Marvel’s Spider-Man: Miles Morales – Anteprima, c’è un altro ragno in città

Ecco la nostra anteprima dedicata a Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, titolo targato Insomniac Games in uscita il 19 novembre con l'arrivo di PS5.

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Impressioni Lettura da 7 minuti

Marvel’s Spider-Man: Miles Morales era stato annunciato pochi mesi fa (qui il nostro approfondimento) con una brevissima clip ma, durante l’evento dedicato a PlayStation 5, c’è stato modo di dare un’occhiata più ravvicinata al nuovo titolo targato Insomniac Games, in uscita sia su PS4 che PS5 il 19 novembre, stesso giorno in cui sarà disponibile la nuova console Sony. Il videogame sarà dunque a tutti gli effetti il primo titolo cross-gen, ma su PlayStation 5 presenterà naturalmente delle caratteristiche uniche. L’opera non rappresenta a tutti gli effetti il seguito diretto di Marvel’s Spider-Man visto su PlayStation 4, ma va visto come un’operazione commerciale in stile Uncharted: L’eredità perduta, ovvero un titolo stand-alone in grado di coinvolgere i fan con una nuova storia e meccaniche. La Spettacolarità dell’arrampicamuri, inoltre, si presta benissimo per testate fin da subito i muscoli di PlayStation 5, dando un’idea ben chiara su cosa bisognerà aspettarsi in futuro.

Un nuovo protagonista

Dopo aver avuto modo di giocare, seppur per brevi sezioni, nei panni di Miles Morales già nel primo Marvel’s Spider-Man, Insomniac Games ha infine deciso di dedicargli un intero capitolo in cui avremo modo di approfondirne storia e motivazioni. Marvel’s Spider-Man: Miles Morales comincia esattamente un anno dopo del capitolo originale. Tuttavia adesso Miles sembra ben più esperto e sicuro, tanto da indossare una sua propria tuta e in grado di controllare molto bene i suoi poteri. L’addestramento fatto con Peter deve aver dato i suoi frutti, ma per certi versi ci aspettiamo di controllare un Uomo Ragno ancora acerbo, dunque speriamo di poter entrare in contatto con grosse sorprese nel progredire della trama. Sebbene lo scenario dell’avventura sia sempre New York, il quartiere interessato questa volta sarà Harlem, tutto ricoperto da uno splendido manto nevoso.

Il giovane Miles andrà quindi muovendosi tra fiocchi di neve e criminalità, intento a fermare un pericoloso conflitto durante la campagna elettorale della madre tra la compagnia militare Roxxon e il gruppo Underground, una forza criminale ben equipaggiata con super tecnologie. Quest’ultimi inoltre sono capitanati da The Tinkerer, che per alcuni sarà una vecchia conoscenza ma per altri rappresenta un cattivo tutto da scoprire. Queste tensioni tra fazioni metteranno in serio pericolo la vita dei cittadini, con Miles che si troverà quindi ad agire per salvare l’intera situazione. Siccome abbiamo giocato il capitolo su PS4, ci sembra strano che Insomniac non presenterà altri nemici all’interno dell’avventura, oltre a quelli per ora rivelati. Ci sembra tuttavia scontato il ruolo della Oscorp, e di conseguenza di Norman Osborn, come causa scatenante delle vicende, visto che con tutta probabilità questo nuovo gioco sarà il vero e proprio trampolino di lancio per il futuro Marvel’s Spider-Man 2.

Abilità e tecniche uniche

Sebbene non abbiamo visto moltissimo, nel trailer di Marvel’s Spider-Man: Miles Morales abbiamo potuto aver un primo e portentoso assaggio di gameplay. Tutte le peculiarità del protagonista come scosse elettriche, invisibilità e spara ragnatele, saranno gestite da nuove interfacce, molto pulite e che non danno minimamente fastidio. Per chi non lo sapesse, infatti, il giovane Miles è stato morso da un ragno assai diverso da quello che ha punto Peter, donandogli di prassi abilità completamente diverse e, per certi versi, molto più letali. Sebbene l’invisibilità si consumi davvero alla svelta, le scariche elettriche sono abbastanza centrali nel filmato mostrato da Insomniac, le quali sembrano infatti implementate al sistema di combo. Questo potere serve al ragazzo per stordine e immobilizzare i nemici, con fantasiose combinazioni e danni ad area molto creativi dal punto di vista scenico.

Di base sarà assai interessante vedere come procederà lo sviluppo di Miles; il primo Spider-Man era molto legato, oltre alle abilità, anche sui gadget che l’arrampicamuri poteva utilizzare. Questa peculiarità non è stata ancora mostrata, ma crediamo che il team si sia concentrato su altri aspetti per quanto concerne lo Spider-Man di Miles, anche per non far sembrare i due eroi l’uno la copia dell’altro. Nel trailer, il massimo dell’esaltazione l’abbiamo nel momento della caduta del ponte, quando il nostro Uomo Ragno si trova non solo a fermare le macerie, ma anche a salvare più civili possibili in una sequenza davvero esaltate e ben strutturata. Sebbene non siano stati mostrati in modo esplicito, siamo certi che in alcuni punti ci sia stato qualche Quick Time Event, quasi obbligatorio e per niente fuori contesto per un titolo come questo. I QTE erano presenti anche nel primo capitolo ed erano stati inseriti magistralmente in punti in cui lasciavano all’utente un vero e proprio stato di esaltazione.

Aspettando il lancio

Dal punto di vista tecnico possiamo dire ben poco, ma l’intera sequenza ci è apparsa fluida e coesa, non dubitiamo della sua qualità nel momento dell’uscita. Marvel’s Spider-Man: Miles Morales sicuramente non sarà una vera e propria killer app, ma rappresenta a suo modo un punto d’incontro importante fra attuale e prossima generazione. Infatti il giorno del lancio di PS5, i giocatori non saranno obbligati ad appoggiarsi unicamente a Demon’s Souls, ma questa rappresenta una valida alternativa per offrire comunque qualcosa di nuovo a tutti gli utenti. Dopotutto, una produzione così scenica si presta perfettamente per mostrare fin da subito i muscoli della nuova  console, e noi personalmente non dubitiamo dell’immensa qualità di Insomniac Games. Dubitiamo che a circa due mesi dall’uscita delle nuove console verrà mostrato qualcosa di più consistente, ma allo stato attuale l’inesperto Miles potrebbe uscirne alla grande come successo con il suo amico Peter.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.