Sky: Figli della Luce – Recensione di un viaggio indimenticabile

Ecco la recensione di Sky: Figli della Luce, un titolo che similmente a Journey, punta all'esplorazione e al voler prendersi il proprio tempo.

Angela Pignatiello
Di Angela Pignatiello - Contributor Recensioni Lettura da 7 minuti
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Sky: Figli della Luce

Già dalla prima riga di testo di questa recensione dedicata a Sky: Figli della Luce, ci teniamo a specificare che siamo innanzi a un videogioco atipico, che punta tutto sulla costruzione di un mondo magico e da esplorare. Fin dalle prime battute possiamo assaporare il modo in cui la produzione decide di presentarsi, qualcosa che ricorda il caro e vecchio Journey. Gli sviluppatori del gioco, thatgamecompany hanno voluto lanciare il titolo prima su dispositivi iOS e Android, ma il 29 giugno hanno deciso di far approdare la loro piccola creatura sulla console ibrida Nintendo Switch, piattaforma sulla quale abbiamo provato il gioco. Ma di cosa si tratta? È davvero solo una copia di Journey? Scopritelo con la nostra recensione di Sky: Figli della Luce.

Calma e cooperazione

Sky: Figli della Luce potrebbe davvero sembrare un “Journey wannabe”, ma se all’interno del titolo PlayStation 3 abbiamo dei nemici e momenti di pericolo, in questo titolo c’è solo tranquillità e cooperazione tra giocatori. Ovviamente, quest’ultimo fattore non preclude il poter giocare il titolo in totale solitudine, ma date le tematiche toccate dal titolo, è molto meglio se goduto con amici o altri giocatori nel mondo. Ed è anche questo che lo rende perfetto per Nintendo Switch, soprattutto nel caso in cui la si usi staccata dal dock o, ancora meglio, se si possiede una Nintendo Switch Lite.

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Infatti, Sky: Figli della Luce non parla d’altro che di altruismo, sacrificio e condivisione con gli altri. Noi saremo nati in un mondo interconnesso, che condivide lo stesso cielo. Il nostro obiettivo sarà quello di trovare gli Spiriti Ancestrali e farli tornare al loro posto nelle varie costellazioni. Saltare, planare, scivolare tra le dune del mondo di gioco sarà quello che faremo per la maggior parte delle ore. Ovviamente, così come accadeva anche in Journey, sono presenti degli enigmi, ma sono relativamente semplici. Il mondo di gioco non è complesso da leggere, così come il gameplay, anche se alcuni Spiriti Ancestrali sono nascosti davvero bene, dunque ci sarà bisogno di una vista d’aquila per trovarli al primo colpo. Diventa frustrante per questo motivo? La risposta è assolutamente no.

Insomma, potremmo descrivere il gameplay di Sky: Figli della Luce come un fiume, va in una certa direzione con calma e si prende il suo tempo per mostrare il suo potenziale. Un altro fattore che riduce il pericolo d’incorrere in un senso di pressante noia a lungo andare sono proprio i reami, ognuno diverso dall’altro, dallo splendido stile artistico e tutti capaci di proporre delle piccole sfide. Inoltre, dato che le mappe non sono particolarmente complesse, è molto divertente esplorare le varie ambientazioni senza una direzione precisa, giusto per scoprire il mondo intorno a noi. Come abbiamo già detto, Sky: Figli della Luce è un titolo che punta molto sull’interazione fra giocatori, anche se sono presenti alcuni NPC. Nel momento in cui incontrerete qualcuno, avrete una serie d’animazioni da usare per far comprendere ciò che si vuole fare, passando dal tipico “batti cinque” all’abbraccio. In poche parole, il titolo non vuole essere altro che un’esperienza condivisa con gli altri, che siano guidati dall’intelligenza artificiale o che siano reali poco importa.

 

Un gioco è anche musica

La colonna sonora di Sky: Figli della Luce è sempre azzeccata ed accompagna il giocatore in ogni sua mossa. Riesce a risultare gradevole all’orecchio senza mai esagerare o risultare eccessivamente ripetitiva e, insieme agli ambienti ben realizzati tramite la grafica cartoon, offre scorci semplicemente magici. Gli sviluppatori di thatgamecompany sono riusciti a creare “con poco” un titolo davvero immersivo e che riesce a dare il meglio di sé in qualunque momento. L’unico vero e grande peccato è il doverlo giocare necessariamente in compagnia. Nonostante ci siano degli NPC per “tappare il buco”, non è mai come avere un vero e proprio compagno di viaggio che reagisce a ciò che fai.

Fortunatamente, per provare il gioco non dovrete mettere mano al portafoglio, visto che la produzione è interamente gratuita, seppur siano disponibili alcune skin e contenuti scaricabili a pagamento. Ovviamente non stiamo parlando di vere e proprie espansioni del gioco, ma più che altro di semplici aggiunte che possono rendere Sky: Figli della Luce ancora più bello da vedere. La cosa certa è che si tratta di un gioco da provare, specialmente se vi è piaciuto Journey o se, più in generale, vedete il videogioco come un’esperienza più che come un’avventura action; conseguentemente, se siete abituati a giocare a titoli particolarmente frenetici, la produzione potrebbe non piacervi. Se però avete figli piccoli e volete che si approccino al videogioco, leggendo questa recensione avrete scoperto che Sky: Figli della Luce è il titolo che stavate cercando, soprattutto perché nonostante ci sia interazione, non esiste nessun tipo di chat a schermo, dunque è improbabile che si possano condividere dettagli personali o cose del genere. Siamo insomma innanzi a un gran bel gioco che vi permetterà di perdervi in splendidi paesaggi per ore o giusto il tempo di un viaggio in treno, poco importa. Ciò che è davvero importante per questo titolo è prendersi il proprio tempo, così che il fiume di cui parlavamo prima scorra tranquillo e con il giusto ritmo.

 

Sky: Figli della Luce
8
Voto 8
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Contributor
Classe '97. Nata e cresciuta con la Metal Gear Solid saga, amo giocare a quasi tutto ciò che mi capita sotto mano. Analizzo tutto ciò che avviene all'interno del mercato videoludico e il suo core: i videogiochi.