Molti di voi da bambini hanno creduto che esistessero dei mostri sotto al letto e al tempo queste “presenze” vi avranno sicuramente terrorizzato. È una fase normale della vita di ogni persona. Anche i protagonisti di Sleep Tight hanno le stesse paure, ma hanno deciso di vincerle e, per farlo, sono pronti a scatenare la guerra contro i loro nemici di sempre. E allora armati di tutto punto e imbottiti di bevande energetiche per non cedere al sonno, avventuriamoci in questo massacro notturno targato We Are Fuzzy!
Sleep Tight si presenta fin da subito con il più classico dei menù indie: molto semplice, grafica simpatica e non troppo elaborata, mettendoci a disposizione tutto ciò di cui abbiamo bisogno, dalle impostazioni fino all’inizio di partita. Diciamo che in giochi del genere ciò che conta è al 90% il gameplay, tutto il resto funge da contorno, quindi anche un menù semplice che ti permetta da subito di iniziare a giocare va benissimo. Dopo aver regolato impostazioni grafiche e audio, potremo iniziare la nostra partita scegliendo tra i bambini disponibili: infatti andando avanti con la partita, accumulando buoni voti e compiendo determinate azioni potremo sbloccare il roster di “mocciosi”, ognuno differente tra loro per armamentario, abilità e difficoltà di utilizzo, come accade nei vari giochi arcade con la possibilità di scelta del character.
Completiamo le scelte e prepariamoci ad affrontare i mostri che da piccoli ci hanno terrorizzato
Con una visuale isometrica tipica di questo genere di bullet-hell, di cui Enter the Gungeon è uno dei maggiori esponenti tra i titoli indie, i comandi che ci serviranno saranno molto basilari, ovvero movimento con la tastiera (classico WASD), mira muovendo il cursore col Mouse e il tasto sinistro per aprire il fuoco. Detto così può sembrare molto semplice, e difatti il concetto principe del gioco lo è, ovvero correre in giro per la stanza senza farsi prendere e sopravvivendo alle varie ondate, ma fin dall’inizio noteremo come gli sviluppatori abbiano voluto dare al gioco dei ritmi abbastanza serrati, che richiederanno un po’ di tempo e pratica ai giocatori meno avvezzi. Inoltre ciò che renderà ancor più dinamico il gioco è l’intermezzo tra un’ondata e l’altra: terminata una notte, vi sarà un periodo di giorno in cui potremo spendere le stelle e i soli guadagnati per acquistare munizioni, scudi, potenziamenti, curarci o costruire strutture difensive. Giocandoci e sperimentando un po’ le varie opzioni, mi è ritornata più volte in mente la modalità Sopravvivenza presente in Call of Duty: Modern Warfare 3; chi è appassionato di giochi sparatutto a orde, e non solo di bullet-hell, avrà sicuramente un bel ricordo di tale modalità, dove personalmente ho speso tantissime ore.
Una caratteristica di Sleep Tight che sinceramente non so dire se io abbia apprezzato o meno è la presenza di una sola mappa di gioco, ovvero la nostra camera: capisco il fatto che il “mostro sotto al letto” sia legato unicamente a quella singola zona, ma avere a disposizione le altre stanze della casa non sarebbe stato male; se per esempio fosse stato presente il soggiorno o il bagno si sarebbe potuto pensare a un gameplay totalmente differente, poiché la prima stanza sarebbe sicuramente più grande di una camera da letto, mentre la seconda decisamente più piccola, e ciò avrebbe variato completamente le strategie di gioco applicate, ampliando così il raggio di utenti interessati.
Giocando a Sleep Tight, sicuramente si nota quanto l’aspetto estetico e il look degli ambienti e dei personaggi sia funzionale al fine del gameplay: il nostro personaggio è delineato bene, senza troppi dettagli e ben staccato dal suolo, in modo che non si confonda con esso; anche la camera non conta molti dettagli e accessori, poiché potrebbero distrarre l’attenzione del giocatore, e infine i mostri sono disegnati con un tratto molto marcato, impossibile da confondere. Lo stile che ricorda i film d’animazione come Toy Story o Monsters & Co. inoltre si sposa perfettamente con i toni che gli sviluppatori hanno voluto dare all’opera, movimentata e frenetica ma comunque bambinesca e spensierata.
In conclusione
Sicuramente il gioco non avanza grandi pretese, ma per il suo genere è più che sufficiente e riesce anche a divertire e intrattenere per diverse ore. Nonostante la presenza di altri personaggio il gioco dopo un po’ risulta ripetitivo e stancante, questo anche per come i mostri stessi son stati pensati. Nonostante la nostra esperienza finale sia stata piacevole, ci sarebbe piaciuto provare un gioco meno ripetitivo, poiché anche se il genere dei bullet-hell risulta relegato a una piccola nicchia, quella degli hardcore che consumano il titolo al fine di ottenere il punteggio migliore è ancora più ristretta, limitando la possibilità di diffusione del gioco stesso.