Touhou Azure Reflections, ormai sbarcato anche su Nintendo Switch, è un titolo bullet hell che nasce basandosi sulla saga di shooting game verticali nipponici Touhou Project. A seguito dell’arrivo del titolo su PC circa 6 anni fa, e dopo aver visto le sue potenzialità su PlayStation 4, è arrivato finalmente il momento di parlare del porting del titolo per l’ibrida della casa di Kyoto nato dal duro lavoro di Unties (che si è occupata delle versioni occidentali del gioco). Ancora una volta ci ritroviamo ad affiancare Reimu e Marisa nella loro continua lotta contro l’incarnazione del demone scarlatto. Infatti in questo capitolo della saga le due protagoniste, dopo aver scongiurato la minaccia della nebbia rossa che aleggiava su Gensokyo, si ritrovano ad assistere alla rinascita della loro nemica giurata Remilia. Il ritorno di quest’ultima segna l’inizio di un’avventura che porterà le due protagoniste a scontrarsi con diverse creature magiche intente a mettere loro i bastoni tra le ruote a suon di proiettili magici.
Luci e Proiettili
Come i fan di vecchia data sicuramente si aspetteranno, anche in questo titolo il giocatore si ritroverà a dover attraversare interi stage disseminati di fatine e altre creature magiche che punteranno i loro incantesimi dritti al cuore della protagonista che lo stesso player avrà scelto all’inizio dell’avventura. Durante ogni stage le creature da affrontare e i proiettili da schivare aumenteranno a seconda del livello di difficoltà che potrà essere deciso all’inizio dell’avventura (o modificato nel corso della stessa).
I livelli di difficoltà, come in ogni bullet hell che si rispetti, possono trasformare il gioco: da una semplice partita veloce per spendere 10 minuti nel divertimento, a un vero e proprio inferno di proiettili colorati nel quale gli hardcore gamers sicuramente troveranno interessante cimentarsi. All’interno del titolo è possibile anche allenarsi contro ogni boss del gioco (questo però solo se si completa la modalità storia almeno una volta).
Durante ogni stage al giocatore verranno lasciate a disposizione delle Carte incantesimo (che cambiano di personaggio in personaggio), utilizzabili durante le situazioni critiche e delle quali viene spiegato il corretto uso all’interno dell’intuitivo tutorial al quale il gioco sottoporrà i giocatori già dal primo avvio, e che sarà possibile ripetere quando più si desidera accedendovi dal menù principale. Inoltre è interessante andare alla scoperta dei modi migliori per superare i vari stage, facendo un uso sapiente delle mosse speciali, delle carte incantesimo e degli scudi che, se usati in condizioni particolari, permettono anche di bloccare il tempo.
Un grosso difetto di cui il titolo purtroppo soffre è proprio la modalità di gioco principale, ovvero la “Story Mode”, resa davvero corta e poco chiara, con un’abbondante (e a tratti eccessiva) presenza di lunghi dialoghi. Rimanendo sul tema dei difetti possiamo parlare del comparto sonoro del titolo, poco calzante e decisamente non memorabile, poiché viene usato principalmente nei menù di gioco e durante l’ingresso in scena di ogni boss.
Inferno Scarlatto
Il lato positivo dell’aver creato una storia breve, è che si può rigiocare più e più volte: infatti in questo bullet hell la storia può essere rigiocata per sbloccare collezionabili e nuovi personaggi da impiegare nella battaglia contro il demone scarlatto. Nel titolo è presente anche una funzione di personalizzazione dei personaggi, con gli articoli sono sbloccabili tramite acquisto dall’editor apposito che è possibile aprire in qualunque momento prima dell’inizio della partita. Ogni oggetto di personalizzazione possiede un proprio “potenziamento” che va a modificare alcune abilità del personaggio su cui viene applicato. In più il gioco consente lo sfruttamento della rete internet, che può essere attivato o disattivato dalle opzioni del menù principale. In questa versione per Nintendo Switch il gioco non ha una vera e propria modalità multigiocatore online, ma consente al giocatore di fruirne in locale in coppia semplicemente tenendo in mano uno dei due Joy-Con.
Sentenza inevitabile
Il titolo si rivela un bullet hell senza alcuna pretesa: figlio di una serie di shooting game, cerca di proporre piccole e interessanti novità per svecchiare un po’ lo stile di gioco che da anni ormai si era consolidato per titoli di questo tipo. Purtroppo però Touhou Azure Reflections risulta essere anche estremamente breve, infatti l’unica modalità degna di nota presente nel titolo è la modalità storia, la quale non va oltre i cortissimi 5 capitoli intervallati da dialoghi lunghi e ripetitivi. Per queste ragioni è possibile notare che la struttura del titolo è visibilmente abbozzata. Stessa sorte purtroppo è toccata alla colonna sonora del titolo, che non risulta essere presente nelle varie sessioni di gioco (come dovrebbe) ma si limita a riecheggiare nei menù e durante le presentazioni dei boss da sconfiggere. In definitiva possiamo senz’altro dire che questo titolo è perfetto per tutti quei novizi dei bullet hell che hanno intenzione di imparate facilmente come approcciare a questa peculiare realtà videoludica. In più grazie alla portabilità della console di Nintendo questo titolo gode della possibilità di essere giocato dove si vuole, con chi si vuole e quando si vuole, rendendolo automaticamente un ottimo titolo da viaggio, longevo e dinamico quanto basta per intrattenere i viaggiatori.