“Videogiochi come cocaina”: gli esperti rispondono al Senatore Cangini con una lettera aperta

Le dichiarazioni di Cangini sui videogiochi hanno finalmente trovate risposta, vi consigliamo di leggere questa splendida lettera aperta.

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia News Lettura da 3 minuti

Poche settimane fa il Senatore Andrea Cangini si era espresso sull’argomento videogiochi, facendo un parallelismo abbastanza eccessivo con la cocaina.

Hanno fatto parecchio discutere le dichiarazioni dell’esponente di Forza Italia, ne hanno parlato non solo quelli del nostro settore ma anche testate generalistiche tra le più famose. Se vi siete persi il suo pensiero vi consigliamo di recuperarlo qui, così da avere ben chiara la situazione.

Videogiochi cangini

L’intervento di Cangini sui videogiochi, ha motivato esperti del settore come psicologi e accademici, che hanno fatto fronte comune per “sconfiggere il boss finale” rispondendo al Senatore con una lettera aperta, di cui siamo ben lieti di proporvi un estratto:

Il 12 aprile 2022, il Senatore Andrea Cangini, componente della Commissione Istruzione al Senato, è intervenuto a Speciale TG1 presentando il suo ultimo libro “Coca Web: una generazione da salvare” e raccontando di aver fatto proposte di legge per governare il web. Il senatore ha raccolto gli interventi di psicologi, neurologi, pedagogisti, grafologi che hanno studiato l’impatto del web sui giovani. Tutte le forme del disagio giovanile vengono ricondotte all’uso delle nuove tecnologie: smartphone, social media e videogiochi. Il discorso parte dal web, ma in trasmissione e sui social Cangini parla in larghissima misura di videogiochi, ripetendo che “l’uso non può che degenerare in abuso”.

Le informazioni trasmesse peccano di eccessiva generalizzazione, non vengono presentati dati. […]

La lettera ovviamente prosegue, vi consigliamo di leggerla al seguente link. Inoltre prima di chiudere è giusto citare i promotori di questa splendida iniziativa, ovvero la Psicoterapeuta Viola Nicolucci, il giornalista Mario Petillo e l’accademico Francesco Toniolo. Dopo di loro si sono uniti tantissimi altri giornalisti videoludici, esperti del settore, psicologi e altre figure di rilievo.

Lo scopo della lettera è quella di sfruttare questa enorme discussione come occasione per fare vera informazione sul tema, così che tutti possano avere una chiara visione sull’argomento. Purtroppo non è la prima volta che i videogiochi vengono demonizzati in TV, flagello che ormai ciclicamente torna a colpire noi veri appassionati.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.