Durante le scorse ore Apple è stata multata in Brasile per la sua decisione di interrompere l’inclusione di un caricatore da muro all’interno della scatola di iPhone 12, l’ultima novità lanciata lo scorso autunno. Lo stato brasiliano di San Paolo non è stato molto contento della mossa e venerdì Procon-SP – l’agenzia statale per la protezione dei consumatori – ha multato il gigante tecnologico per un importo equivalente a circa 1,9 milioni di dollari per aver violato il suo Codice di difesa dei consumatori. L’entità della sanzione è chiaramente ridotta per un’azienda che ha registrato entrate 111,4 miliardi di dollari solo nell’ultimo trimestre, definibile tra l’altro un record di guadagni arrivato in un periodo di notevole successo per l’azienda. Nonostante questo però, di recente alcune indiscrezioni hanno visto interrotta la produzione degli iPhone 12 Mini a causa delle sue scarse vendite.
A seguito della multa, il direttore esecutivo di Procon-SP Fernando Capez ha avvertito Apple con sede in California che dovrebbe fare attenzione a rispettare le leggi e le istituzioni brasiliane sui consumatori. Secondo 9to5Mac, Apple non ha risposto alle richieste di Procon-SP quando gli è stato chiesto se avesse ridotto il costo dell’iPhone 12 dopo aver rimosso il caricabatterie. Inoltre, non ha offerto alcuna risposta alle domande sul prezzo dell’iPhone con e senza caricabatterie e se aveva ridotto il numero di caricabatterie che produceva.
Quando la notizia era emersa per la prima volta nel dicembre 2020, Apple insisteva sul fatto di aver rimosso il caricabatterie per motivi ambientali, una decisione che le consente di evitare di sprecare preziose materie prime ed energia per la costruzione di componenti che molte persone già possiedono. Nonostante ciò, i critici non sono rimasti colpiti, affermando che Apple avrebbe fatto la mossa nel tentativo di spingere i clienti a scegliere il suo caricabatterie MagSafe wireless o il suo alimentatore più veloce.