Marvel’s Avengers – Anteprima, i Vendicatori si uniscono nella beta

Ecco la nostra anteprima dopo aver provato la beta di Marvel's Avengers; pronti a scoprire cosa pensiamo della creatura Square Enix?

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Impressioni Lettura da 19 minuti

Fin dal suo primo annuncio, Marvel’s Avengers è sempre stato una sorta di mistero, si notava il potenziale del titolo ma allo stesso tempo non si capiva in modo chiaro dove collocarlo nel mercato. Gli ultimi due appuntamenti sono stati abbastanza chiarificatori e, finalmente, prima dell’inizio della beta pubblica, abbiamo potuto mettere mano anticipatamente sul titolo. L’opera, che come ricordiamo sarà sviluppata da Crystal Dynamics, prende molto spunto dai recenti Game as a Service, ma allo stesso tempo racchiude un’anima propria ben distinta. Al netto dei contenuti, quello che fa davvero ben sperare sono le storie, i personaggi e le missioni che il team ha promesso di inserire, gratuitamente, all’interno dell’esperienza. Oltre ad un’avventura principale ricca e corposa, il prodotto punterà molto sul multiplayer, offrendo sempre nuovo materiale per la gioia dei giocatori, senza però escludere un’esperienza single player.

Quello che abbiamo potuto provare, oltre alla classica sequenza sul Golden Gate Bridge, sono circa due missioni legate alla storia e, soprattutto, le altre quest presenti sul War Table, che alla lunga si trasformerà nell’esperienza principale proposta dal team. Prima di dilungarci in una disanima più tecnica e specifica, è doveroso premettere che si vede chiaramente la cura e la passione del team, che non solo rischia di proporre un gioco ricco e capace di durare negli anni, ma anche da fruire come “enciclopedia” sia per i vecchi che per i nuovi fan della Casa delle Idee. Al netto di tanti dubbi che si dovranno dipanare nelle settimane successive, quello che emerge è un prodotto solido, divertente, dinamico e in grado di dire la sua all’interno del mercato. Sappiamo tuttavia che il ciclo vitale di questa tipologia di giochi tende ad aumentare e diminuire non solo in base alla mole di contenuti proposta, ma anche dalla differenziazione tra personaggi e missioni. Il videogame finale dovrà continuare a divertire nel tempo, escludendo a priori un’eccessiva ridondanza che rischia di lacerare l’opera. Per fortuna sia la software house che il publisher hanno promesso quest di varia durata e intensità, da quelle più blande che vi porteranno via una decina di minuti, ad altre più grandi ed articolate della durata persino di due ore.

Una nuova run con Marvel’s Avengers

Ormai dalla trama sappiamo più o meno cosa aspettarci e allo stato attuale non staremo ad approfondire questo aspetto; se volete saperne di più in tal senso, vi rimandiamo alla nostra vecchia anteprima. Di base la beta di Marvel’s Avengers, come già accennato in precedenza, butta subito l’utente nella sequenza dell’A-Day, momento in cui i Vendicatori saranno ufficialmente sconfitti con conseguente morte di Capitan America. Una volta conclusa la missione e testati tutti e 5 gli eroi, il gioco vi metterà nei panni di Kamala Khan, ovvero Ms. Marvel, intenta a ricostruire gli Avengers e salvare il mondo. Infatti, quello che è chiaro fin da subito, è come il vostro supporto sarà fondamentale per dare nuovi fasti alla squadra. La missione successiva è abbastanza esplicita in questo: Kamala e Bruce Banner, A.K.A Hulk, stanno cercando le ultime tracce di Jarvis, nota intelligenza artificiale creata da Tony Stark.

Oltre a dire che questa missione si è rivelata utile per imparare a conoscere a fondo i due eroi, il ritmo, la struttura della quest e l’effettiva fluidità della stessa, ci fan ben sperare anche per quelle future. Sebbene il tutto in questa fase fosse estremamente lineare, abbiamo fatto una conoscenza approfondita del sistema di combattimento per entrambi personaggi, capendone immediatamente pregi e difetti. Il tutto si è concluso con una boss fight contro Abominio, in cui abbiamo dovuto sfruttare tutti gli insegnamenti appresi fino a quel momento. Il combattimento contro il villain è stato bello e divertente, rivelatosi inoltre capace di farci sentire davvero potenti come Hulk. Non sappiamo ancora quali altri cattivi non annunciati ci saranno all’interno del gioco, ma se tanto ci da tanto un giorno potremmo davvero vivere, ovviamente a livello ipotetico, una sorta di saga dell’infinito anche all’interno del gioco stesso.

