Settembre è sempre stato un mese cruciale per il mondo calcistico, visto il reale inizio di tutti i più importanti campionati, la parzialmente fastidiosa pausa delle nazionali e la fine della lunga e calda sessione estiva di mercato: squadre pronte, nuovi innesti, talenti pronti ad esplodere e via, si parte per l’ennesimo anno di calcio fatto di emozioni, gioie e dolori. Settembre è anche l’appuntamento fisso per l’arrivo del titolo calcistico che sta letteralmente dominando il panorama videoludico mondiale, osiamo aggiungere dall’inizio dell’era PS3 e Xbox 360: stiamo parlando di FIFA, il leggendario titolo EA quest’anno giunto alla versione 2017; nonostante il forte rientro di PES negli ultimi anni, il titolo della software house canadese continua a macinare record di vendite e di recensioni positive, seppur dopo il tra virgolette deludente FIFA 16. Siete pronti a scoprire insieme a noi FIFA 17, a detta di EA uno dei capitoli più rivoluzionari ed evolutivi di sempre?
Il Viaggio
Impossibile non partire dalla solita valanga di modalità che ogni anno intrattengono l’utente per tutti i 12 mesi. EA riesce ogni anno nell’intento di ritoccarle a dovere, aggiungendo e colmando lacune qui e la in modo da rendere ogni capitolo più fresco e godibile del precedente; un segno di grande maturità e dedizione al lavoro da parte della software house, che di fatto lavora sodo ogni anno di più senza adagiarsi sugli allori meritatamente guadagnati nel corso degli anni. Iniziamo questa lunga lista con la più grande novità di questo titolo, la modalità storia di FIFA 17 denominata Il Viaggio; in questa nuova modalità impersoneremo Alex Hunter, giovane promessa del calcio inglese, discendente da una famiglia di ottimi calciatori, che si ritroverà catapultato in un provino per siglare un contratto da professionista in Premier League. La storia, a mio avviso realizzata in modo ottimale, riesce a immedesimarti nel controverso mondo calcistico in maniera incredibile: toccando tasti complicati del panorama calcistico, come il difficile rapporto coi compagni nuovi, le tournè oltreoceano, la vita fuori dal campo e la difficile scalata verso il posto da titolare, impersonare Alex Hunter sarà un pò come tornare bambini e vivere quel sogno che per troppi di noi è rimasto tale; a contribuire nell’immedesimazione ci pensano un background realistico, con tanto di genitori troppo apprensivi e manager succhiasoldi, e le possibiltà date dalle risposte multiple, realizzate insieme ai fantastici ragazzi di BioWare.
Purtroppo EA, alla prima esperienza de Il Viaggio, è dovuta scendere a compromessi non da poco: in primis Alex Hunter non sarà personalizzabile, essendo la storia basata totalmente su di lui e sull’attore che lo ha interpretato; sarà poi possibile scegliere solo quattro ruoli per il nostro giocatore, tutti prettamente offensivi: la scelta cadrà infatti tra AS, AD, COC e ATT, con tuttavia la possibilità di essere schierato in ruoli diversi in base alle scelte del nostro mister; per concludere sarà possibile scegliere di giocare solo per una delle venti squadre che militano in Premier League: questo perchè EA ha da sempre siglato accordi particolari col calcio inglese, permettendogli di fatto di realizzare magistralmente stadi, giocatori e allenatori di questo splendido campionato. Siamo certi che questa prima esperienza con una modalità storia sia solo una bozza di ciò che ha in mente EA, e che già dal prossimo FIFA assisteremo a una sostanziale evoluzione in tal senso.
Una valanga di modalità
Partiamo dalla modalità più giocata degli ultimi anni, presumibilmente anche in questo FIFA 17: la Ultimate Team; visto come un vero e proprio gioco nel gioco, la modalità Ultimate Team offre all’utente numerosissime modalità di gioco, arricchite quest’anno da due grosse novità: la FUT Champions e la SquadBuildChallenge. Partendo da quest’ultima, sarà di fatto possibile utilizzare i nostri calciatori per soddisfare delle vere e proprie sfide di creazione formazione imposte dai produttori del gioco: partendo da obiettivi semplici sino ad arrivare a sfide complicatissime, come creare squadre con intesa 80 con giocatori provenienti da 9 campionati diversi, questa modalità permetterà di “sacrificare” le nostre preziose pedine in cambio di premi lussuosi ed unici, come pacchetti oro rari, crediti e versioni speciali di calciatori. Con la FUT Champions EA dona ancor maggiore varierà al competitivo di Ultimate Team, vista la presenza di tornei settimanali organizzati con criteri ben specifici e premi speciali: scalando le classifiche di queste modalità sarà infatti possibile accaparrarsi numerosi pacchetti e crediti, col fine di potenziare ancor di più la nostra rosa di FUT.
