Questa del 2016 è un’estate all’insegna dello sport: tra Copa America, Europei di calcio e Olimpiadi gli amanti dello sport avranno sicuramente pane per i loro denti. Da qualche anno tra gli sportivi ritroviamo anche una coppia in passato impensabile, Mario e Sonic, che come nelle edizioni scorse anche questa volta chiamano tutti i loro amici (e non) per partecipare alle Olimpiadi di Rio. Belle spiagge, mare e tanto caldo avranno reso possibile la realizzazione di un titolo divertente e appassionante? Scopriamolo insieme nella nostra recensione di Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016!
Squadra che vince non si cambia
Lo scopo del gioco, come ovvio che sia, è primeggiare nelle varie discipline che le Olimpiadi ci propongono e il tutto è condito con la simpatia e il carisma (più o meno) dei personaggi dei rispettivi mondi della mascotte Nintendo e di Sega: sarà divertente vedere i nostri eroi in un contesto così diverso rispetto a quello a cui siamo abituati, ma forse proprio questo snaturamento rende i vari personaggi un po’ anonimi, come se in realtà non fossero i protagonisti veri e propri del gioco. Le stesse Olimpiadi, in effetti, non saranno affrontabili con i nostri amati Mario, Sonic e compagnia, ma solo dal nostro Mii che per l’occasione potrà essere personalizzato attraverso una miriade di sbloccabili che renderanno il nostro avatar migliore in alcune caratteristiche come potenza, velocità e resistenza. Arriviamo subito al fulcro del gioco, per poi passare alle varie modalità di gioco. Come ovvio che sia, partecipare ai Giochi Olimpici è lo scopo principale del titolo e completare le discipline nei vari gironi a fasi eliminatorie fino ad arrivare (e vincere!) la finale permetterà di sbloccare ulteriori modalità, personaggi e vestiti per il nostro Mii. Una delle cose più apprezzabili del gioco e che farà sicuramente la gioia dei collezionisti è l’elevatissimo numero di sbloccabili: tra bandiere e relative curiosità sui Paesi del mondo, item e varie modalità che renderanno la spiaggia (l’hub centrale dalla quale si accede alle varie modalità) sempre più viva e affollata, il gioco in questo senso manterrà alta a lungo la voglia di giocare. Non si può dire lo stesso, purtroppo, delle discipline in sé: sono circa una ventina ma solo poche di esse sono davvero ben realizzate e vi terranno attaccati al GamePad a lungo (davvero ben fatte e divertenti sono il Rugby e il Calcio), con alcuni sport che giocherete una prima volta per il tutorial e tutte le altre volte solo perché “costretti” per poter proseguire lungo il cammino delle Olimpiadi.
Un’Olimpiade povera di divertimento
L’ho anticipato prima ma ora andrò ad analizzare maggiormente in dettaglio i vari sport che, purtroppo, terranno per molto poco tempo alta la motivazione dei giocatori, anche quelli più piccoli ai quali, questo è indubbio, il gioco è rivolto: tolti pochissimi sport, il resto delle discipline sarà soltanto un insieme di minigiochi le cui partite durano una manciata di secondi (emblematica è la corsa dei 100 metri su cui spenderemo in ogni partita non più di 10 secondi). Partiamo però dalle note positive del gioco: il calcio e il rugby a 7 sono davvero ben fatti; i due sport di squadra sono le uniche due discipline in cui il divertimento c’è ed è tangibile quando finita una partita vorrete sicuramente farne un’altra, magari cambiando personaggi, schemi e approccio al gioco. Il tutto è sicuramente tendente all’arcade (soprattutto il calcio), ma la cura con cui sono stati sviluppati questi due sport fa in modo che siano questi due a vincere le prime due medaglie del podio, con l’oro al rugby e l’argento al calcio. Medaglia di bronzo al beach volley che, seppur divertente, risulta un po’ troppo automatizzato e sarà quasi impossibile sbagliare una schiacciata, almeno ai livelli di sfida più bassi. Purtroppo il bello delle discipline finisce qui: abbiamo quelle divertenti ma ripetitive come la ginnastica artistica, la staffetta o il tennis da tavolo; abbiamo poi gli sport carini da provare qualche volta ma poi sicuramente dimenticabili come l’equitazione, il ciclismo, il tiro con l’arco o il pugilato; si arriva infine a quegli sport il cui motivo di inserimento del gioco è probabilmente solo quello di far numero, con la noia che arriva dopo qualche secondo di gioco (che poi sarà la durata media di ogni partita/minigioco a essi legato). Ma qual è il problema di fondo? La maggior parte di questi sport sono praticabili solamente pigiando ripetutamente lo stesso tasto, magari con tempismo come il salto in lungo, ma è evidente come Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 sia stato pensato quasi esclusivamente per un pubblico giovane, essendo davvero molto, troppo immediato.
