Dragon’s Dogma 2, è polemica per le presunte microtransazioni

Dragon's Dogma 2 è appena uscito ed è già al centro della polemica: i fan non hanno apprezzato l'inserimento oltre misura di microtransazioni

Sara Pandolfi
Di Sara Pandolfi - Editor News Lettura da 2 minuti

Nella notte è uscito ufficialmente su PC e console di ultima generazione l’atteso Dragon’s Dogma 2, uno dei titoli in uscita tra i più interessanti di questo inizio 2023. Le recensioni rilasciate dal pubblico, al momento, non sono per nulla promettenti, e il motivo non è semplice da spiegare.

Moltissimi utenti (oltre il 65% dei recensori Steam) si è detto molto contrariato dalla grande presenza di microtransazioni: questi piccoli DLC con un prezzo che varia dall’euro ai 5 euro permettono di acquisire una marea di oggetti di gioco anche all’infinito.

Kit di campeggio più leggeri, monete di gioco e addirittura cristalli del teletrasporto: tutti oggetti che, non proprio facilmente, sono ottenibili in game. Il fatto che questi piccoli DLC siano inoltre disponibili all’interno di un titolo che, di base, costi 70 euro, ha fatto storcere il naso all’utenza.

Capcom non si è fatta attendere per dare una risposta a questa accesa polemica:

Tutti gli oggetti elencati di seguito possono essere ottenuti nel gioco o come oggetti DLC a pagamento:

  • Cristalli Rift
  • Arte della Metamorfosi – Editor di personaggi
  • Incenso Ambivalente della Rift – Cambia le inclinazioni delle pedine
  • Portcrystal – Marcatore di posizione Warp
  • Pietra di Wak – Riporta in vita i morti!
  • Chiave della prigione di fortuna – Per fuggire dalla prigione!
  • Fari fumogeni Harpysnare – Oggetto di richiamo dell’Arpia

Questa affermazione non sembra però essere stata sufficiente per una grande fetta dell’utenza, dato che le recensioni negative non tendono a diminuire.

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Editor
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.