Purtroppo, oltre a questo, abbiamo visto ben poco della storia principale, ma quanto rivelato ha mostrato una cura pazzesca per i dettagli: Marvel’s Avengers concede spazio anche alla storia della Marvel, con informazioni e immagini che ripercorrono il passato della Casa delle Idee, mostrando a tutto il mondo, ancora una volta, da dove si è partiti. Se analizziamo questo aspetto della produzione, infatti, emerge come la software house sappia alla perfezione che questo è un gioco che non può fallire, e sembra intenzionata a dare agli appassionati quello che vogliono. Ovviamente c’è tanto fan service, ma è di quello servito bene, che fa piacere e non ridicolizza o stona rispetto all’esperienza. Il tutto è estremamente coerente con il contesto in cui ci si trova e non vediamo l’ora di scoprirne di più quando avremo il titolo completo tra le mani.

Marvel’s Avengers si sposta online

Sicuramente questo è il secondo aspetto più centrale della beta, oltre il fulcro vitale di Marvel’s Avengers per accedere ai contenuti che seguiranno dopo l’uscita, quelli che arricchiranno l’esperienza con personaggi, storie e mappe. Infatti, mentre stiamo scrivendo questo articolo, Square Enix ha già comunicato che Occhio di Falco e Spider-Man (che arriverà in esclusiva Playstation) saranno inseriti nel roster come DLC gratuiti post lancio. La loro introduzione porterà storie, mappe e missioni inedite, così come tutti i futuri character che avranno la fortuna di entrare a far parte dei Vendicatori. Le quest online le abbiamo giudicate, in termini molto generali, divertenti, ma nessuna di esse alla fine ha brillato per un particolare aspetto. In ogni caso però, il risultato finale è qualcosa di godibile, capace d’intrattenere fornendo anche un ampio margine di rigiocabilità. Infatti, anche se eseguirete lo stesso incarico più volte, vi basterà cambiare eroe per un’esperienza totalmente diversa. A cosa servono però all’effettivo queste missioni? La loro natura ovviamente cambia in base a quella che sceglierete, ci saranno mansioni più lineari e altre più dispersive, con obiettivi secondari e opzionali al loro interno. Oltre che progredire nella storia, vi daranno modo di potenziare il vostro personaggio, sia grazie ai punti abilità utili per sbloccare skill uniche, sia mediante l’ottenimento di equipaggiamento sempre più potente.

Ogni missione, di base, si riassumeva nell’arrivare in un determinato punto per abbattere un gran numero di nemici: in alcuni casi dovevamo difendere una determinata zona, guadagnare tempo mentre Jervis hackerava le difese della A.I.M e così via. Nonostante il tutto possa sembrare alquanto monotono, Marvel’s Avengers in realtà offre un ventaglio di situazioni che non abbiamo trovato assolutamente ridondante; il vero colpo di genio sono proprio le peculiarità dei vari personaggi, che mettono in campo una componente strategica ben definita e permettono al giocatore di personalizzare il suo eroe a seconda dei gusti. Abbiamo notato come con Iron-Man la scelta più saggia sia quella di occuparsi dei nemici aerei, mentre magari Hulk e Kamala attirano l’attenzione degli avversari più letali. Dopo il prologo, la beta ci permetteva di controllare solo quattro eroi e, ai due appena citati, si vanno ad aggiungere Tony Stark e Vedova Nera. Le quest a nostra disposizione erano circa una decina e ci hanno fatto ben sperare per il futuro. Una in particolare, ovvero quella con il grado di difficoltà più alto, è stata conclusa con una boss fight ben articolata: oltre ad una messa in scena degna dei migliori film Marvel, questa aveva al suo interno anche alcuni elementi platform che la rendevano molto più complessa di quanto potesse sembrare. Infatti, in quel caso non ci siamo solo dovuti concentrare sul distruggere il nemico, ma anche su come farlo. Alla fine, trattandosi di una sorta di ragno robotico gigante, il nostro compito era quello di distruggere pian piano i suoi punti deboli, così da farlo a pezzi e renderlo vulnerabile ad attacchi specifici. L’intera fase è stata esaltante, e se questo è solo l’inizio non vediamo l’ora di vedere gli scontri nelle fasi più avanzate dell’avventura.

