Da Magic a Scopa passando per i classici del tavolo verde: quali sono i giochi di carte più antichi?

L’origine del gioco delle carte continua ad essere oggetto di dibattito tra gli storici e gli studiosi...

Redazione
Di Redazione Lettura da 6 minuti

L’origine del gioco delle carte continua ad essere oggetto di dibattito tra gli storici e gli studiosi. Oggigiorno tutti abbiamo familiarità con un moderno mazzo di carte francesi o con le carte da gioco italiane (nelle decine di varianti regionali) ma in passato, quello che adesso ci sembra essere un normale passatempo, in realtà non era proprio così. Le carte da gioco ed il sentire comune presso la società civile hanno, infatti, subito una trasformazione radicale, sin dalla nascita. Con il passare dei secoli, sono stati tanti i fattori che hanno spinto questa evoluzione, sino ad arrivare ad oggi e alla moderna concezione che abbiamo noi di questo strumento di svago e divertimento.

Prima di tutto, occorre fare una differenza tra giochi di carte e giochi con le tessere. Questi ultimi, probabilmente, sono molto più antichi dei primi. Appartiene a questa famiglia, ad esempio, il gioco di tessere del domino, uno dei più antichi passatempi della storia, nato alla corte dell’imperatore cinese Hui Tsung nel XII secolo. In Cina, sotto la dinastia Han, è stato inventato anche il Keno, un altro popolare gioco che si basava sulle carte (ma era molto simile alle moderne lotterie) che oggi è diffusissimo in tutto il mondo, grazie anche alle tante sale da gioco online, come quella di Betway, che propongono questo passatempo nelle più svariate varianti.

In Europa, le carte sono arrivate per la prima volta tra il XIV ed il XV secolo, presumibilmente importante nel vecchio continente da mercanti provenienti dall’oriente e, nel particolare, dalla Cina, dall’India e dalla Persia. Più probabilmente, le carte si sono fatte strada in Europa attraverso le rotte commerciali con i paesi arabi (durante il periodo del sultanato mamelucco in Egitto), con mazzi che raffiguravano calici, monete d’oro, spade e bastoncini, ovvero gli interessi principali dell’aristocrazia del tempo. Di qui, l’evoluzione dei giorni nostri con le moderne carte da gioco italiane, la nascita della scopa e della briscola nel XVIII secolo, il boom delle prime aziende del settore e degli storici marchi del triveneto Dal Negro e Modiano, e le numerose varianti di questi passatempi diventati un must dal sapore antico presso ogni generazione.

Per quanto riguarda il più noto mazzo di carte francesi, la storia racconta che queste andarono affermandosi presso le corti dei nobili intorno al XV secolo, anche in questo caso importate attraverso scambi commerciali con la vicina Germania. I semi che oggi conosciamo, ovvero cuori, picche, quadri e fiori, potrebbero derivare proprio dal simbolismo delle carte da gioco tedesche. Ma il vero colpo di genio che ebbero i francesi fu quello di dividere i quattro semi in due colori (rosso e nero), con simboli più chiari e semplici.

Questo permise di riprodurre le carte da gioco stampando il prodotto cento volte più rapidamente rispetto alle tradizionali tecniche di taglio ed intaglio del legno. Con l’avvento del processo della stampa ad opera di Johannes Gutenberg poi (1440), le tecniche tradizionali più lente e più costose di incisione e lavorazione del legno furono pian piano sostituite da una catena di produzione molto più efficiente. La Francia, grazie anche all’influenza sociale che ebbero i costumi e le tradizioni francesi presso le città di tutto il vecchio continente, divenne ben presto il primo produttore di carte del mondo e così le icone dei semi dei mazzi, i simboli più riconosciuti al mondo, ancora oggi.

Dobbiamo però spostarci negli Stati Uniti per ricercare l’origine dell’introduzione dei jolly nei moderni mazzi di carte francesi. In epoca più recente, poi, le carte da gioco hanno subito una ulteriore evoluzione, trasformandosi in carte da gioco collezionabili (o, abbreviato, CCG).

Un esempio su tutti di questo passaggio dal tradizionale al moderno è il famoso Magic: l’Adunanza, gioco di ruolo basato sullo scambio di carte introdotto sul mercato nel 1993. Questo fenomeno era già assai diffuso nei primi anni del XX secolo, sempre negli Stati Uniti, grazie al successo riscosso da un gioco di carte che raffiguravano i campioni del baseball americano. Gli appassionati di questa disciplina amavano scambiarsi le raffigurazioni dei propri beniamini, dando vita ai primi esempi di giochi manageriali sportivi, per un mercato del collezionismo che ha raggiunto con il passare degli anni anche cifre astronomiche.

Insomma, quella delle carte è stata una storia dal passato assai affascinante che si è intrecciata con molte interpretazioni romantiche nel corso dei secoli. Solo il tempo ci dirà quali saranno le prossime evoluzioni e novità.

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