I visori per la realtà virtuale stanno andando man mano a prendere piede, stabilendosi gradualmente nelle case degli utenti e dando a chiunque la possibilità di provare un’esperienza particolare. Grazie a questa nuova tecnologia, è possibile intraprendere avventure entusiasmanti o risolvere enigmi sofisticati in mondi totalmente estranei al nostro, il tutto restando fermi nel soggiorno di casa. Oltre a queste opportunità, però, indossando il casco è possibile prendere parte ad alcune discipline agonistiche amate dal grande pubblico e attese ormai con trepidazione da molti utenti: a distinguersi tra queste, ovviamente, c’è calcio. VRFC, o per esteso “Virtual Reality Football Club”, è il primo titolo che consente ai giocatori di trasportarsi in un mondo digitale e sfidarsi anche lì in un’accesissima sfida a pallone. L’intenzione del team Cherry Pop Games è stata sicuramente geniale e apprezzata, ma sarà riuscita a rispettare le aspettative degli acquirenti?
La prima cosa che ci troveremo a fare appena avviato il gioco è una rapida impostazione del visore e dei controller move, seguita dall’immediata azione. Verranno subito illustrati i comandi, riassumibili in poche semplici mosse: per giocare sarà obbligatorio l’utilizzo dei due PlayStation Move (o i controller proprietari del visore che state utilizzando, la versione testata da noi è quella per PlayStation VR), grazie ai quali sarà possibile simulare quanto più realisticamente possibile i movimenti del giocatore in campo. Per correre, infatti, sarà sufficiente muovere le mani avanti e indietro in modo alternato e, al variare della nostra velocità, varierà anche quella dell’atleta in campo. Tenendo premuti entrambi i tasti dorsali contemporaneamente sarà possibile scattare, scelta da valutare attentamente in quanto l’azione andrà a consumare una barra della stamina che ci causerà affaticamento. Per tirare, invece, basterà muovere in avanti il controller corrispondente al piede con il quale si ha intenzione di calciare, così da simulare un vero colpo alla palla.
L’unica modalità di gioco disponibile attualmente è quella online, nella quale ogni utente vestirà i panni di un singolo giocatore, dovendo collaborare con la propria squadra per ottenere la vittoria. Il problema principale del gioco, al contrario di come molti potrebbero pensare, non è il motion sickness: grazie al movimento delle braccia accompagnante le azioni in-game, il cervello riesce a essere ingannato efficacemente, trovando del tutto normale il rapporto tra le sensazioni provate dall’organismo e le immagini ricevute dall’occhio, seppur stando continuamente fermi al centro della propria stanza. Il vero problema è che, proprio per via di questo sistema di gioco, un pesante senso di fatica non tarderà ad arrivare, andando a minare l’esperienza intera e provocando dei dolori considerevoli specialmente alle braccia, che accuseranno per prime la stanchezza. L’intera sensazione viene amplificata se si considera che il giocatore dovrà fare i conti con un sistema di movimento veramente legnoso, a tratti frustrante, specialmente quando si tenterà di passare la palla. Il momento di massimo divertimento, infatti, arriverà proprio quando l’utente sarà riuscito a sorpassare la pesantezza dei controlli, seppur comunque inibito da evidenti limiti tecnici.
Le rimesse laterali e i calci d’angolo sono totalmente assenti, questo in quanto alle estremità del campo sono presenti dei muri invisibili atti a evitare dei bug con la visuale del visore. Non sarà inoltre possibile vesitire i panni del portiere, privando così chiunque di testare un’esperienza simile. Le limitazioni imposte sono dunque considerevoli e non riescono a essere colmate da possibilità come quella di mantenere la visuale fissa sulla palla o quella di scegliere il sesso del proprio personaggio. Graficamente, il titolo si presenta al livello di molti altri prodotti per VR, senza brillare particolarmente. A conti fatti, Virtal Reality Football Club è un gioco che tenta, per quanto possibile, di portare al fruitore un’esperienza quanto più simile possibile a quella reale, ma cadendo in limitazioni che rendono difficoltoso sia progredire che immedesimarsi nei panni di un vero calciatore. Le intenzioni del team Cherry Pop Games erano sicuramente buone, ma la realizzazione non è riuscita a essere al livello.