The Witcher: la showrunner parla della seconda stagione

Lauren Hissrich, durante un'intervista a Collider, ha parlato della sua prima esperienza da showrunner con The Witcher e del futuro della serie.

Paolo Saccuzzo
Di Paolo Saccuzzo - Staff Writer Lettura da 2 minuti

Per quanto la serie Netflix The Witcher, tratta dai romanzi scritti da Andrzej Sapkowski, abbia degli indiscutibili difetti, è innegabile l’impatto avuto sul pubblico. Il merito di tale successo è da attribuire senza ombra di dubbio alla showrunner Lauren Hissrich, la quale ha spiegato ai microfoni di Collider come è stato affrontare un progetto così tanto ambizioso e cosa ha imparato durante questo ultimo anno:

Come ogni lavoro c’è una certa esperienza nello scriverlo e poi un’altra nel girarlo. A volte stai girando una scena e pensi che sia grandiosa! Cerco di fare troppo la intelligente quando scrivo, devo lasciare che le parole si spieghino da sole ed evitare di tentare di fare la furba. Poi andando in post produzione mi sono resa conto che non solo pensavo di fare l’intelligente, ma ero anche troppo prolissa. Impari facendo le cose e anche seguendo il ritmo della serie. Abbiamo capito molto dalla prima stagione, personalmente ho imparato molto a livello creativo, è stata la prima volta come showrunner ed è stato molto faticoso.

Parlando della seconda stagione di The Witcher, che non arriverà prima del 2021, Lauren Hissrich si è detta ottimista visto che il processo di produzione delle puntate dovrebbe essere più rapido rispetto alla prima, questo grazie all’esperienza pregressa:

Abbiamo un’idea migliore anche di quello che funziona sul set, la programmazione ora è molto più semplice, torneremo in luoghi simili e abbiamo qualche set e qualche costume già pronto.

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Staff Writer
Laureato in Lettere Moderne e in Comunicazione della e Cultura dello Spettacolo, da sempre appassionato di tutto ciò che concerne l'intrattenimento in tutte le sue forme, dal cinema alle serie TV, dai fumetti alla musica, fino ad arrivare ai videogiochi. Amante del mondo Sony, è però cresciuto con i classici Nintendo, nello specifico Super Mario 64 e The Legend of Zelda: Ocarina of Time.