This Is the Police 2 – Recensione dell’opera sviluppata da Weappy Studio

Marco Crippa
Di Marco Crippa Recensioni Lettura da 12 minuti
8.9
This Is the Police 2

Essere al servizio della legge in una grande città è sicuramente difficile, ma è forse ancora più impegnativo amministrare la giustizia in un piccolo paesino di pochi abitanti disperso in mezzo al nulla nel profondo Nord. Gli abitanti sono infatti scontrosi, armati e decisamente poco inclini a rispettare la legge, e proprio per questo i poliziotti si trovano sempre in grave difficoltà, ossessionati dal timore di perdere la vita alla loro prossima uscita di pattuglia. A portare un po’ di ordine in centrale fortunatamente ora c’è un uomo dalla grande esperienza, un tal Jack Boyd… Come? Lo conoscete? Ma certo, è il protagonista, nonché capo della polizia, di This Is the Police. Sfortunatamente per lui le cose non sono andate molto bene e ora, per sfuggire alla giustizia che lui stesso ha fatto rispettare fino a poco fa, è costretto a nascondersi in uno sperduto villaggio dove darà sfoggio delle sue abilità per amministrare, nel bene e nel male, l’ufficio dello sceriffo.

THQ Nordic e lo sviluppatore bielorusso Weappy Studio ci portano ancora una volta a vestire i panni dei poliziotti e questa volta, oltre a raccontarci il prosieguo della precedente storia, hanno aggiunto anche delle interessanti novità all’interno di This Is the Police 2. Siete pronti a scoprirle? This Is the Police 2 Recensione

La dura vita del fuggiasco

Per non essere incriminato Jack Boyd è dovuto scappare da Freeburg, trovando riparo nella ridente Sharpwood, una piccola cittadina sperduta nel profondo Nord abitata da persone un po’ rozze e crudeli. Il precedente sceriffo è stato assassinato in un agguato e il suo sostituto non è esattamente all’altezza del ruolo che ricopre, motivo per cui, dopo una serie di vicissitudini, si ritrova ad accettare il nostro aiuto, nonostante sia consapevole che siamo in cima alla lista dei ricercati federali. Questo è l’incipit della storia raccontata da This Is the Police 2, che influirà sulla vostra partita per tutta la durata della storia.

La giornata tipo di un agente di polizia

Proprio come nel primo capitolo della serie, il giocatore alternerà la propria partita tra fasi Visual Novel, dove scoprirà l’andamento della storia, e fasi gestionali, dove dovrà decidere quali poliziotti far lavorare e rispondere alle sempre pressanti chiamate al 911. E se nelle fasi Visual Novel le vostre scelte si riveleranno limitate, durante i momenti gestionali sarà proprio il contrario. Sarà vostro compito infatti scegliere accuratamente il personale giorno per giorno, in modo da far fronte alle continue richieste dei cittadini, senza dimenticare al contempo che ognuno dei vostri agenti ha una sua personalità ben precisa, e che non sempre sarà felice di lavorare con gli altri colleghi. Vi sarà infatti il poliziotto sessista che non vuole avere come partner una donna, chi non vuole condividere il turno con le mezze calzette e chi è un ubriacone e si presenta sempre a lavoro un po’ alticcio, inficiando così le proprie capacità e intralciando i colleghi. Se i vostri sottoposti risponderanno con successo alle chiamate, tuttavia, guadagneranno esperienza, che glipermetterà di aumentare il loro grado di competenza e di apprendere nuove abilità.

This Is the Police 2 Recensione

Ogni poliziotto ha inoltre cinque statistiche che si dividono in forza, intelligenza, velocità, mira e negoziazione. Ognuna di queste caratteristiche potrà essere aumentata fino a tre livelli e ovviamente influirà sulla buona riuscita delle azioni fatte dall’agente. Al termine della giornata verranno analizzate tutte le vostre decisioni e, in base a queste, vi verranno date o tolte delle “linguette di lattina” (moneta interna al dipartimento per acquisire nuovi agenti e armamenti). Maggiori saranno i criminali che avrete arrestato o ucciso, maggiori saranno le linguette che otterrete; ma ricordate che i criminali che vi scapperanno o che uccideranno altri civili ve ne faranno perdere.

Non dimentichiamo, però, che, come spiegato nell’incipit, Jack è un fuggitivo, e se per tre giorni di fila le linguette ottenute saranno inferiori a quelle perse, il “sostituto commissario” sarà necessariamente costretto a chiamare i Federali, portandovi così al game over. Ovviamente anche la malavita non si è dimenticata di voi, e per mantenere la bocca chiusa con le forze dell’ordine che vi danno la caccia vi chiederà in cambio 20.000 dollari ogni settimana. Sarete quindi costretti a scendere a compromessi con persone non proprio oneste, per le quali svolgerete qualche lavoretto extra in cambio di un po’ di denaro. Starà a voi decidere se e quanti farne, soppesando bene cosa può voler dire non pagare il pizzo ai vostri vecchi amici…

Fino ad ora abbiamo analizzato tutti gli aspetti che, almeno in parte, erano presenti anche nel precedente capitolo della serie; andiamo adesso a scoprire quali novità ci aspettano in questa nuova opera.This Is the Police 2 Recensione

