggiare, altri sono stati meno positivi nella nostra esperienza.

Anzitutto, abbiamo scoperto con grande piacere che acquistando la versione Switch di Tony Hawk’s Pro Skater 3+4, si otterrà automaticamente quella per Switch 2, e viceversa. Parliamo di una scelta tutt’altro che scontata, soprattutto perché non sono in molti i publisher a dimostrare questo tipo di affetto verso i giocatori, ma anche perché permette a chi non ha ancora comprato la nuova console ibrida di passare in modo indolore alla versione potenziata del gioco, e vi garantiamo che le differenze si notano.

Da un punto di vista grafico e tecnico, avendo giocato sia la versione Switch che Switch 2, vi possiamo assicurare che ci troviamo davvero di fronte a una differenza sostanziale. Per quanto la precedente console riesce a supportare Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 senza particolari problemi ma limitandosi ad abbassare lievemente la qualità delle texture, dei modelli e degli effetti, su Switch 2 abbiamo finalmente la sensazione di giocare una versione moderna del titolo.

Sia in modalità portatile che sulla TV potremo goderci dei riflessi abbastanza realistici, illuminazioni credibili (o almeno “presenti” rispetto a Switch 1) e texture di tutto rispetto, andando a presentare anche un buon filtro antialiasing. Addirittura, sulla nuova ibrida potremo modificare le impostazioni dell’HDR, seppur necessitando un po’ di tempo per trovare il setting migliore. Sul fronte del peso, su Switch 1 saranno necessari 19,9 GB, mentre su Switch 2 ne serviranno ben 38,1 GB.

Un half-pipe di pregi e difetti tecnici

Ciò che ci lascia realmente perplessi, tuttavia, sono dei crash del software fin troppo frequenti che rovinano l’esperienza più di quanto vorremmo ammettere. È vero che i tempi di caricamento su Switch 2 sono accettabili, ma si può incappare in qualche bug che finisce per far crashare l’intero gioco. Nel nostro caso, giusto per fare un esempio, installato il secondo aggiornamento dopo il lancio non siamo più riusciti ad aprire la lista di amici online per poter giocare in multigiocatore dal momento che causava un crash immediato.

Insomma, sono presenti alcune incertezze che in molte situazioni rischiano di gravare molto sull’esperienza complessiva, non possiamo nasconderlo, ma dobbiamo ammettere che complessivamente Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 non è da meno su Switch 2 rispetto le altre piattaforme. Primo tra i pregi è la possibilità di giocare in portabilità ovunque si vuole, con una durata della batteria che si aggira intorno alle 2 ore e mezza.

Tony Hawk's Pro Skater 3+4

Sul fronte tecnico, Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 resta abbastanza stabile ai 30 FPS sulla Switch originale, mentre è ancorato a 60 FPS su Nintendo Switch 2. Purtroppo non ci sono dati specifici riguardo la risoluzione, ma sappiamo che il titolo sfrutta in entrambi i casi l’upscaling per migliorare la resa visiva sulle due Switch, ottenendo migliori risultati sulla più recente dove sicuramente raggiunge i 1080p. Ad averci soddisfatti sono anche i tempi di caricamento su Switch 2, talvolta radicalmente inferiori rispetto Switch 1, e capaci di portarci in un livello in poco meno di 10 secondi, con un riavvio dello stesso che richiede anche meno di 2 secondi.

Il multiplayer in schermo condiviso stavolta è stato lievemente castrato, dal momento che non solo dimezza il frame rate su Nintendo Switch 2, ma su entrambe le console non è possibile giocare con un solo Joy-Con. Una grande mancanza, se consideriamo che i controlli lo avrebbero permesso senza troppi problemi.

Tuttavia, abbiamo amato l’utilizzo che viene fatto dell’HD Rumble 2, la nuova tecnologia della vibrazione dei Joy-Con 2 che abbiamo scoperto con il Nintendo Switch 2 Welcome Tour, in quanto ci fa percepire con un dettaglio sorprendente le ruote dello skate, i colpi, e altre dinamiche che avvengono durante il gameplay.

Stesso discorso per l’audio che, per quanto generalmente sia un aspetto quasi secondario, in questo caso dobbiamo omaggiare una resa incredibile in portabilità. Come molti utenti hanno ipotizzato online, è possibile che Iron Galaxy abbia sfruttato la nuova tecnologia di audio spaziale introdotto con Switch 2, sebbene non ci siano conferme ufficiali. Crediamo a questa possibilità soprattutto perché la soundtrack di cui può vantare Tony Hawk’s Pro Skater 3+4 in questo caso si fa davvero amare, scandendo chiaramente ogni sua singola nota.

Tony Hawk's Pro Skater 3+4
Tony Hawk’s Pro Skater 3+4
Ottimo 8
Voto 8
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Sono Lorenzo, UX/UI Designer di professione e recensore per passione. Con un amore profondo per le serie di Metal Gear e The Legend of Zelda, da sempre esploro il mondo dei videogiochi cercando di capire cosa rende ogni titolo unico. Oggi sono piantato su Call of Duty e Super Smash Bros., ma non perdo occasione per giocare classici come Super Metroid o Syphon Filter. Scrivo recensioni con uno sguardo critico, ma sempre con la stessa curiosità che mi accompagna da quando ho iniziato a giocare.