The Quarry, videogioco di genere horror sviluppato da Supermassive Games e uscito il 10 giugno di quest’anno, si è avvalso della stessa tecnologia con la quale i Marvel Studios hanno animato Thanos in pellicole che hanno fatto la storia degli incassi al botteghino come Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.
A rivelare questo interessantissimo dettaglio riguardante lo sviluppo è stato Aruna Inversin, direttore creativo degli effetti digitali per Digital Domain, nel corso di una lunghissima intervista rilasciata al Washington Post. Questa tecnologia, come detto, abbiamo già avuto modo di vederla su Thanos, ma mai in un videogioco.
Si è trattato, dunque, di un esordio a tutti gli effetti. In sostanza, si tratta di un nuovo motion capture chiamato Masquerade 2.0 che è stato implementato apposta per The Quarry. Grazie a esso, è stato possibile rendere su schermo migliori animazioni soprattutto del volto ma anche del corpo. Insomma, un risultato straordinario.
Grazie a Masquerade 2.0, Digital Domain ha potuto scannerizzare i volti di tutti gli attori impegnati nel titolo. Poi, il team ha provveduto a generare l’intera testa di ogni interprete, e questa è stata la parte più creativa dell’intero processo. Uno dei problemi del motion capture è che si perdeva qualche animazione, ma grazie a una nuova IA che ha provveduto a crearle automaticamente, questo è stato risolto.
Un piccolo passo per The Quarry, ma un grandissimo passo per l’industria videoludica, che potrà beneficiare di questa nuova tecnologia, non dimenticandosi, però, di ringraziare Thanos. Senza di lui, infatti, non avremmo avuto niente di tutto questo.
In particolare, Inversin ha voluto soffermarsi sull’interpretazione di Ted Raimi, che ha vestito i panni dello sceriffo Travis:
Questa è la performance che ha fatto Ted Raimi e lo vedi nel gioco. Quello è il suo labbro tremolante e quello è il suo modo di guardarsi intorno, nessun animatore è intervenuto per sistemare qualcosa. Capisci, è quello che lui ha fatto sul palco.