This Is the Police 2 integra questa volta anche delle sessioni tattiche (in stile X-Com) che si alternano alla parte gestionale, rendendo così l’esperienza del giocatore più varia e piacevole. Spesso durante le vostre giornate di lavoro riceverete delle soffiate che vi permetteranno di scoprire di più su prigionieri evasi, rapimenti o omicidi e, vista l’importanza dei casi, sarete chiamati ad agire in prima persona. Sarà vostra la scelta di intervenire o meno, ma fate attenzione: non rispondere alla chiamata vi darà un grosso malus sulle linguette ottenute giornalmente e questo potrebbe portarvi inesorabilmente al game over. Nel caso invece decideste di prendere in mano la situazione, verrete portati sul luogo del crimine e, prima di scendere in campo, avrete la possibilità di scambiare oggetti più o meno preziosi con la gente del luogo per ottenere informazioni vitali. Una volta dato il via alla missione potrete gestire gli uomini che vi siete portati appresso, spostandoli sul reticolo della mappa in base al numero di passi che saranno in grado di percorre ogni turno. Starà a voi scegliere come avanzare sul “campo di battaglia”: ogni personaggio infatti avrà equipaggiamento e abilità diverse in base alle vostre scelte e queste condizioneranno molto anche il vostro approccio con il nemico. Potreste infatti decidere di affrontare il pericolo a mano armata, dando vita a una vera e propria carneficina, o magari adottare uno stile più stealth che vi permetterà di non mettere in allarme i criminali e di arrestarli senza ricorrere alla forza. Una feature molto interessante di questa modalità è la lealtà dei vostri sottoposti. Infatti, se non avrete ottenuto il loro rispetto, questi decideranno di fare di testa loro, mettendo in pericolo tutto il resto della squadra.

Altra succosa novità in questo secondo capitolo della serie è la localizzazione in italiano. Finalmente tutti i menù e i dialoghi sono stati tradotti e, anche se raramente si presenta qualche parola scritta in maniera errata o non localizzata, questo vi permette di seguire molto meglio tutta l’interessante storia che viene raccontata nel gioco.

Visitiamo il cuore del commissariato di polizia

Graficamente il titolo è davvero molto bello, nonostante la sua semplicità. Esattamente come in This Is The Police, personaggi e ambienti non puntano al fotorealismo, ma al contrario, ci vengono proposti come fossero parte di un quadro. Proprio come in alcune opere di pittori famosi, i tratti facciali non sono ben definiti, ma anzi sono appena abbozzati, mostrando molto spesso solo gli elementi più evidenti, come bocca, naso e sopracciglia. Questa tecnica non impedisce però al giocatore di comprendere le varie emozioni provate dai personaggi, ma anzi forse ne enfatizza l’effetto: tratti poco definiti costringono infatti l’utente finale a immaginarsi chi si trova di fronte in maniera più dettagliata, permettendogli così di immergersi maggiormente nella storia raccontata. Dopo aver elogiato il comparto grafico, non possiamo non fare la stessa cosa per quello audio. Quest’opera ci propone infatti una colonna sonora di tutto rispetto, ricca di brani molto interessanti che ben si sposano con tutti gli eventi proposti all’interno del gioco. Anche gli effetti sonori vengono riprodotti in maniera eccellente: infatti passi, colpi di pistola, manganellate e via dicendo risultano molto veritieri, e danno così la possibilità all’utente di immedesimarsi ancora di più nel personaggio che stanno interpretando.This Is the Police 2 Recensione

Se proprio dovessimo trovare un difetto, il doppiaggio, presente solo in inglese, non è al massimo delle sue potenzialità. Molti doppiatori hanno saputo imprimere un timbro di voce perfetto ai vari personaggi che andremo a incontrare nella nostra avventura, dandogli così un’emotività e una fierezza che ben si sposa con l’opera; purtroppo però alcuni doppiatori, anche se in minima parte, non sono riusciti a dare pienamente sfoggio delle loro abilità, donando così ai soggetti delle voci asettiche, molto simili a quelle che potete sentire in cassette e CD utilizzate per imparare la lingua inglese.

In conclusione

This Is The Police 2 è un gran titolo: gli sviluppatori di Weappy Studio sono infatti riusciti a prendere tutto ciò che c’era di buono nelle precedente opera e a riproporlo in maniera rinnovata in questo secondo capitolo. Il gioco presenta poi anche uno stile tattico ben strutturato che si fonde perfettamente con i due generi che caratterizzavano il suo predecessore (Visual Novel e Strategico/Gestionale). Insomma, This Is the Police 2 rappresenta un connubio perfetto ed è un titolo che non può certo passare inosservato, nonostante i piccoli “difetti” di cui vi ho parlato prima.

This Is the Police 2
8.9
Voto 8.9
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Il mio debutto nel mondo videoludico inizia verso la fine del 1990 con un bellissimo Commodore 64. Negli anni a venire sono passato da una console all'altra senza mai sdegnare il mio amato PC, ma senza amarne mai una in particolare. Non sono tipo da console war, io compro la piattaforma in base alle sue esclusive così da non dovermene mai pentire.