La guerra contro i Deimos, a quanto pare, non è ancora finita… e per nostra fortuna. Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di mettere mano in anteprima su 13 Sentinels: Aegis Rim nella nuova versione per Nintendo Switch. Il gioco di Vanillaware (creatori già dell’ottimo Dragon’s Crown) e pubblicato da Atlus, è pronto quindi a vivere una nuova vita, approdando su una console che potrebbe rivelarsi il campo di battaglia perfetto per lo stile adottato dalla software house.
Abbiamo già parlato del titolo in modo ampio nella nostra recensione circa un anno e mezzo fa, quando 13 Sentinels: Aegis Rim inondava le PlayStation 4 di tutti i giocatori che hanno dato fiducia al gioco con uno tsunami di contenuti, da una storia mozzafiato, intrecciata al punto giusto, e uno squisito gameplay che fondeva visual novel, avventura e strategico. In quell’occasione vi abbiamo parlato anche del comparto tecnico che questo nuovo gioiello proponeva, e che per forza di cose in un porting del genere sarà l’aspetto maggiormente sotto la lente d’ingrandimento.
Scopriamo come rende 13 Sentinels: Aegis Rim sulla console Nintendo nella nostra anteprima, ma anche come tale esperienza si adatta ai canoni di switch, tra combattimenti, viaggi nel tempo e un cast di personaggi davvero niente male.
Calamità
Per chi non ha mai sentito parlare del gioco, andiamo a fare un quadro molto sommario del contesto narrativo: la storia vede come protagonisti 13 ragazzi, che nonostante vengano da epoche diverse comprese tra il 1945 e il 2085, condividono uno strano ma determinante destino, quello di difendere la terra dagli attacchi dei Deimos. Cosa sono? Delle creature robotiche altamente tecnologiche che hanno apparentemente come unico obiettivo la distruzione del pianeta. Per farlo, questi ragazzi saranno alla guida di altrettanti mecha, denominati appunto Sentinelle, anch’esse tecnologicamente militarizzate e che possono essere comandate col pensiero (mentre si è all’interno).
Quella che fa da fondale e che potrebbe sembrare la più banale delle premesse, in realtà nasconde al suo interno un’esplosione di creatività difficile da descrivere, con una sequela di colpi di scena che lasciano di stucco, e con le varie trame dei personaggi destinate in qualche modo ad intrecciarsi (chiaramente vi lasceremo il gusto della scoperta). Tutto questo si riesce ad intuire già dalle prime ore di gioco, durante le quali potreste ritrovarvi molto confusi e spaesati, ma con le tesserine del puzzle che pian piano iniziano a combaciare.
Segnaliamo inoltre che sceglieremo sempre noi quali personaggi portare avanti prima e dopo (dovendo portare avanti comunque alla fine tutte le storie), quindi la progressione sarà a vostra totale discrezione. Quello che ne esce fuori è una sorta di antologia narrativa unita in un unico grande libro, che vi lascerà a sir poco col fiato sospeso.
Combattere la minaccia
Le parti narrative saranno alternate a quelle dove dovremo utilizzare le Sentinelle per combattere la minaccia, e anche in questo caso le cose si fanno molto interessanti. Strutturalmente ci troviamo di fronte a quello che potremo definire un “semplice” strategico a turni, dove dovremo schierare i nostri mecha su un campo di battaglia piuttosto stilizzato, facendo anche attenzione alle caratteristiche di ognuno. Infatti le armi e le caratteristiche “fisiche” delle vare macchine varieranno dall’una all’altra, e il compito del giocatore sarà sfruttarle (fino ad un massimo di 6 a battaglia) per completare l’obiettivo di missione e vincere lo scontro.
Non aspettiamoci però delle battaglie di logoramento, che andranno a noia, ma dei veri e propri “scontri lampo” che non dureranno più di cinque minuti: lo scopo infatti è quasi sempre quello di difendere delle strutture e sterminare i Deimos che li minacciano, come sarebbe sul serio in una catastrofica situazione come quella del gioco. Badate bene che però, anche se brevi, richiederanno delle scelte tattiche ponderate, e sfruttare le diversità e le peculiarità delle Sentinelle è ciò che ci divide tra la vittoria e la sconfitta.
Fare chiarezza
Tornando al lato tecnico, queste prime ore di gioco in anteprima ci hanno mostrato come 13 Sentinels: Aegis Rim sulla console ibrida Nintendo non ha nulla da invidiare alla versione uscita un anno e mezzo fa, ma anzi, si candida a mani basse ad essere la versione ideologicamente e strutturalmente più consona a questo tipo di gioco. La sua identità narrativa, la grafica semplice ma dannatamente pulita (stiamo testando il gioco con uno Switch Oled), e le sue battaglie molto rapide, rendono 13 Sentinels: Aegis Rim perfetto per essere giocato in portatilità, cosa incentivata anche dalla mai troppo lodata localizzazione totale dei testi in lingua italiana, che ha risparmiato già ai tempi ai giocatori non pochi grattacapi.
Continueremo quindi durante i prossimi giorni il nostro playthrough che ci porterà alla recensione, e scopriremo se tutte queste note positive si confermeranno, o se addirittura aumenteranno.