L’edizione primaverile del Romics 2017 è iniziata oggi, giovedì 6 Aprile, e cosa si fa durante questi eventi, appena arrivati? Sicuramente si vanno a salutare i vecchi amici, quindi come non passare dal caro team di Symmetrical per vedere come procede il loro sviluppo in ambiente VR? Bene, dunque recuperiamo le spade e quanto ci serve per sopravvivere in Gates of Nowhere: abbiamo una battaglia da affrontare, ed è meglio essere ben equipaggiati!
Abbiamo già parlato lo scorso Ottobre di Gates of Nowhere, in un nostro precedente articolo, dopo aver testato una primissima versione del gioco, in una sessione che comprendeva una parte di esplorazione e interazione con l’ambiente, unita in seguito a delle fasi di combattimento contro dei mostri. Questa volta l’esperienza è stata differente, poiché abbiamo sperimentato una modalità alternativa, studiata dal team per l’esperienza di The Source – Modular VR Entertainment, il parco a tema che sarà strutturato attorno alle differenti modalità di gioco in realtà virtuale, per tutti i generi e gusti. La differenza con il titolo da noi sperimentato mesi fa risiede nella modalità di gioco: questa volta non vi sarà nessuna esplorazione o percorso da seguire, ma solo un’unica grande arena dove ondate infinite di mostri ci attaccheranno continuamente, con l’unico scopo di portare a casa il nostro corpo esangue. A meno che non abbiate il desiderio di venir affettati da una mandria di non-morti, è il caso di imbracciare le armi per difendersi. Gates of Nowhere ci ha messo a disposizione per questa prova quattro armi differenti, dandoci così la possibilità di sperimentare vari stili di gioco: spada, ascia, balestra e scudo. Escludendo lo scudo, che ha come unica funzione quella di protezione dai colpi, le altre tre si differenziano per approccio: mentre con l’ascia si potranno tirare solo colpi circolari o fendenti verticali, la spada permetterà ad esempio di effettuare degli affondi o delle finte, utili per superare la guardia dei nemici dandoci così la possibilità di colpire con l’arma nella seconda mano o con un altro movimento della spada. In fundo, la balestra, utile principalmente contro i tiratori che ci bersaglieranno da lontano. Per utilizzarla dovremo prima caricare il colpo e poi rilasciarlo, puntandola nella direzione desiderata e calcolando anche traiettoria, angolazione e l’influsso che la forza di gravità avrà sul dardo.
Ancora una volta rimango stupito dalla maestria dei ragazzi di Symmetrical, che dimostrano come si possa realizzare un prodotto eccelso e rivoluzionario quando vi si lavora col cuore e con determinazione. La cura prestata alla realizzazione dei dettagli di Gates of Nowhere, sia dell’aspetto grafico che del comparto tecnico, dimostra il potenziale che il gioco offrirà al pubblico. Parlando dell’esperienza del parco a tema, l’idea sembra veramente interessante, anche perché sarebbe un passo importante all’interno del mondo videoludico, facendo intrecciare per la prima volta un ambiente reale, con delle strutture dedicate a un’esperienza virtuale: le due cose sono infatti complementari, poiché gli ambienti in cui si svolge la sessione in realtà virtuale sono reali e programmati solo in seguito per assumere tutt’altro aspetto una volta indossato il casco. Parlando di The Source, l’idea degli sviluppatori è quella di fornire delle riproduzione delle armi presenti nel gioco agli utenti, cosa che darà maggiore senso di realismo al tutto, introducendo con componenti importanti in uno scontro come il peso dell’equipaggiamento che decideremo di usare in battaglia. Si è discusso inoltre di introdurre altri generi di armamentario, portando così un nuovo punto di vista per i giocatori che hanno già appreso a fondo le meccaniche di combattimento del gioco.
Noi sicuramente sosteniamo a pieno Symmetrical e tutto il suo team nei suoi progetti, poiché potrebbero davvero segnare una svolta e far schizzare alle stelle l’Italia all’interno del mondo degli sviluppatori innovativi, soprattutto se in un mondo completamente nuovo e tutto da esplorare come la realtà virtuale. L’HTC Vive si è dimostrato il miglior supporto per queste esperienze, adattandosi perfettamente alle varie situazioni proposte dal gioco; Gates of Nowhere sarà la tesi per il team di sviluppo: noi crediamo fortemente che abbiano tutte le carte in regola per passare questo test e ci aspettiamo che possano ottenere il successo che meritano, come ricompensa anche per tutta la fatica spesa in tale progetto. Vi lasciamo in calce alla notizia con la nostra video intervista girata al Romics 2017 con Giordano Muraglia di Symmetrical. Dal vostro Neidra, maestro di spada e cacciatore di demoni è tutto… per ora!