Tra i titoli più attesi dell’anno, non si può non citare il nuovo e irriverente Saints Row, il cui giorno di lancio si avvicina sempre di più. Dopo un quarto capitolo che, come da aspettative, si è rivelato essere totalmente folle e sopra le righe, Volition ha optato per un cambio di rotta sostanziale: niente più Saints Row 5, ma un reboot, che mette da parte l’universo narrativo che, nel bene e nel male, abbiamo avuto il piacere di apprezzare finora, e racconta nuovamente la nascita dei Saints, la stravagante gang protagonista della serie. Grazie a uno speciale evento a porte chiuse, abbiamo avuto la possibilità di immergerci in anteprima nel divertente open world di Saints Row, e siamo quindi pronti a parlarvene un’ultima volta prima dell’uscita ufficiale del gioco.
Vi ricordiamo infatti che, questo atteso reboot sviluppato da Volition e pubblicato da Deep Silver – coppia che accompagna la serie Saints Row fin dagli albori – verrà lanciato ufficialmente il 23 agosto 2022 su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S.
Un nuovo inizio
Dopo aver ottenuto strabilianti superpoteri, combattuto alieni ed essere scesi fino agli inferi per affrontare il Diavolo in persona, è il momento di fare un grosso salto indietro e di tornare con i piedi per terra. Ci troviamo a Santo Ileso, una città fittizia appositamente creata per il nuovo universo narrativo ideato da Volition, e stiamo per assistere alla (ri)nascita dei Saints, la gang criminale più folle di sempre. Balzati fuori dall’interessante e approfondito sistema di personalizzazione del personaggio – che oltre alle classiche opzioni di fisionomia, permette di modificare alcune cose a cui la serie ci ha abituato, come le dimensioni del seno o delle parti intime del nostro avatar – facciamo immediatamente la conoscenza di alcuni dei comprimari del gioco.
Eli, Neenah e Kevin, insieme al nostro protagonista, sono un gruppo di amici davvero interessante che deciderà di farsi strada nel mondo della criminalità organizzata per… pagare l’affitto! Un incipit narrativo dalla natura estremamente comica e scanzonata, che ben si sposa con le tematiche della serie. Senza addentrarci ulteriormente nella trama, di cui però abbiamo potuto vedere qualcosina in più, vi basti sapere che i nascenti Saints andranno ovviamente a scontrarsi con diverse gang già presenti sul territorio, come i minacciosi Panteros e gli stravaganti Idols.
Poche missioni della trama principale ci hanno permesso di farci fin da subito una prima idea della nuova direzione della serie: non si tratta più di comicità da follia allo stato puro, spesso esagerata e talmente sopra le righe da scadere nel fastidioso – come purtroppo era capitato nel quarto capitolo – ma di una comicità molto più elegante, che vi strapperà un sorriso a ogni linea di dialogo. Inoltre, seppur avendoli visti per pochissimo tempo, i comprimari ci sono sembrati davvero ben caratterizzati e, anzi, siamo curiosissimi di vedere come si evolverà la loro avventura.
La direzione giusta per Saints Row?
Nelle nostre due ore di gameplay in anteprima di Saints Row, abbiamo avuto la possibilità di giocare diverse missioni della campagna principale, ma anche e, soprattutto, di girovagare per la mappa di gioco, alla ricerca di missioni e attività secondarie. Spostandoci per la mappa, ci si accorge subito di un level design davvero peculiare, che sembra mischiare elementi provenienti da diversi periodi storici e sembra inoltre segnare una distinzione netta tra zone più ricche e più povere della città; si tratta di un aspetto che ci ha incuriosito parecchio e non vediamo l’ora di approfondire una volta che il gioco sarà disponibile.
Pad alla mano, spostarsi per la città è davvero divertente e si rivela un mix di dinamiche e mezzi di trasporto piuttosto efficace: se da una parte possiamo fare affidamento sulle classiche autovetture a quattro ruote (e sembrerebbero essercene di ogni tipo, perfino elettriche), oppure concederci ai mezzi non convenzionali ai quali la serie ci ha da sempre abituato, come la divertentissima tuta alare, utilizzabile sia in specifiche missioni secondarie, che liberamente nell’open world.
Ciò che è evidentissimo fin dai primi momenti di gioco, è un approccio molto più arcade sia al sistema di guida che a quello di shooting. Fra un inseguimento tra bande e l’altro non sarà per nulla difficile accorgersi di come Volition abbia volutamente scelto di non concentrarsi su una fisica di gioco realistica, ma abbia optato per un qualcosa di estremamente semplificato. Questa, sembrerebbe essere una mossa giusta, in quanto il tutto risulta sì più semplice, ma anche molto divertente.
Il gunplay risulta migliorato rispetto alle scorse iterazioni, e presenta alcune piccole novità, come la possibilità di agganciare e colpire rapidamente, tramite la pressione di un tasto, gli oggetti infiammabili per causare grosse esplosioni. Oltre a diverse abilità attive, trova un ampio spazio anche il corpo a corpo, che si arricchisce di diverse finish move in grado di eliminare i nemici in spettacolari sequenze d’azione. Il tutto risulta frenetico ed entusiasmante, ma solo il gioco completo potrà permetterci di approfondire un sistema che, a quanto sembra, potrebbe davvero essere profondo e complesso, grazie anche all’aggiunta di un ampio albero di perk passivi.
In conclusione, Saints Row sembra avere tutte le carte in regola per risollevare la serie, dopo un periodo non proprio brillante. Nonostante il quarto capitolo avesse convinto i più, l’esagerazione verso cui stava viaggiando la saga, con l’apice (o il fondo) toccato dal DLC Gat out of Hell, avrebbe sicuramente finito per stancare la maggior parte dei giocatori. Un reboot sembrerebbe quindi essere quindi la direzione giusta per dare alla serie Saints Row una nuova luce, sperando di ritrovare nel gioco completo non solo le ottime impressioni che abbiamo avuto dalla nostra prova in anteprima, ma soprattutto una buona gestione delle attività e delle quest secondarie, augurandoci che non facciano solo da mero riempitivo nell’ispirata città di Santo Ileso.