Quando ad aprile è stato annunciato Return to Monkey Island, titolo che ha segnato il ritorno dell’amatissima serie di avventure grafiche dopo tredici anni, i fan sono letteralmente impazziti. Eppure, nonostante sia passato poco più di un mese da allora, le cose al momento stanno diversamente.
Molti appassionati di questa saga, infatti, si sono scagliati contro l’art style utilizzato da Ron Gilbert per questo nuovo capitolo. In effetti, il cambio di rotta tra i titoli che hanno reso Monkey Island immortale e quest’ultimo è evidente e ha fatto alzare più di un sopracciglio.
Sulla vicenda si è espresso lo stesso Gilbert che, dalle pagine del suo blog, ha risposto ai critici:
È ironico che molti di quelli che non vogliono che io sviluppi il gioco che volevo sviluppare rappresentino una buona parte della fanbase di Monkey Island. Ed è proprio questo che mi rende triste. Lo stile che abbiamo usato per questo nuovo titolo non sarà quello che preferite o quello che vi aspettavate ma è quello che volevo io.
Idee molto chiare per Ron Gilbert, che ha messo a tacere quelli che ritengono che l’art style di Return to Monkey Island non sia all’altezza dei suoi predecessori. Inoltre, il nostro ha voluto spezzare più di una lancia a favore di Rex Crowle, l’uomo che ha scelto questo stile:
Rex è una straordinaria forza creativa, abbiamo un team di artisti, animatori, sound designer, animatori, programmatori e tester incredibili che stanno riversando la loro anima in questo gioco e credo che sia bellissimo da vedere, da giocare e ascoltare.
Insomma, per Ron Gilbert e per tutto il team di sviluppo non c’è nulla di sbagliato in questo titolo. Del resto, così come è giusto criticare qualcosa, purché si tratti di critiche costruttive, è assolutamente corretto che gli sviluppatori difendano con le unghie e con i denti la propria creatura.