Oh… Sir! The Hollywood Roast – Recensione a suon di insulti del titolo di Vile Monarch

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 5 minuti
7
Oh... Sir! The Hollywood Roast

Se avete già letto la nostra recensione di Oh… Sir! the Insult Simulator circa un anno e mezzo fa, saprete già di cosa stiamo parlando. Vile Monarch torna con uno dei titoli più atipici e bizzarri mai visti, che per molti versi risulta essere lo stesso gioco che abbiamo giocato a suo tempo. In ogni caso Oh… Sir! The Hollywood Roast si presenta sotto un diverso abito, sfruttando i numerosi feedback dei fan per tirare fuori un prodotto ancor più su misura. Via le bombette british e le tazze da the per far spazio al red carpet di Hollywood! Quali fantasiose cattiverie riusciranno a creare le vostre menti perverse?

Oh... Sir! the Hollywood Roast

Di certo siete pronti, specialmente se avete saggiato le affilate parole nel precedente titolo. In questo spin off le differenze sostanziali stanno nei setting e nei personaggi: stavolta i protagonisti della nostra battaglia a suon di insulti sono gli attori di famosi film, riadattati a strampalate caricature dei loro ruoli (ovviamente con nomi non reali). Date quindi il benvenuto a un Harry Potter troppo cresciuto e a una Marylin Monroe anziana, passando per un super eroe che mixa caratteristiche dei più famosi protagonisti Marvel, fino ad arrivare a un arrabbiatissimo Arnold Schwarzenegger a metà tra Conan il Barbaro e Terminator. Tutti loro avranno delle particolarità, come delle “battute finali” per chiudere le nostre frasi create ad hoc, ma anche i propri punti di debolezza: argomenti che se toccati bruceranno ancora di più l’orgoglio dei personaggi.

La struttura è la stessa di Insult Simulator: una sorta di picchiaduro uno contro uno dove l’entità dei danni inferti al nostro interlocutore sarà dettata dall’efficacia delle frasi – e dal loro argomento – che riusciremo a creare tramite delle parti di testo preimpostate. La barra della “vita” sta a rappresentare l’appena citato orgoglio, e ci vedrà vincitori quando quello dell’avversario si azzererà. Nella fase di gameplay l’unico cambiamento sostanziale consiste in due aggiunte. La prima si presenta quando useremo una congiunzione tra due nomi e poi completeremo la frase con verbo e complemento oggetto: sarà come se avremo composto due frasi con lo stesso soggetto, così da infliggere danni aggiuntivi all’ego dell’attoruncolo di fronte a noi. La seconda invece sono i “comeback”, utilizzabili dopo che avremo subito dei danni morali dal nemico, e che andranno a chiudere “ad effetto” la nostra frase.

oh... sir! the hollywood roast

Purtroppo le novità in Oh… Sir! The Hollywood Roast non sono molte altre: il sistema della campagna è stato modificato mostrando anche la scaletta dei pochi match che dovremo intraprendere per finire la greve storia di ogni personaggio, con l’aggiunta di alcune piccole sfide da compiere per ottenere dei trofei nelle singole scene. Questi trofei sono delle statuine d’oro a forma di pappagallo. Il setting generale che i ragazzi di Vile Monarch hanno creato è comunque piacevole, con siparietti (purtroppo in esiguo numero) che non possono non strappare un sorriso sulle prime (poi col giocare diventeranno routine, come una barzelletta ascoltata decine di volte). Dato il contesto, saranno una miriade i richiami ad opere cinematografiche conosciute, ma anche a personaggi del mondo del cinema (citati con nomi reali).

Non basta però l’aver creato la modalità storia per ogni personaggio a variare i contenuti, dato che si tratterà semplicemente di affrontare gli stessi nemici, ma in ordine differente. A strappare un sorriso in più di certo le animazioni, specialmente durante i “comeback”, che faranno uscire il peggio da ognuna delle nostre star. Il titolo insomma non ci offre all’effettivo molto più di quello che avevamo già, se non grandissime citazioni e riferimenti in ogni dove. Dato l’esiguo costo è comunque un acquisto che consigliamo a coloro che hanno apprezzato il primo titolo, ammesso che ci sia di base una buona conoscenza dell’inglese… già, neanche Oh… Sir! The Hollywood Roast è localizzato in Italiano. “Aaaaand Cut!”

Oh... Sir! The Hollywood Roast
7
Voto 7
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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.