Streets of Rage 4 – Recensione, ritorna il classico SEGA in grande stile

Ecco la nostra recensione di Streets of Rage 4, un ritorno dopo ben 26 anni che porta nel 2020 la saga di Streets of Rage.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane Recensioni Lettura da 8 minuti
8.8
Streets of Rage 4

Ci troviamo nel 1994, quando Streets of Rage 3 fa il suo debutto su SEGA Mega Drive, venendo sviluppato e pubblicato da SEGA stessa. Dopo il terzo capitolo di un brand estremamente amato e successivamente diventato iconico, la saga venne inevitabilmente abbandonata a causa dello scorrere del tempo. L’arretratezza del genere dei picchiaduro a scorrimento verticale finì cosi per farsi apprezzare solo in rarissimi casi, principalmente nelle sale giochi sopravvissute e in contesti di emulazione. Tuttavia, grazie alla coraggiosa mano delle software house Dotemu e Lizardcube – già autrici di Wonder Boy: The Dragon’s Trap -, ma questa volta supportate anche da Guard Crush Games, il brand originale di SEGA è pronto a stupirci nel 2020 con Streets of Rage 4.

Streets of Rage 4

Parliamo di un’opera ormai arrivata sugli store PC, PS4, Nintendo Switch e Xbox One, che è stata inoltre inclusa all’interno dell’Xbox Game Pass. Non abbiamo a che fare con un titolo sviluppato con lo sguardo posto agli anni 90, ma con una reiterazione del brand pronta per stupire i giocatori sul finire dell’attuale generazione, ridando vita al genere dei picchiaduro a scorrimento verticale. Streets of Rage 4 è riuscito nei suoi intenti? Scopriamolo insieme nelle prossime righe!

Lottatori in Wood Oak City

Sin dalle premesse, Streets of Rage 4 vuole farsi apprezzare particolarmente da chi ha vissuto la saga ai tempi, senza tuttavia obbligare le nuove leve di questo medium a recuperare opere ormai difficilmente apprezzabili come sarebbe stato possibile negli anni 90. È per questo che la storia di Wood Oak City parte in grande stile 10 anni dopo la conclusione del precedente capitolo, presentandosi in uno stato di caos totale a cui i lottatori tenteranno di porre rimedio. Due volti noti: Axel Stone e Blaze Fielding, accompagnati tuttavia dal massiccio Floyd e dall’agile Cherry, figlia di Adam Hunter. Proprio quest’ultimo si aggiungerà successivamente nel roster di personaggi giocabili, portando il numero base a 5 – anche se sarà ancora ampliabile con delle versioni retrò dei lottatori – macinando semplicemente ore di gioco.

Sono poche le premesse, perché dopo aver scelto la difficoltà e il personaggio arriva subito il momento dell’azione, sempre che non si voglia mettere mano sulle impostazioni grafiche per PC. Siamo davanti ad arene orizzontali, che scorrono assieme al personaggio giocato creando dei muri invisibili, utili per delle combo e come delineatori delle zone percorribili, in quanto non è mai possibile tornare sui propri passi per recuperare un oggetto perso. Valanghe di nemici sono pronte a far fuori il lottatore impersonato, il quale potrà essere accompagnato da tre ulteriori personaggi in locale o da un singolo ospite nel caso in cui ci si interfacci con un amico online.

Streets of Rage 4

Nonostante risulti ripetitivo con il passare delle ore, il gameplay di Streets of Rage 4 è indubbiamente riuscito

Prima la violenza, poi le parole, i nemici sono tutti armati fino ai denti con i propri pugni e calci, o con oggetti di fortuna più o meno contundenti, dalla varietà estrema, che finiranno per essere vostri nel caso in cui riusciate a farli cadere dalle mani dei nemici. Le combo presenti sono aumentate notevolmente, anche se alla lunga non garantiscono un divertimento infinito finendo quasi subito per stancare a causa della notevole ripetitività. Nelle fasi iniziali, i combattimenti sono però estremamente entusiasmanti, salvo il caso in cui abbiate fallito nel regolare la difficoltà, dato che sarete eventualmente costretti a utilizzare dei bonus post-morte per semplificarvi l’esperienza, evitando la frustrazione alquanto facile da raggiungere all’interno in un gioco del genere.

Ogni personaggio condivide lo stesso moveset di combinazioni possibili, ma allo stesso tempo varia totalmente la formula di combattimento, dalle prese ai colpi base, passando per gli attacchi in corsa e le abilità speciali. Sono proprio queste ultime che rendono maggiormente caratteristici gli stili di combattimento dei lottatori, ma le stesse costano uno specifico ammontare di vita per essere utilizzate, il quale potrà tuttavia essere recuperato colpendo i nemici senza permettergli di fare lo stesso. La pena diventa in questo caso la perdita permanente dell’energia spesa per le abilità, che potrà essere recuperata solamente attraverso gli oggetti curativi sparsi in giro per i livelli.

Streets of Rage 4

Il colpo di stile targato Streets of Rage 4

Il comparto grafico di Streets of Rage 4 è sensazionale grazie alle sue animazioni mozzafiato e alla cura posta per la realizzazione dei dettagli

È innegabile che l’impatto nostalgico sia presenta in quantità infinita, ma a dare un vero colpo d’occhio è lo stile posto per la realizzazione di Streets of Rage 4. Il comparto grafico di gioco è semplicemente sublime, e vi farà restare a bocca aperta per via delle magnifiche animazioni in più di un’occasione, che si tratti di combattimenti mozzafiato o della narrazione portata avanti con l’ausilio di appositi fumetti. Anche i personaggi giocabili sono stati estremamente curati e diversificati fra loro, al contrario dei nemici che per quanto inizialmente sorprendenti si ripetono notevolmente con poche varianti estetiche e funzionali. L’intelligenza artificiale è stata tuttavia migliorata di molto, e i nemici sanno dare spesso filo da torcere, ma è possibile allo stesso modo sfruttare le loro divergenze per portare a casa delle vittorie con facilità. Una parentesi va aperta anche per il comparto sonoro, mixato con lieve nostalgia e arricchito da melodie odierne spesso d’impatto e piacevoli, ma talvolta poco presenti.

Il level design è ovviamente molto lineare ma maniacalmente accurato, per tutti i 12 livelli presenti nella campagna, la quale può essere conclusa in una manciata d’ore. Parliamo di moltissime e diverse ambientazioni, come di oggetti ben disposti sulla mappa per permettere l’ottenimento di salute quando necessario o punti atti a fornire ulteriori vite, per evitare il K.O. che riporterebbe inevitabilmente all’inizio del capitolo in corso. Se nella modalità normale questo potrebbe accadere di rado, l’aumento della difficoltà fornisce una dose di morti non indifferente, incrementando notevolmente la rigiocabilità dell’opera, che va a unirsi agli altri contenuti presenti come le Battaglie Arcade, la Boss Rush e gli Scontri Online.

Streets of Rage 4
8.8
Voto 8.8
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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.