Sonic Mania Recensione

Marcello Santucci
Di Marcello Santucci Recensioni Lettura da 10 minuti

“You can reach the other side of the rainbow”. E’ così che cantava la opening di Sonic CD, uno dei titoli 2D della saga di Sonic the Hedgehog per console Sega che termina con il gioco Sonic & Knuckles. Bei tempi, davvero bei tempi… se solo ci fosse il modo di riportare questa nostalgia canaglia sulle console di ultima gen… Hey aspettate un momento, Sonic Mania è proprio questo!

E’ bello correre su una collina verde

Sonic Mania si propone come un seguito della saga classica di Sonic the Hedgehog e ci riporta indietro nel tempo, quando il roster di personaggi era al massimo definito dall’impavido Sonic, dal tenero volpino Miles “Tails” Prower (apparso per la prima volta come spalla di Sonic in “Sonic the Hedgehog 2”) e dall’ingenuo ed irascibile Knuckles the Echidna (il primo e unico rivale del porcospino blu, apparso per la prima volta in “Sonic the Hedgehog 3”). Il plot è molto semplice come nel caso dei platform vecchio stampo e, anche qui infatti, ci troviamo a dover sventare i piani del famoso scienziato DR. Ivo Robotnick, il quale si è impadronito di una speciale gemma che gli permette di spostarsi nel tempo! “Ma Marva il nemico di Sonic non si chiama Eggman?” Ah giusto scusatemi, Dr. Ivo Robotnick in arte “Eggman”. Il gioco si comporta come un titolo post “Sonic & Knuckles”: ovvero va ad evolvere da quelli precedenti, migliora per darci nuove sensazioni e nuovi stimoli e ci mette alla prova nel platform più dinamico della saga classica. Sonic Mania infatti, oltre ad avere nuovi livelli, ci ripropone stage come “Green Hill”, “Chemical Plant”, “Sturdust Speedway” e “Flyng Battery”; a parte Green Hill, che rimane molto fedele nel primo atto alla versione di Sonic the Hedgehog per Megadrive, gli altri livelli hanno una rivisitazione artistica e concettuale di come poter affrontare il livello stesso: negli anni infatti il mondo Classic si è evoluto da un semplice percorso platform da sinistra verso destra, ad una vera propria esperienza che cambia in base al percorso scelto, che si estenderà sia sull’asse verticale che su quella orizzontale, dandoci la possibilità di esplorare tutto il livello in cerca di certe gemme speciali o di farci trovare il percorso più veloce per finire lo stage in Sonic Style!

Corri, arrampicati e vola!

Naturalmente, come nei giochi classici, ognuno dei protagonisti vanterà di un’abilità peculiare: Tails potrà volare da una piattaforma all’altra grazie alle sue due code che gli fanno da elica, Knuckles potrà usare i suoi guanti puntati per arrampicarsi sulle pareti e Sonic potrà correre… e qui torniamo al punto discusso poco sopra! Se, infatti, fino a Sonic & Knuckles il porcospino blu non aveva alcuna peculiarità, in Sonic Mania potrà usare una spinta aggiuntiva che non gli farà perdere velocità una volta saltato e toccato terra. Per quanto riguarda il gioco devo ammettere che anche se la grafica è in 16 bit, la scelta di farlo girare a 60 fps rende il gioco più fluido e ci permette di seguire meglio i nostri protagonisti durante questa nuova avventura 2D. I powerup che i nostri personaggi potranno utilizzare sono gli stessi che vengono dai titoli precedenti (lo scudo infuocato, che vi permetterà di fare un dash infuocato in aria; la bolla d’aria, che, oltre a fornirvi ossigeno sott’acqua vi permetterà di rimbalzare molto in alto, e lo scudo elettrico che attrarrà a voi tutti i ring vicini e influenzerà alcuni stage con campo magnetico del suolo), più un potere tutto nuovo che influenzerà i vostri anelli: l’anello blu infatti farà diventare il contatore del suddetto colore e questo farà si che, una volta colpiti da un nemico, i vostri anelli si divideranno in gruppi da 10, aiutandovi a riprenderli e a prenderne molti altri; una volta colpiti naturalmente, come tutti i power up, perderà il suo utilizzo.

