L’esclusività è “un freno” per i giochi tripla A secondo il capo di PlayStation

Un videogioco Tripla A in esclusiva per una sola console? Per il capo di PlayStation questa strategia non poterà l'industria poi così lontano...

Sara Pandolfi
Di Sara Pandolfi - Editor News Lettura da 2 minuti

Con il fiorire di nuove acquisizioni da parte dei colossi del gaming quali Sony, Microsoft e Nintendo, la questione dell’esclusività ha connotati sempre meno definiti in merito alla sua convenienza.

Uno spunto molto interessante in merito può essere colto dalle parole di Shawn Layden, CEO di Sony PlayStation America: leggiamole insieme.

“Quando i costi per un gioco superano i 200 milioni di dollari, l’esclusività è il tallone d’Achille, il rilascio di giochi su più piattaforme è essenziale per la crescita del mercato in quanto riduce il proprio mercato indirizzabile. In particolare quando sei nel mondo dei giochi con servizi dal vivo o free-to-play.

Un’altra piattaforma è solo un altro modo per aumentare il proprio pubblico, coinvolgendo più persone. In un mondo free-to-play, come sappiamo, il 95% di quelle persone non spenderà mai un centesimo. Il business è tutto incentrato sulla conversione. Rislta necessario migliorare le proprie probabilità aprendo lo spettro di possibilità il più possibile: Helldivers 2 lo ha dimostrato per PlayStation, uscendo contemporaneamente su PC. Ancora una volta, si allarga l’imbuto e di conseguenza si attirano più persone.

Lo stesso, a mio vedere, vale per i giochi per giocatore singolo, anche se in misura minore. Se spendi 250 milioni di dollari, vuoi poterlo vendere a quante più persone possibile, anche se è solo il 10% in più.”

Proprio in queste ore delle indiscrezioni riportano che un’amatissima esclusiva PlayStation potrebbe arrivare molto presto su PC: vediamo quale.

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Editor
Nata e cresciuta videoludicamente sotto il segno della triforza, grande appassionata di videogiochi a 360°, ma con un nostalgico occhio di riguardo alle creazioni della grande N.