Destiny 2: L’Armeria Nera – Recensione work in progress

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 4 minuti

Destiny 2 si è presentato negli ultimi giorni con la prima parte del pass annuale. Novità assoluta per il brand, dove Bungie e Activision stavolta invece di dedicarsi a due singoli DLC venduti separatamente o in season pass come fatto con tutti i contenuti fin dall’anno 1 di Destiny, hanno scelto di vendere un unico pacchetto annuale diviso in 3 parti: L’armeria Nera, Rischio Cosmico (Primavera 2019) e Penumbra (Estate 2019), col prezzo del pacchetto fissato a 34,99€ . Dal 4 di questo mese è disponibile appunto la prima parte, L’Armeria Nera, che include nel suo pacchetto i seguenti contenuti:

– Accesso all’Armeria Nera, nuova zona nell’area social del Viaggiatore;
– Nuova attività: Le Forge Perdute;
– Nuova incursione: Sciagura del Passato (Scrouge of The Past in lingua originale);
– Nuove Armi Esotiche, imprese, trionfi e collezioni.

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Farming Pre-Natale

Non appena avremo accesso ai nuovi contenuti del DLC, ci verrà assegnata una nuova impresa, che ci richiederà di visitare il Ragno, e di conseguenza l’Armeria Nera, in una parte inedita della zona social chiamata “Succursale”. In questo luogo ci verrà assegnato il nostro primo vero incarico, ovvero riforgiare un’arma. La fase preliminare di questa impresa consiste in un farming molto aggressivo che consiste specialmente nell’effettuare uccisioni con Armi Distruttive. Questa operazione non è lunghissima, ma in un paio di step risulta abbastanza tediosa. Una volta caricata l’arma, sarà il momento di riforgiarla: per fare questo, dovremo accedere alla Forgia di Volundr, che dovremo riattivare e riconquistare dato che proprio questa è stata persa durante gli eventi della Guerra Rossa in favore dei Cabal. In esso dovremo sconfiggere dei nemici che dispongono di una particolare aura, conquistare delle sfere e lanciarle nella forgia.

Anche se facilissimo sulla carta, questo step risulta agli inizi il più ostico, dato che il livello di sfida è tarato verso l’alto, soprattutto a causa dei nemici molto coriacei e del livello di potenza consigliato più alto di quello che ci potevamo permettere prima del nuovo level cap (ora a 650). Ne consegue appunto una nuova sessione (e stavolta molto più serrata) di farming in cerca di armamenti potenti per poter innalzare il proprio livello. Se si affronterà tale sfida al di sotto dei 600, non solo sarà complicato sconfiggere il boss finale della forgia nella terza fase della missione, ma basterà anche un solo fendente di un Gladiatore Cabal per ucciderci. Per affrontare la sfida, è consigliabile partire da un livello di potenza non inferiore a 610.

Le altre forge di cui attualmente conosciamo l’esistenza sono quella di Gofannon, attualmente disponibile, e quella di Inazami, che sarà disponibile dal 18 dicembre. Tra soli due giorni invece, verrà implementato all’interno di Destiny 2 anche l’evento di natale “The Dawning” che durerà fino all’inizio dell’anno nuovo. Nell’attesa di completare al meglio il Raid Sciagura del Passato, aver ottenuto le esotiche disponibili e aver giocato il resto delle forge in arrivo, ci tratteniamo dal dare un giudizio finale su questo primo pacchetto. Per ora, sembra che le aspettative siano più alte delle promesse mantenute, ma non scoraggiamoci troppo in fretta. Aggiorneremo la recensione quanto prima con il giudizio sui nuovi contenuti!

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.