Sebbene questo particolare aspetto della produzione celi ancora molti dubbi per quanto concerne la sostenibilità in termini di contenuti inediti, quello visto fino a questo momento lascia ben sperare, anche perché la società stessa è stata molto chiara nella comunicazione del suo progetto. Ogni mappa e ambientazione di gioco sembra abbastanza curata, anche se quanto visto non ha portato grossa differenziazione tra le aree. Di base, anche se cambia l’habitat della location, le strutture e le loro funzioni non sembrano adattarsi più di tanto ad un contesto “unico”. Bisognerà capire l’impatto che l’introduzione di nuovi personaggi porterà su tale aspetto di Marvel’s Avengers, visto che questa è l’unica sincera critica che ci teniamo a muovere nei confronti di un prodotto che, dopo la prova, ci ha comunque soddisfatti. In ogni caso ci teniamo a fare un plauso al level design, che dà modo di esplorare in totale tranquillità l’ambiente circostante indipendentemente dall’eroe scelto, senza che le caratteristiche uniche di ogni personaggio influiscano penalizzando gli spostamenti. Se Iron-Man potrà svolazzare a destra e sinistra, Hulk sfrutterà la sua enorme forza per effettuare grandi balzi. Di contro Vedova Nera si sposterà rapidamente mediante il rampino, mentre Kamala usufruirà dei suoi arti allungabili.Ovviamente la struttura delle mappe ha un peso specifico anche negli scontri, e proprio per questo dovrete essere bravi a leggere la situazione e capire dove poter essere decisivi.

Marvel's AvengersPersonaggi e potenziamenti

Alla fine è tutta una questione di bilanciamento e inventiva, due fattori che in realtà nascondono molte insidie. Già il fatto che nella beta ci siano stati solo quattro eroi fa pensare che Thor e Capitan America siano due bellissimi assi da mostrare dopo la pubblicazione, visto che durante la sequenza del ponte sono, probabilmente, i due che ci hanno colpito maggiormente. Dunque non ci resta che parlare di quelli che abbiamo avuto a disposizione, partendo anche da un’altra doverosa premessa: la scelta dell’eroe non penalizzerà niente e nessuno, sia durante i combattimenti che nell’esplorazione delle varie mappe, il tutto è stato ideato per creare una sorta di compattezza tra i personaggi e, soprattutto, permettere all’utente di scegliere chiunque voglia. La vera differenza sta ovviamente nella loro fruibilià: ogni giocatore potrà sbloccare determinate skill che renderanno un personaggio più adatto, magari, ad una determinata situazione rispetto che ad un’altra. Un esempio potrebbe essere proprio Iron-Man: il magnate statunitense, infatti, può godere di tre tipi diversi di bocche da fuoco, ovvero propulsori, laser e razzi. Ognuna di queste garantirà diversi effetti, la scelta su quale sbloccare prima spetta unicamente a voi. Sarà possibile potenziare Hulk per eseguire potenti attacchi a distanza, o sfruttare Vedova Nera per liberarsi velocemente dei piccoli nemici. Per sbloccare le skill, come nei più classici dei GDR, dovrete ottenere i punti da spendere nel ramo più congeniale ai vostri gusti. Ogni personaggio può inoltre ricoprire un qualsiasi ruolo e, per rendere possibile quanto appena detto, entrano in gioco i gear.