La modalità Carriera è stata invece sapientemente ritoccata, nel particolar modo quella dedicata all’allenatore: è stata introdotta infatti la gestione totale, che permetterà di vivere il calcio anche al di fuori delle classiche partite; la società ci darà infatti compiti specifici, come il successo del brand nel mondo e la gestione del merchandising. Sarà poi possibile creare la skin del nostro allenatore virtuale, seppur con un editor decisamente troppo semplicistico, specie se paragonato a quello della creazione calciatore. La modalità PRO Club è stata invece notevolmente migliorata, segno che la software house non ha lasciato veramente nulla al caso; le potenzialità del nostro calciatore saranno ora migliorare grazie alle prestazioni in campo, mentre superare particolari sfide ci donerà di extra che saranno spendibile per migliorare ad esempio il numero di stelle dedicate agli skill trick o le nostre performance col piede debole; infine, sarà possibile personalizzare il nostro club, con la possibilità di creare le nostre divise e lo stemma grazie a un comodo editor: piccole aggiunte che rendono il tutto più profondo e personale, rendendo di fatto più completa anche questa modalità.
Le bellezze del Frostbite
Altra grandiosa novità che porta in dote questo FIFA 17 è l’abbandono allo storico motore grafico Ignite e l’arrivo del Frostbite, fantastico motore grafico di DICE che ha mosso titoli del calibro della serie Battlefield. Le migliorie sono numerose e molto evidenti, a partire dall’impatto grafico generale, semplicemente fantastico. I volti dei calciatori sono anch’essi molto migliorati e molti di essi saranno difficilmente distinguibili dalla realtà; piccola nota dolente sono invece i calciatori meno conosciuti, ancora troppo diversi dalla controparte reale. Ottima a livello di immedesimazione anche l’introduzione di numerosi nuovi cori reali, senza contare finalmente la presenza a bordo campo degli allenatori; purtroppo essa è ristretta alla Premier League, con i venti mister riprodotti alla perfezioni e riconoscibili senza problemi: aggiunta senza dubbio gradevole, ma che vogliamo dalla prossima edizione allargata anche ad altri campionati. Ottima anche la tracklist, molto variegata come in ogni FIFA: passeremo infatti da pezzi house commerciali a tracce più minimali ed indie, con un pizzico di Rocco Hunt nel mezzo; bellissimo il singolo dei Kasabian dedicato al Viaggio, chiamato Comeback Kid.
Calcio giocato
Parlando di gameplay puro non possiamo che citare le migliorie portare alla fisica di gioco, finalmente coerente e realistica; è stato migliorato notevolmente il lato fisico dei calciatori, che saranno ora in grado di difendere palla col corpo e ostacolare l’avversario: non sarà infatti raro vedere giocatori nettamente più veloci sovrastati fisicamente da difensori magari più lenti ma arcigni, con la possibilità di spostarli e rubargli palla come del resto succede nel calcio giocato. Altre piccole chicche aggiunte sono i tiri rasoterra, utlissimi in situazioni di 1vs1 col portiere, e i colpi di testa a schiacciare, oltre alle migliorie portare ai passaggi filtranti, ora più complessi ma efficaci da utlizzare; EA ha poi cambiato radicalmente la gestione dei calci piazzati in questo FIFA 17, con una visuale ad uccello e la possibiltà di controllare uno dei ricevitori che da si maggiori possibilità a livello di gameplay, ma al tempo stesso permette alla difesa di avere facilmente la meglio se non saremo in grado di calibrare al meglio forza e direzione della sfera.
La più importante miglioria a livello di gameplay è però l’IA di gioco, che permetterà in questo FIFA 17 di creare azioni incredibilmente realistiche, con giocatori che finalmente faranno il giusto movimento e taglieranno nel giusto spazio di gioco. La più grande nota dolente è forse la difficoltà, leggermente mal gestita a livello Leggenda: subiremo infatti possessi palla prolungatissimi e azioni da manuale del calcio anche da squadre con basso tasso tecnico, segno che la partita non è poi cosi realistica come dovrebbe; una piccola nota dolente che in questo FIFA 17 è stata però sistemata, rendendola meno frustrante che negli anni passati.