Final Fantasy XIV si può ormai dire essere l’unico MMORPG in grado di far concorrenza a World of Warcraft: il suo successo è tale che il numero dei giocatori non è gestibile dai server e porterà ad un blocco delle vendite del titolo.
Dall’uscita dell’ultima espansione di Final Fantasy XIV a novembre, Endwalker, il gioco sta riscontrando una densità di giocatori in coda di ingresso talmente ampia da non permettere agli stessi di poter entrare in gioco, rimanendo in attesa anche per ore.
Lo stesso fenomeno si era visto precedentemente con New World, l’MMORPG che ha un po’ saputo catturare l’attenzione degli appassionati del genere durante il 2021: nelle prime settimane molti utenti lamentavano delle code di attesa fino a tre ore per poter giocare sui server principali, trovate qui tutte le informazioni in merito al caso.
Ebbene, sembra che anche Final Fantasy XIV ora si trovi ad affrontare questo problema: la richiesta del gioco è stata tale che Square Enix applicherà nei prossimi giorni un blocco delle vendite nel tentativo di gestire i problemi con la connessione ai server da parte degli utenti.
Era stato già applicato un algoritmo di priorità d’accesso, favorendo prima coloro che possiedono l’abbonamento per il gioco ed in seguito coloro che hanno la copia base. Coloro che invece fanno uso della versione free trial possono accedere solo durante le ore mattutine e notturne, ma nonostante ciò i risultati son stati scarsi: per questo, nell’immediato futuro non sarà possibile accedere alla versione free trial di Final Fantasy XIV fino a data da destinarsi.
Tali sospensioni di vendite e distribuzioni saranno introdotte man mano nei prossimi giorni con un processo graduale. Stiamo lavorando in combo con le compagnie di retail per poter gestire la situazione arginando i problemi che tali azioni potrebbero portare. Nelle ore di punta è quasi impossibile giocare: la sospensione sarà dovuta a questo motivo, per garantire la possibilità di usufruire del prodotto ai possessori del gioco.
Queste son state le parole di Square Enix sul fatto: una presa di posizione sicuramente non indifferente, che testimonia la volontà che l’azienda ha di tutelare coloro che hanno sempre supportato il gioco.