Intervista a Paula Garces, creatrice di Aluna: Sentinel of the Shards

Abbiamo potuto intervistare Paula Garces, creatrice dell'intrigante videogioco Aluna: Sentinel of the Shards.

Luca Di Carlo
Di Luca Di Carlo Analisi Lettura da 4 minuti

La ricca industria videoludica vede oramai quotidianamente apparire sulla scena nuove e intriganti produzioni che riescono a catturare fin dal primo istante considerevoli fette di pubblico sempre pronte a entrare in contatto con opere di qualità. Tra queste figura anche Aluna: Sentinel Of the Shards, action RPG targato Digiart Interactive e atteso su Playstation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC nel corso del 2020. L’opera potrà contare su alcune figure di spicco, compresi gli sceneggiatori di produzioni quali Batman: Arkham Origins e Assassin’s Creed, e noi di Game Legend abbiamo avuto modo d’intervistare la creatrice del gioco, ovvero Paula Garces, un’interessante chiacchierata visionabile qui di seguito.

Ciao Paula, come sappiamo, hai lavorato nel mondo del cinema per molto tempo: com’è stato, per un’attrice come te, ritrovarsi immersa nel mondo dei videogiochi?

L’essermi ritrovata nel mondo dei videogiochi è un sogno divenuto realtà! Gioco ai videogiochi fin dai tempi dell’Atari dei primi anni ’80 ad Harlem NYC! Ho sempre voluto doppiare un supereroe e poter dar voce al supereroe latino che ho co-creato è incredibile e folle al contempo. È qualcosa che ho sempre sperato e sognato fin da quando ero una bambina, ma crescendo ho spesso dubitato che ciò sarebbe mai successo.

Tu, come donna di una terra che parla una lingua ispanica, quanto ti sei identificata con il personaggio di Aluna?

Sì, sono perfettamente a mio agio con lo spagnolo e ho creato Aluna pensando alla mia eredità. Più ricerche ho fatto sulle antiche civiltà dell’America centrale, meridionale e dei Caraibi, più mi sono resa conto che la mia storia nascondeva molta magia e misticismo. Le civiltà erano maestose e molto potenti. Con il tempo ne sono rimasta ossessionata e sentivo che tutto ciò doveva essere mostrato e rispettato.

Oggi viviamo in un’era in cui il cosiddetto “girl power” è quasi fondamentale nelle storie che ci vengono raccontate: quanto è importante questo sentimento per te come donna e per il pubblico che ti segue?

Le donne che sono parte della mia famiglia e le mie amiche sono persone forti e intelligenti, ma siamo sempre alla ricerca di rispetto, uguaglianza, giustizia, pace e un po’ di lustro. M’identifico così e Aluna incarna sia dei tratti “maschili” che “femminili”. Quindi, se il mio pubblico dovesse reagire positivamente e con sostegno al cosiddetto “girl power”, ne sarei sicuramente felice!

È più divertente lavorare in un film o tuffarsi in un videogioco? Sei una videogiocatrice quando non lavori?

Sono molto fortunata ad aver potuto recitare sia in film che serie TV. Al contempo, ho adorato tutto il processo di creazione del mio personaggio, producendolo e sviluppandolo di un videogioco! Ma sono mondi molto diversi. Sono ugualmente dispendiosi in termini di tempo e ugualmente divertenti e difficili da gestire, dal momento che devo anche essere una brava mamma. Adoro giocare ai videogiochi, soprattutto insieme a mio figlio.

Pensi che potrebbe esserci un sequel per Aluna: Sentinel of the Shards sulle piattaforme attuali? Credi che il gioco sia adatto anche alle ragazze?

Sono fiduciosa sul fatto che il videogioco vedrà il sopraggiungere di un sequel su tutte le piattaforme e sì, penso che tutti, maschi e femmine, apprezzeranno Aluna: Sentinel of the Shards. Il gioco è incredibilmente divertente e pieno zeppo di fantastiche avventure. Se si è giocato a un qualche GDR action, sarà facile apprezzare i tanti dettagli presenti e la storia che abbiamo creato.

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Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.