Una delle uscite più interessanti di quest’anno è sicuramente Space Gate Odyssey, un eurogame a tema colonizzazione spaziale di Cédric Lefebvre, localizzato in Italia da 3 Emme Games. L’avevamo adocchiato già al Lucca Comics di quest’anno, dove abbiamo avuto occasione di apprezzarne le meccaniche in una breve demo; a pochi giorni dall’uscita, con la nostra scatola fra le mani, abbiamo potuto fare qualche partita di prova per testarne con più calma le dinamiche: ecco le nostre prime impressioni su Space Gate Odyssey.
Benvenuti a bordo
Space Gate Odyssey è un eurogame in cui i giocatori, da 2 a 4, competono per accumulare più punti vittoria possibili colonizzando nel modo più efficiente i pianeti disponibili. Ognuno disporrà di ingegneri a bordo della Odyssey, i quali si muoveranno al suo interno nelle varie stanze, svolgendo l’azione corrispondente ad ognuna. La particolarità della meccanica, di per se molto semplice, è che la stessa azione prescelta verrà svolta anche da tutti gli altri giocatori che possiedono loro ingegneri all’interno della stanza: di fatto, quindi, anche nei turni avversari si agisce quasi sempre. L’intensità dell’azione è data dal numero di ingegneri presenti nel luogo scelto per effettuare l’azione e può essere potenziata equipaggiando questi ultimi con le tute o posizionando robot nelle stanze. Il turno di ogni giocatore consiste semplicemente nel prendere un ingegnere e posizionarlo in una stanza differente rispetto a quella in cui si trovava per fargli svolgere l’azione relativa, insieme a tutti gli altri presenti in loco.
Alla scoperta di nuovi pianeti
Ma cosa si deve fare? Essenzialmente si dovrà costruire la propria nave in maniera intelligente, utilizzando le tessere stanza di vari colori e tipi, dotandola di portali che permettono poi di spedire la propria popolazione (dei bellissimi meeple di plastica trasparente colorata), sui pianeti corrispondenti al portale scelto. I pianeti fanno fare punti in maniera diversa a seconda di quanti omini si spediscono a colonizzarli e in che posizione li si piazza. Quando su un determinato pianeta è terminato lo spazio disponibile, si segna il punteggio relativo ottenuto da ciascun giocatore che ha spedito li i propri omini, e il portale ad esso associato condurrà in un nuovo pianeta differente, fino ad arrivare al pianeta principale, Hawking: quando tutti e tre i portali conducono su Hawking la partita termina.
Impressioni
Già dalla partita di prova avevamo intuito che Space Gate Odyssey è un bel gioco, le meccaniche di piazzamento e maggioranze, unite all’elemento di costruzione della propria nave sono intriganti; l’interazione che si crea per il fatto che tutti svolgono sempre azioni, anche durante i turni avversari, è particolare e sicuramente fa si che nonostante si tratti di un gioco di spessore, in cui bisogna pensare non poco, il downtime sia praticamente nullo o comunque non pesante. L’ambientazione si sente, nonostante si tratti di un eurogame è ben tematizzato. Insomma, le nostre prime impressioni sono più che positive e non vediamo l’ora di farci tante altre partite per un’opinione più strutturata.