Durante l’Inside Xbox sono stati mostrati una serie di trailer, tutti molto interessanti, su dei titoli che vedremo arrivare su Xbox Series X tra titoli third party ed esclusive temporali. Uno di questi è sicuramente quello dedicato a Yakuza: Like a Dragon, che con un nuovo protagonista si appresta a prendere sulle spalle il gigantesco nome del brand. Ma cosa sappiamo a riguardo? Partiamo dalle informazioni più semplici: farà parte del programma Smart Delivery, che permetterà a chiunque compri un titolo su Xbox One di ottenerne una copia gratuita per Series X e viceversa. Avrà, inoltre, il cross-save abilitato, quindi si potrà continuare la propria partita sulle due console Microsoft senza dover cominciare da capo, et dulcis in fundo, sarà rilasciato al day one di Xbox Series X in occidente, visto che per quanto riguarda il paese del Sol Levante, il titolo è stato messo sugli scaffali digitali e fisici il 16 gennaio 2020.
Leale fino alla fine
Per quanto riguarda la trama, pare che questo nuovo capitolo della serie sarà molto incentrato sui concetti di responsabilità e lealtà, in quanto è possibile vedere fin dall’inizio del trailer due tipi di scelte che Kasuga Ichiban sarà costretto a prendere: una è il primo punto di svolta della trama, che lo porterà a vivere ben 18 anni della sua vita in carcere (visto che il suo Boss gli chiederà di costituirsi per un reato non commesso da lui, ma da Jo). Nonostante il sacrificio, nessuno sarà ad attenderlo nel momento in cui uscirà di prigione, ma non solo, sarà anche tradito dallo stesso Boss, il quale gli pianterà una pallottola nel cuore durante quello che sembra il loro primo incontro dopo gli anni passati dietro le sbarre. Ma per qualche strano motivo, Ichi sopravvivrà.
Da qui, viene mostrata una carrellata di scene d’azione degne di uno Yakuza, dai tipici combattimenti corpo a corpo alle nuove Summon, le quali sono richiamabili tramite il cellulare (e possono essere ad esempio un’aragosta, oppure un enorme laser sparato da un satellite che esegue danni ad area, cosa molto simile ad altri giochi di ruolo, come Final Fantasy). Insieme alle Summon, in questo nuovo Yakuza sarà tuttavia presente un cambio per quanto riguarda il combat system, il quale si presenta a turni, invece del solito action che abbiamo imparato a conoscere dai capitoli precedenti. Infatti, ci saranno anche dei momenti in cui i membri del party potranno anche attaccare insieme (o in coppia), in una sorta di “All Out Attack” di Persona 5 meno cartoonesco, per quanto comunque non letale.
Ovviamente, nonostante la forte impronta da gioco di ruolo classico, è impossibile dire che questo titolo lo sia a tutti gli effetti, dato che la tipica componente magica è totalmente assente. Quindi come si dividono le classi? In Jobs. In base al Job scelto, si otterranno dei vantaggi e degli svantaggi, alcuni permetteranno di avere l’attacco maggiorato, altri invece la difesa, ma soprattutto, ognuno di loro è unico e sarà “rappresentato” non solo dalla lista di mosse possibili al nostro protagonista, ma sarà anche riconoscibile grazie al suo vestiario. Ad esempio, nel caso si dovesse scegliere di essere un Dancer, si sbloccheranno felpe enormi e cappelli, e l’arte marziale di riferimento sarà la capoeira (per i “profani”, è quella di Eddy Gordo della serie Tekken).
