In questi ultimi tempi, dove i titoli competitivi diventano sempre più popolari e di pari passo anche i Battle Royale, quasi sempre accompagnati da acquisti in-game, è logico che il numero di utenti bannati su un titolo diventino maggiori che in passato per via soprattutto del bacino di utenza che questi ultimi abbracciano essendo titoli quasi sempre gratuiti (ne sa qualcosa Call of Duty Modern Warfare). Non sempre però i motivi che si celano dietro a un ban vengono condivisi dall’utente o dalla community. Ne sa qualcosa un piccolo streamer di 9 anni che ha da poco ricevuto un ban dal suo gioco preferito: Fortnite.
Egli si è visto arrivare un messaggio che lo “escludeva” dal titolo per la durata di 1460 giorni. Il motivo è molto semplice. Il titolo prevede che per giocare alle partite competitive e alle modalità con premi in denaro bisogna avere almeno 13 anni. Probabilmente Zenon, questo il nome con cui è conosciuto dai suoi utenti, non era consapevole di questa restrizione o forse aveva semplicemente ignorato l’avviso. La durata del ban è contestualizzata al numero di giorni che al piccolo giocatore mancano per arrivare all’età minima che serve per poter fruire di alcune modalità interne al gioco.
Sebbene la sua popolarità su Twitch (dove ha più di 130.000 follower) sia elevata e molti “colleghi” come Ninja e Banks del FaZe Clan hanno esposto il loro pensiero aggredendo Epic per il gesto rivolto al bambino, sembra che al momento nulla possa far cambiare idea alla compagnia. Nemmeno l’hashtag #FreeZenon su Twitter, che ha già superato le 100.000 ricondivisioni, ha fatto cambiare idea sull’accaduto.
Unless Arenas start offering money for placements there is no reason for #FreeZenon to be banned from them until he turns 13. That being said the age requirement to compete in Fortnite is 13 and he is 9. He shouldn’t be banned from any other aspect of Fortnite 100% @FortniteGame
— Ninja (@Ninja) May 5, 2020