Two Point Museum: Recensione, la storia è nelle vostre mani!

Dopo un campus e un ospedale, Two Point Museum vi darà le chiavi di un museo! Ecco la nostra recensione del nuovo lavoro di Two Point Studios.

Angela Pignatiello
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Angela Pignatiello
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Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che...
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Two Point Museum

Two Point Museum è un nuovo gestionale realizzato da Two Point Studios, cioè coloro che hanno dato vita a una vera e propria serie di titoli che portano il nome dei developer stessi. Infatti, dopo Two Point Hospital e Two Point Campus, il team di sviluppo ha deciso di darvi le chiavi di un museo, così da potervi sbizzarrire con la creatività e cercando di gestire delle situazioni anche buffe. Sì, perché Two Point Studios tratta gestionali, ma tende a creare situazioni considerabili divertenti o fuori dal comune stereotipo del gestionale, il quale viene spesso associato a una serie di videogiochi “pesanti”. Two Point Museum è pubblicato, così come gli altri capitoli, da SEGA e sarà disponibile su tutte le piattaforme di nuova generazione (quindi PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S) e PC dal 4 marzo 2025. Fatte queste premesse, ecco cosa ne pensiamo nella nostra recensione di Two Point Museum.  

Più di una notte al museo

Come già detto, in Two Point Museum dovrete gestire un museo e cercare di far fruttare quanti più soldi possibili, mentre girovagate per il mondo alla ricerca di fossili. O meglio, questo nel caso in cui decidiate di creare un museo dedicato alla preistoria: perché niente vi vieterà di crearne uno tecnologico, o magari uno basato su un’epoca storica che preferite. Quindi a differenza di Two Point Hospital o Two Point Campus, dove le scelte erano abbastanza scherne, qui avrete davvero il “mondo” nelle vostre mani (nel caso in cui vi interessi, potete leggere la recensione di Campus e Hospital ai rispettivi link).

Two Point Museum vi offrirà due modalità di gioco: La prima è la modalità Campagna, nella quale dovrete affrontare diverse difficoltà e raggiungere degli obiettivi per poter progredire e creare il museo definitivo; la seconda invece è ovviamente la modalità Libera, nella quale potrete creare la partita che preferite, con impostazioni personalizzate, oppure dando sfogo alla vostra creatività.

Esponendo la varie opere, bisognerà aumentare il coinvolgimento e il sapere dei visitatori. Il coinvolgimento viene dettato principalmente dal colpo d’occhio, quindi dovrete decorare anche l’ambiente che fa da contorno alla vostra opera per aumentarlo. Mentre per quanto concerne il sapere, vi basterà posizionare dei cartelli informativi. Un visitatore che sa o che può imparare, visiterà il museo più volentieri. 

two point museum spedizione

Badate bene però che il museo non si riempirà da solo. Bisognerà mandare il personale giusto alla scoperta di pezzi importanti. Come? Tramite le spedizioni. Dovrete semplicemente selezionare il personale e cosa dovrà fare. Pianificate bene le cose, così che non si faccia male. Perché sì, bisogna anche pensare al personale che metterete a lavoro, al loro stipendio e ai tratti che si portano. Per esempio, avere con voi qualcuno col tratto “leale”, vi farà guadagnare molto di più perché il suo stipendio sarà più basso, nello specifico viene diminuito del 10%. 

Two Point Museum non da la possibilità di scegliere il livello di difficoltà, ma è sempre meglio giocare prima la campagna, in modo tale che si abbia un’infarinatura generale del titolo. Il “tutorial” è abbastanza esplicativo ed è semplice da seguire, anche qualora si giochi con il controller (abbiamo provato il titolo su Xbox). Questo perché la mappatura dei comandi non è complessa come si potrebbe aspettare da un gestionale.  

Tra cartoon e leggerezza

Una cosa sorprendente di Two Point Museum è il suo peso, che si aggira solo intorno ai 5 GB, considerando anche i DLC acquistabili che aggiungono alcune decorazioni. Durante la nostra prova non abbiamo trovato nessun tipo di bug o glitch grafico, e la gestione del museo è andata liscia come l’olio. Lo stile grafico è quello di qualsiasi Two Point, ma si vede un piccolo passo in avanti per quanto riguarda la creazione degli ambienti e dei singoli oggetti da sistemare all’interno del museo, ma gli sviluppatori hanno tenuto conto anche degli esterni. Quindi il colpo d’occhio cartoonesco è davvero ben costruito e fa intuire che si tratta di un gestionale adatto a tutti.

two point museum museo

Lo stesso si può dire anche delle animazioni e degli effetti visivi, che insieme risultano molto soddisfacenti. La colonna sonora è ottima per accompagnare i vari avvenimenti, e la radio si lascia andare anche a battute sarcastiche le quali riescono anche a strappare più di un sorriso. Peccato per l’assenza di doppiaggio, ma i sottotitoli e tutta la localizzazione dei testi sono in italiano. 

In poche parole possiamo dire che Two Point Museum è un ottimo gestionale e parla sia ai neofiti del genere, sia a chi conosce già la serie. Si tratta di un gioco che punta molto sul divertimento e riesce a risultare poco pesante. L’introduzione delle spedizioni e il fatto che si sbloccano altre solo dopo aver raggiunto determinati obiettivi all’interno del museo, non fanno altro che aumentare gli strati del gioco senza renderlo estremamente complesso (un po’ di varietà che non guasta mai). Quindi è un gioco che va bene anche come “cozy game”, o per divertirsi nel realizzare una partita personalizzata. Insomma, la storia è nelle vostre mani. 

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Ottimo 8
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Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.