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TikTok: rifiutata l’offerta di Microsoft per acquisire il social cinese

In questo 2020, anche a causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia causata dal coronavirus, le applicazioni dalla spiccata componente social sono salite alla ribalta mondiale e tra queste ha fatto la parte del leone la cinese TikTok, la quale ha ottenuto un successo oltre ogni immaginazione grazie ai milioni e milioni di video amatoriali realizzati giornalmente dai suoi numerosissimi utenti. Sviluppata da ByteDance, l’app ha sollevato sopratutto negli Stati Uniti un polverone mediatico a causa delle sue presunte violazioni della privacy e correlato invio dei dati degli utenti in server cinesi. Per tale motivo il presidente USA Donald Trump ha più volte paventato il blocco del social network dal suolo americano e ha accolto con serenità la notizia che vedeva Microsoft intenzionata ad acquistare TikTok.

Eppure, in base a quanto è emerso nelle ultimissime ore, il piano dell’azienda di Redmond sembrerebbe essere destinato a naufragarsi proprio per via di ByteDance. L’azienda fondata da Bill Gates ha infatti postato, sul suo sito ufficiale, un breve comunicato stampa con il quale annuncia la fine delle trattative con l’azienda cinese per l’acquisto del social network. Di seguito ve ne proponiamo la traduzione:

ByteDance ci ha fatto sapere oggi che non avrebbero venduto gli asset statunitensi di TikTok a Microsoft. Eravamo fiduciosi che la nostra proposta sarebbe stata buona per gli utenti di TikTok, proteggendo gli interessi della sicurezza nazionale. Per fare ciò, avremmo apportato delle modifiche significative volte a garantire che il servizio soddisfacesse i più elevati standard di sicurezza, privacy, sicurezza online e lotta alla disinformazione, e abbiamo chiarito tutti questi principi nella nostra dichiarazione di agosto. Non vediamo l’ora di vedere come si evolverà il servizio in queste importanti aree.

Il rifiuto dell’offerta di acquisizione di Microsoft sarebbe, secondo il Wall Street Journal, il primo passo di un nuovo accordo che vedrà ByteDance e Oracle collaborare tra loro e dove quest’ultima sarà nominata “trusted tech partner” negli USA, ovvero socio tecnologico di fiducia. In tal modo l’azienda cinese è convinta di poter accontentare l’amministrazione Trump, la quale aveva intimato il passaggio degli asset USA del social a una società americana entro il 20 settembre. Il possibile accordo con Oracle potrebbe ottemperare a tale vincolo senza però costringere ByteDance a dismettere i propri asset. Non ci resta a questo punto che attendere ulteriori sviluppi in merito a questa particolare vicenda.

Renato Verrillo
Laureato in Direzione Aziendale presso l'Università degli Studi di Catania. Appassionato di musica, sport e tutto ciò che sia animato da chip e transistor, è un androidiano doc ma possiede un iPhone, adora Forza Horizon ma compra solo PlayStation...

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