Il futuro della saga di Assassin’s Creed sappiamo che sarà nelle terre nordiche popolate dei vichinghi nel nuovo capitolo intitolato Assassin’s Creed Valhalla. A differenza di altri episodi, la deriva della formula RPG ormai introdotta nella serie prenderà una deviazione che consentirà alle quest secondarie di essere parte integrante della storia. Stando alle parole del narrative director, Darby McDevitt, le missioni secondarie sono state completamente riviste per poterle adattare al contesto storico e culturale dell’epoca norrena.
Egli ha infatti spiegato che, a differenza degli ultimi episodi quali Odyssey e Origins, le quest secondarie in cui il protagonista si prendeva del tempo aiutando gli sconosciuti, o svolgendo più semplicemente compiti per la comunità collettiva, sarebbero risultate davvero fuori contesto a causa della natura bellica e irruenta di cui siamo tutti a conoscenza e che contraddistingue la storia dei vichinghi. Ubisoft in primis ha mostrato la demo del nuovo Assassin’s Creed Valhalla presentando il protagonista come un giovane guerriero pronto a colonizzare ogni tipo di terra.
Il team ha scelto di cambiare la classica formula RPG in modo sostanzioso, concentrandosi sul raccontare storie più vere, intense e divise su più archi narrativi. Anziché raccontare una storia primaria e tante altre secondarie, abbiamo optato per raccontare numerose storie chiavi tutte quante con la giusta carica empatica e paragonabili a dei veri e propri lungometraggi.
Vi ricordiamo infine che il gioco uscirà il 17 novembre su tutte le principali console e, successivamente, anche su PlayStation 5 e Xbox Series X non appena sarà svelata la data di rilascio di queste ultime.