Tra le varie modalità di gioco troviamo le già citate Olimpiadi vere e proprie, ma anche la modalità single player in cui sarà possibile giocare ai vari sport scelti da noi ed utilizzando i personaggi dei rispettivi mondi di Mario e Sonic, ognuno con le proprie caratteristiche principali (Sonic sarà ovviamente un personaggio veloce, Mario bilanciato, Bowser potente, Eggman resistente e così via) che daranno quel pizzico di pepe e strategia in più alle partite, soprattutto negli sport di squadra come calcio e rugby; ad ogni vittoria otterremo delle monete da spendere nello shop del gioco, valute che come ovvio che sia sono rappresentate dalle tipiche monete dorate di Mario e gli anelli d’oro di Sonic. Andando avanti nel gioco, inoltre, sbloccheremo diverse modalità come il Miiverse, l’ottima Sfida tra Eroi (in cui potremo potenziare i nostri personaggi attraverso delle carte collezionabili) ed ovviamente il multiplayer, anche se non è proprio come avremmo voluto. A meno di riunirsi davanti la tv con i propri amici, non sarà possibile gareggiare in tempo reale con sfidanti di tutto il mondo, ma solo cercare di fare del proprio meglio per scalare le classifiche mondiali o, al massimo, sfidare i fantasmi dei giocatori migliori del globo. Sicuramente una sfida ben accetta, ma fare una partita a calcio, rugby o tennis da tavolo con qualcuno che abita a migliaia di chilometri di distanza sarebbe stato sicuramente meglio.
Una festa dal sapore d’estate!
Arriviamo dunque al comparto tecnico del gioco: sicuramente Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 non spreme al massimo le potenzialità del Wii U, ma nel complesso l’impatto audio-visivo è più che buono. L’aria estiva e di mare tipica delle spiagge di Rio si sentirà tutta, così come la gioia di un evento sportivo così importante come le Olimpiadi. L’effetto dell’acqua e della sabbia sono davvero eccezionali e anche i modelli poligonali dei vari personaggi sono ben fatti, seppur non così ricchi di poligoni. Qualche effetto particellare e di luce quando eseguiamo perfettamente una determinata azione e delle animazioni nella norma, insieme a menu molto semplici e colorati rendono il gioco sicuramente piacevole da vedere. Qualche elogio in meno per il comparto sonoro: anche qui è palpabile l’aria di festa, ma non avremo motivetti da canticchiare e che ci entreranno nella testa; effetti sonori nella norma che fanno il loro lavoro senza infamia e senza lode.
Nel complesso Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 è un titolo godibile, ma che dà sicuramente il meglio di sé in multiplayer con degli amici accanto. L’assenza di un gioco vero e proprio con utenti del resto del mondo è una grave pecca, ma le classifiche online e il poter sfidare i fantasmi mettono una pezza a ciò rendono il gioco leggermente più longevo. Un titolo sicuramente dedicato ad un pubblico giovane, che può divertire anche i più “esperti” ma che sicuramente alla lunga annoierà vista la mancanza di discipline ben realizzate tolta qualche eccezione.