Minigiochi
Cos’è il Giappone senza il karaoke? L’abbiamo visto già nella serie animata Aggretsuko quanto sia importante per gli abitanti del paese del Sol Levante, e tra un pestaggio e l’altro, è sempre bello rilassarsi con una bella canzone, no? In Yakuza: Like a Dragon, il karaoke sarà presente con lo stesso sistema già visto in Yakuza 6: The Song of Life e Kiwami 2, inoltre, questo minigioco, che potrebbe sembrare sciocco, potrebbe dare informazioni su come davvero si sentono i personaggi quando vengono toccati determinati argomenti. Questo è solo il primo dei minigiochi presenti all’interno del titolo, dato che ce ne sono anche altri tre: PachiSlot, cinema e go-kart. Il primo è semplice da immaginare, ci si potrà divertire giocando a PachiSlot originali da Sammy e Universal Entertainment, ed uno di loro sarà anche dedicato a Ken il Guerriero. Andare al cinema a volte può essere una vera sfida, specialmente quando il film è talmente noioso da far venire sonno, ma noi giocatori costringeremo Ichiban a rimanere sveglio premendo i comandi al momento giusto. In ultimo ma non meno importante, la new entry: i go-kart. Questa spinge tantissimo la dissonanza ludonarrativa, visto che sarà un “Mario Kart” in tutto e per tutto, quindi non bisognerà solo spingere sull’acceleratore, ma si potranno devastare i concorrenti lanciando missili per metterli fuori combattimento.
Non solo Yakuza
In questo settimo capitolo, non si parlerà solo di Yakuza, ma anche di organizzazioni criminali provenienti da altri paesi, nello specifico saranno presenti la Yokohama Liumang (di origine cinese), la Geomijul (coreana), ma ovviamente il nemico numero uno sarà il Clan Seiryu, della mafia giapponese, guidata dal Ryuhei Hoshino, che ha il controllo su tutta Ijincho. Inoltre, escludendo le varie organizzazioni, all’interno di uno dei primi trailer mostrati tempo prima dell’uscita di Yakuza: Like a Dragon, è stato mostrato come la situazione socio-politica del Paese avrà un impatto sul titolo. Saranno presenti delle manifestazioni a sfondo politico, ed alcuni dei manifestanti avranno delle maglie con la stampa “Bleach Japan”, il quale purtroppo non è un riferimento al manga Bleach, ma pare essere il nome di un movimento di estrema destra, e fa quindi riferimento ad un certo tipo di “pulizia” che il mondo ha già vissuto nella sua storia. Visto il coinvolgimento di persone provenienti dalla Cina e dalla Corea, è facile immaginare a chi sia diretto quel messaggio.
Mostrare i muscoli
Per quanto riguarda il lato tecnico, i passi in avanti sembrano davvero straordinari: tutti i personaggi sono molto espressivi, non solo grazie al doppiaggio ed alle voci scelte, molto azzeccate da quel poco che è possibile ascoltare, ma anche e soprattutto grazie alle espressioni facciali ben curate. Insieme a questo ci sono anche dei piccoli momenti in cui l’engine grafico riesce ad impressionare anche i più scettici, basti pensare alla scena in cui Ichiban decide di costituirsi, ed a come sono state gestite le lacrime e l’espressione facciale di dolore sul volto del giovane uomo. Senza contare che i liquidi e riflessi sono forse il punto forte del motore grafico utilizzato da SEGA, visto quanto già fosse in avanti Yakuza 6: The Song of Life. Infine, bisogna ammettere che tutto ciò che gli sviluppatori hanno deciso di mostrare durante l’Inside Xbox, è stata una prova di forza e voglia di urlare “questo è Yakuza” a chiunque sia capitato sotto gli occhi quel trailer e pensava che il titolo fosse stato snaturato.
Questo nuovo capitolo è sicuramente da attendere e da tenere d’occhio, specialmente ora che ha deciso di dare una svolta al suo combat system. Vedremo cosa SEGA ci riserverà e come Yakuza: Like a Dragon si comporterà sulla console di prossima generazione Xbox Series X, anche se l’anticipazione arrivata proprio grazie al video che ha sottolineato le potenzialità della console next-gen di Microsoft ci ha già dato ottime speranze.