Good Company – Anteprima del gestionale sviluppato da Chasing Carrots

Abbiamo avuto modo di giocare Good Company, un interessante gestionale sviluppato da Chasing Carrots che ci pone a capo di un'azienda.

Francesco Samperna
Di Francesco Samperna Impressioni Lettura da 6 minuti

Di titoli gestionali ne abbiamo visti a bizzeffe e di qualsiasi tipo, da quelli a sfondo politico passando per quelli ambientati in diverse epoche storiche e arrivando anche a gestire, per esempio, un ospedale. Abbiamo visto anche un’infinità di titoli porci a capo di un’impresa, e quello di cui vogliamo parlarvi oggi potrebbe sembrare l’ennesima esperienza assimilabile a tutto ciò che vi abbiamo descritto in queste prime righe.

Eppure Good Company ci ha stupito sotto diversi aspetti e per tanti dettagli che riescono a differenziarlo dagli altri Tycoon Games. Il titolo, sviluppato da Chasing Carrots e pubblicato da The Irregular Corporation, si trova attualmente in fase di accesso anticipato su Steam e noi abbiamo avuto l’occasione di giocarlo. Volete sapere perché siamo rimasti così affascinati da Good Company e non vediamo l’ora che ne sia rilasciata la versione completa? Scopritelo nella nostra anteprima del gioco!

Ogni grande azienda è nata in un garage

Avviato il titolo, il giocatore deve scegliere quale sarà il nome e il logo della sua futura azienda, oltre che generalità e aspetto dell’imprenditore che la dirigerà. Quest’ultimo può essere accompagnato inoltre da un simpatico “robot da compagnia”, una modifica puramente estetica che non ha alcuna ripercussione sul gameplay. Giunti a questo punto, vi sono due modalità: la campagna e il gioco libero, un’esperienza sandbox al 100% che presenta quindi possibilità pressoché infinite, senza un obiettivo preciso e, soprattutto, senza alcuna limitazione.

La modalità campagna, invece, ci porta in uno scenario piuttosto particolare: l’economia è in crisi in seguito all’affermarsi di alcune multinazionali ed è quindi compito dell’utente cercare di risollevarla. In particolare, il settore di cui si occuperà l’imprenditore è l’elettrotecnica. Si dovrà partire dunque da un piccolo garage, fino a costruire una vera e propria impresa completamente automatizzata. Ma come è stato tradotto tutto ciò in termini di gameplay? Il titolo, come la maggior parte dei gestionali, si presenta con visuale isometrica ed è possibile muovere liberamente la visuale con l’utilizzo del mouse. È interessante notare come il nostro avatar si muova con l’utilizzo della combinazione WASD a differenza di moltissimi titoli del genere.

L’impresa che saremo portati a dirigere sarà di produzione diretta e si occuperà quindi della trasformazione tecnico-economica delle materie prime acquistate in prodotti finiti da immettere sul mercato. Per prima cosa dovremo dunque scegliere quale prodotto vendere e Good Company ci lascia moltissima libertà di scelta in tal senso: saremo infatti noi, attraverso un’apposita schermata di progettazione, a decidere quali componenti utilizzare e quali funzionalità concedere al nostro prodotto. Ogni caratteristica graverà su diversi aspetti della produzione, come il costo, il prezzo e la logistica. Ovviamente non saremo da soli e sarà possibile assumere alcuni dipendenti che rappresenteranno, ovviamente, una spesa periodica, ma che se utilizzati sapientemente possono rivelarsi davvero importanti nella vita dell’impresa.

Il processo produttivo

Ideato il primo prodotto, sarà necessario combinare le materie prime, acquistabili tramite apposito menù, e organizzare la catena di montaggio che, se ottimizzata al meglio, può essere quasi del tutto automatizzata. Ciò che ci ha colpito maggiormente del gameplay di Good Company è quanto tutti questi processi siano realistici e seguano una logica decisamente contemporanea, in linea con il mercato odierno. Per fare un esempio, il nostro prodotto potrebbe diventare presto obsoleto, costringendo quindi la creazione di un nuovo progetto e, soprattutto, l’aggiornamento del processo produttivo. Sta perciò nell’abilità del giocatore organizzare al meglio la propria produzione, in modo che sia estremamente flessibile e che i macchinari possano essere rinnovati nel breve periodo per soddisfare le esigenze dei consumatori.

Per quanto riguarda il punto di vista tecnico, il titolo sviluppato da Chasing Carrots presenta un desing ispirato, molto cartoonesco che abbiamo decisamente gradito e che va piuttosto in contrasto con quella che è la complessità del titolo. Anche il comparto sonoro è piuttosto coinvolgente, con piacevoli musiche che difficilmente saranno in grado di stancarvi. Il titolo non presenta purtroppo la localizzazione italiana, ed è quindi totalmente in inglese.

Insomma, siamo rimasti talmente colpiti da Good Company che siamo sicuri potrebbe davvero rivelarsi una sorpresa all’interno del mondo dei gestionali. Non vediamo l’ora di poter mettere le mani sulla versione completa del gioco e siamo certi che Chasing Carrots e The Irregular Corporation saranno in grado di soddisfare le nostre aspettative. Vi ricordiamo che il titolo è attualmente in early access su Steam al prezzo di circa 23€.

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Nato nel mai troppo lontano 2002, la sua immensa passione per i videogiochi nasce quando prende in mano per la prima volta il Dualshock 2. Amante dei titoli action, è sempre alla ricerca di nuovi e luccicanti trofei di platino. Tra una partita e l'altra trova comunque il tempo per un po' di sano binge watching!