Questi non sono altro che pezzi dell’equipaggiamento ottenibili sia dai forzieri che dai nemici. Il loro compito però non è solo quello di aumentare il livello di potenza di un determinato personaggio, ma anche di dare allo stesso determinati bonus che possono essere decisivi per il completamento di una determinata missione. Infatti, se in una quest i nemici causeranno danni di tipo gelo, equipaggiare un’attrezzatura che vi garantisca un’elevata difesa a questo elemento può essere molto più producente rispetto a qualcosa di maggiormente resistente. In pieno stile Destiny, le parti che comporranno la vostra corazza saranno super accessibili, con un netto miglioramento di missione in missione. Purtroppo però questi upgrade non modificheranno l’aspetto del personaggio, per quello ci saranno skin dedicate da comprare separatamente. Il modello di business scelto da Square Enix è quello di sostenere Marvel’s Avengers gratuitamente, con contenuti e aggiornamenti importanti, mentre le microtransazioni saranno legate a elementi puramente estetici che non porranno ai giocatori alcun tipo di problema nel progredire con omogeneità nell’avventura.

A tutto questo si vanno ad aggiungere le mosse speciali, che di base sono super colpi con funzioni diverse: nella beta non abbiamo potuto vedere se potranno essere potenziate o sostituite, ma per l’attuale livello di sfida ci è sembrato tutto funzionante. Ogni eroe ne possiede tre, due mediamente potenti e una terza che può capovolgere gli esisti dello scontro, vi basti sapere che Iron-Man potrà chiamare e controllare l’HulkBuster durante la lotta. Questi attacchi però dovranno essere usati con attenzione, dato che necessitano di tempo per essere ricaricati e nuovamente sfruttati.

Al netto di quanto detto però c’è da far presente che tra i personaggi si crea fin da subito un ottimo equilibrio; certo, alcuni funzionano e divertono in più di altri, ma in generale le nostre sensazioni sono positive. Un altro punto ancora da sfatare sarà come l’helicarrier verrà sviluppato e cosa comporterà il suo potenziamento durante l’avventura. Purtroppo durante la beta di Marvel’s Avengers non abbiamo potuto approfondire questo elemento, ma anche su questo siamo molto fiduciosi. Per adesso abbiamo potuto solo esplorare una piccola parte della “nuova” base degli Avengers, e dobbiamo dire che ne siamo rimasti comunque particolarmente soddisfatti: anche al suo interno le sorprese e le chicche per i fan non mancheranno, ma preferiamo non rovinarvi la sorpresa.

Marvel's AvengersConclusioni (Unite!)

Il cuore di questa beta a tema Marvel’s Avengers era sicuramente il comparto online, e purtroppo qualcosa non ha proprio funzionato. Eravamo stati avvertiti che c’era il rischio di non trovare compagni e, nella maggior parte dei casi, è stato così. Tuttavia siamo stati anche fortunati e, in alcuni casi, siamo riusciti a testare il gioco con altri utenti. Sebbene non siamo riusciti ad avere il loro supporto nelle missioni su larga scala, quanto provato in loro compagnia ci è sembrato sensibilmente più funzionale, dato che l’eroe controllato dall’altro giocatore poteva sfruttare a pieno il suo potenziale. Ci sono stati anche bug minori, ma mai niente che potesse compromettere l’esperienza. Il frame rate nei momenti più densi è risultato un poco traballante, ma anche in questo caso si parla di magagne facilmente sistemabili.

In conclusione riteniamo che questo contatto con Marvel’s Avengers sia stato più che positivo, nonostante alcuni dubbi rimangano ancora. Non sappiamo se le missioni alla lunga possano essere ridondanti o ripetitive, il rischio quando si sviluppa un prodotto del genere è sempre dietro l’angolo (qualcuno ha detto Anthem?), ma speriamo che la software house abbia tratto insegnamento dall’insuccesso di altre produzioni. L’Action-GDR di Crystal Dynamics ha un potenziale notevole, e non stiamo parlando delle illimitate licenze Marvel. Ci riferiamo alla cura che messa per caratterizzare i personaggi, sia nel relazionarsi con gli altri membri della squadra che nelle mosse di combattimento. A breve la beta sarà disponibile per tutti, ma vi assicuriamo che la strada intrapresa è quella giusta. Non sappiamo se il prodotto finale saprà reggere il peso delle aspettative, o se risulterà in linea con questa nostra prova, quello che ci sentiamo di dire però è che, potenzialmente, ci troviamo davanti al titolo definitivo che i fan della casa delle idee sognano da sempre.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.