Coronavirus: Harvey Weinstein positivo al Covid-19 e isolato in prigione

L'ex produttore Harvey Weinstein condannato alla pena di 23 anni per crimini sessuali, è stato trovato positivo al Coronavirus.

Elisa Farina
Di Elisa Farina News Lettura da 2 minuti
NEW YORK, NY - FEBRUARY 24: Harvey Weinstein enters New York City Criminal Court on February 24, 2020 in New York City. Jury deliberations in the high-profile trial are believed to be nearing a close, with a verdict on Weinstein's numerous rape and sexual misconduct charges expected in the coming days. (Photo by Scott Heins/Getty Images)

Dopo essere stato condannato a 23 anni di prigione per abusi sessuali, Harvey Weinstein è stato messo in isolamento nel carcere dello stato di New York per essere risultato positivo al Coronavirus. Recentemente trasferito dal penitenziario di Riker Island di New York al Wende Correctional Facility, un carcere di massima sicurezza nei pressi di Buffalo, l’ex produttore cinematografico è stato portato in isolamento per evitare di entrare in contatto con gli altri detenuti.

La notizia è stata diffusa dal Niagara Gazette e confermata successivamente alla stampa da ufficiali di polizia. Le autorità del carcere hanno detto al giornale locale che l’ex produttore di Hollywood sarebbe stato già positivo al virus quando è entrato nel sistema penitenziario dello Stato di New York. A conferma dell’ipotesi sono più di 40 i detenuti positivi al Coronavirus nel carcere di Riker Island, dove Weinstein era detenuto fino a poco tempo fa.

A due anni di distanza dalle prime accuse e alle numerose testimonianze che avevano dato vita al movimento #MeToo, Harvey Weinstein è stato condannato a 23 anni di carcere all’inizio di questo mese, dopo che una giuria lo ha riconosciuto colpevole di stupro e molestie sessuali. La sua salute ha subito rovesci dopo il suo verdetto di consapevolezza del mese scorso, ha infatti subito un intervento al cuore per l’inserimento di uno stent. Weinstein deve tuttavia affrontare anche un altro processo a Los Angeles, sempre per violenze sessuali e stupro ai danni di due donne nel 2013.

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