Di titoli gestionali ne abbiamo visti a bizzeffe col tempo, da quelli più strategici a quelli più permissivi… ma quante sono le occasioni in cui ci è capitato di avere il controllo niente meno che dell’Inferno stesso? Non molte a dire il vero, ed è anche per questo che Woodland Games e Leonardo Interactive ci propongono il simpaticissimo – e sadico – Hell Architect, che abbiamo avuto modo di provare in anteprima con l’apposita versione Prologue (ora disponibile su Steam). Come intuiremo sia dal tutorial, sia dal vero e proprio prologo, saremo dei novellini appena arrivati nel regno delle torture, nel quale prenderemo in mano le gestione dei lavori di costruzione e di produzione. Ma cos’ha di speciale Hell Architect, lo scoprirete di seguito nell’anteprima.
Hey brother, welcome to hell!
Nonostante si tratti della versione più che altro dimostrativa del gioco che ha a disposizione solamente il tutorial e il capitolo introduttivo, complessivamente questo Hell Architect Prologue riesce a dare una buona infarinata su ciò che aspetterà i giocatori nella versione completa. Sul piano narrativo, per quel poco che ci viene mostrato, tutto nasce dal desiderio del Diavolo di essere rappresentato e ricordato grazie a una scultura, dopo aver visto l’eleganza e la magnificenza di alcune statue. E perché mai il signore degli inferi non dovrebbe farsi ritrarre in una scultura bella quanto lui? (cioè… più o meno…). Qui entriamo in gioco noi, con Frank e Lilith che ci introdurranno al nostro obiettivo, ci daranno delle indicazioni di base e ci lasceranno a noi stessi.
Il gioco si svolge in una mappa in 2D ambientata sotto terra, dove dovremo sfruttare, torturare e rendere produttive le anime dei peccatori che ci verranno mandati. Queste, che hanno comunque mantenuto le loro sembianze umane (con tutti i contro del caso), saranno alla nostra mercé, scavando per raccogliere minerali, costruendo edifici di sostentamento e… macchine da tortura. Già, perché una delle risorse fondamentali del gioco (nonché quella che nel prologo è essenziale per rispettare le condizioni di vittoria) è la Sofferenza. La accumuleremo torturando le anime dannate, in modi davvero atroci e/o fantasiosi.
Ma attenzione! Tutto ha un prezzo, e non solo in risorse grezze. Anche i nostri peccatori dovranno sopravvivere: non hanno una resistenza illimitata, e avendo ancora un corpo umano dovranno anche soddisfare i loro bisogni corporei, dal mangiare, all’idratazione, all’andare in bagno o al dormire. Quando un bisogno non sarà soddisfatto e arriverà a livello critico, il dannato smetterà di essere utile e non potrà far nulla fino a che non sarà di nuovo in forze, e se più di questi bisogni verranno trascurati troppo a lungo le povere anime trapasseranno in modo definitivo.
Ed ecco che il nostro compito si fa ancora più ostico, dovremo accumulare sofferenza, e allo stesso tempo fare in modo che venga prodotto abbastanza cibo, che ci siano delle latrine per far defecare i dannati, che venga strizzata abbastanza acqua dagli escrementi prodotti (eh si… da dove pensavate venisse? ndr) per poi magari purificarla, che ci siano degli spot per dormire e così via.
Non disperate troppo se un peccatore morirà, ma sappiate che più persone avrete in attività e più potrete essere efficienti (anche se vi costerà più cibo e acqua). Inoltre ogniqualvolta il countdown sulla porta dell’Inferno raggiungerà lo zero, una nuova anima fresca fresca sarà pronta per voi… e fatene ciò che volete!
Potrete provare il gioco a tre livelli di difficoltà diverse, e possiamo affermare che il livello medio è davvero ben bilanciato, e se cercate una sfida degna ma non eccessiva, farà sicuramente al caso vostro.
La nostra prova in anteprima di Hell Architect Prologue è stata più che soddisfacente, non soltanto grazie al simpatico gameplay, ma anche alla piccante ironia di fondo, oltre a una buona dose di humor, che non guasta mai. Teniamolo d’occhio, in attesa della release del titolo completo!