Per quanto riguarda i livelli invece, troviamo la classica divisione in Act1 e Act2; al termine del primo act troveremo ad aspettarci un miniboss e al termine del secondo, invece, il main boss dello stage. In ogni livello potremmo trovare dei ring giganti nascosti che ci permetteranno di accedere al bonus stage dedicato alla raccolta dei Chaos Emerald, qui ci troveremo a dover rincorrere un robot UFO che porta con sè uno dei sette smeraldi e per far sì che le gemme siano nostre dovremmo raccogliere delle sfere blue, che ci daranno la possibilità di aumentare la nostra velocità, e gli anelli, che prolungheranno la durata della corsa di un secondo per anello preso. Questo stile di livello ricorda molto la un misto fra la raccolta del Chaos Emerald di Sonic the Hedgehog 2, mixata al gioco di corsa poligonale, Sonic R. Oltre questo riferimento al secondo titolo della saga, Sonic Mania ripropone la meccanica delle sfere blu e rosse di Sonic 3 e Sonic & Knuckles con un accesso a questi stage plus però come quello di Sonic 2; dovremmo arrivare al checkpoint con almeno 25 anelli e, una volta attivato, sopra di esso si aprirà un piccolo portale creato da delle stelline lucenti. Per quanto riguarda il finale, Sonic Mania propone la stessa salsa dei titoli precedente: un ending base se si arriva all’ultimo boss senza aver collezionato i sette Chaos Emerald ed un’altra con uno scontro aggiuntivo e un finale alternativo ma comunque canonico.

Gotta go fast!

Il menu del gioco si presenta diviso in cinque: la Modalità Mania, ovvero la storia principale del gioco; Crono, la modalità di sfida a tempo che ci permetterà di far uscire il nostro spirito da speedrunner con punteggi che verranno condivisi con il resto del mondo; la modalità Competizione, che ci permetterà di sfidare i nostri amici in un 1VS1 per decidere chi è il migliore; il menu delle Opzioni ci darà la possibilità di impostare l’audio del gioco, visualizzare i comandi, cambiare la lingua e selezionare dei filtri per il video, fra i quali troveremo quello per impostare lo schermo per fargli dare il texture mood di un un televisore a tubo catodico; ultimo ma non per importanza il menu Extra dove, oltre a trovare i riconoscimenti del videogame troverete altre cose interessanti maaaaa…. meglio tirarci fuori dalla spoiler mode.

Come una macchia blu

Il lato artistico che si trova dietro Sonic Mania, aumenta il valore di questo videogame in un modo mai visto. L’intro animata, che richiama lo stile grafico di quella appartenente a Sonic CD, ci porta in un mood che traspira Sonic the Hedgehog da tutti gli aculei; grazie infatti, alla magistrale caratterizzazione dei personaggi di Tyson Hesse, possiamo capire quale rapporto hanno i personaggi fra di loro senza sentirli parlare, solo guardando le azioni che compiono, azioni animate magistralmente dallo Studio Yotta (famosi sul tubo per le loro animazioni parodiche del mondo del gaming). Una volta terminata la intro ci troviamo in game, qui ogni stage ha dei paesaggi peculiari che esprimono appieno il mood del livello che, fra Act1 e Act2, cambia, evolve, si avvicina e si allontana per dare un fantastico senso di dinamicità alla nostra avventura. Naturalmente nè l’intro nè gli stage sarebbero completi se non fossero accompagnati da delle colonne sonore fantastiche che vanno a caratterizzare al 100% ogni stage rendendolo ancora più unico e spettacolare. Anche gli stage già conosciuti come Chemical Plant, ad esempio, strizzano l’occhio a chi ha giocato ai titoli precedenti dando comunque una nuova visione di questi, grazie alla composizione delle piattaforme del livello, sia al restyling grafico che a quello musiche.

Volpi che non imparano mai

Naturalmente Sonic Mania, come ogni gioco, ha qualche piccolo difetto, fra questi quello più palese è quello legato alla scelta dei personaggi in coppia durante l’avventura di Sonic e Tails. Se infatti avere un sidekick ci permetterà di affrontare il livello più facilmente, grazie alla possibilità di usare la volpe come mezzo di volo, l’approccio a questa tecnica non è molto friendly ma anzi, è macchinosa e diverse volte alquanto frustrante.

Altra cosa che mi ha lasciato perplesso è il riciclo di moltissimi livelli dei cinque titoli precedenti: se infatti ho apprezzato moltissimo il restyling fatto, allo stesso tempo avrei preferito vedere molti più stage nuovi.

Condividi l'articolo
Cresciuto a suon di Game Boy e Sega Master System; Marva non avrebbe potuto far altro che crescere come un NINTENDARO DOC! Ora è qui, insieme a suoi colleghi di GL per darvi il meglio della qualità dal punto di vista grafico e non solo ;)