Sands of Aura – Anteprima di un viaggio che vuole essere tante cose

Nell'anteprima di oggi vi parleremo di Sands of Aura, action rpg disponibile in early access su Steam che ha indubbiamente saputo intrigarci.

Nicholas Massa
Di Nicholas Massa Impressioni Lettura da 7 minuti

Nell’oscurità più cupa prendono forma le origini di questa storia, le ramificazioni di un mondo, quello di Talamhel, il quale si ritrova in una situazione estremamente disperata, avvolta da una miriade di punti interrogativi che attendono solamente di essere svelati. E’ stata proprio l’angoscia spirituale di qualcuno a far partire gli eventi che hanno condotto all’attuale tempesta, ora abbattutasi su ogni singola cosa, vivente e non. Quand’anche la clessidra del tempo si ruppe in pezzi, anche l’ultima speranza cominciò a sembrare sempre più vana. Così le sue sabbie cominciarono a muoversi in ogni dove, portando alla luce esseri mostruosi. L’ultimo granello di luce venne riposto nei cosiddetti Cavalieri Rimanenti, “ordine” di cui anche il protagonista stesso di questa storia, Malte, fa parte. Questo è l’incipit che aprirà le vicende di Sands of Aura, un action RPG dalle “soulsiane” fattezze in cui andremo muovendoci verso infiniti orizzonti di possibilità e di cui vi parleremo nel corso di questa nostra anteprima. Dato che questo titolo è disponibile nel catalogo di Steam a partire dal 21 di questo ottobre in Early Access, ve ne vogliamo parlare più nel dettaglio. Resta comunque importante ricordare che la versione da noi provata non è stata quella definitiva, come anche precisato dagli sviluppatori stessi (i ragazzi di Chashu Entertainment), per tanto si spera che le varie problematiche riscontrate in sede di test verranno superate.

Un’amalgama interessante 

Come detto sopra, in questa sede d’anteprima è importante specificare come, con questo Sands of Aura, ci troviamo davanti a una vera e propria commistione di più generi, in un groviglio d’intenti che per ora pare funzionare. Ci sono gli elementi da RPG (armi, strumenti, oggetti, statistiche varie, danni a schermo e dialoghi a scelta multipla da affrontare con i vari Npc), c’è l’azione frenetica dei vari scontri, incorniciata dalle dinamiche tipiche dei souls like (il fatto che ci si ritrovi in un mondo senza troppi dettagli su quello che ci circonda, le varie campane che funzionano come i falò, il respawn dei vari mob ad ogni nostro riposo, etc…), e un mondo tutto da esplorare fatto anche di shop e piccole sotto trame.  Fin dall’inizio si vestiranno i panni di Malte, guerriero di cui potremo scegliere le fattezze estetiche, appartenente all’ordine suddetto.

I primissimi passi al suo fianco non saranno facilissimi, pur se disegnati da un contesto che affascina fin da subito. Nell’antro oscuro in cui comincia la nostra avventura ci sarà modo di contestualizzare quanto si ha davanti, anche grazie agli altri personaggi lungo la via. Questo approccio delle “origini” ricorda tantissimo i generi suddetti, soprattutto quando si raggiunge la primissima campana (identica nelle funzionalità ai falò dei souls e alle lanterne di Bloodborne). Sands of Aura però si distacca da tutto il resto molto velocemente, fornendo al giocatore una mole considerevole d’informazioni su quello che lo circonda e sui vari personaggi, arricchendosi attraverso tutti questi dettagli facilmente ottenibili. I vari dialoghi, inoltre, mostrano nell’immediato un altro spunto intrigante della produzione. In essi, infatti, non compariranno scritte soltanto le varie frasi dei parlanti, ma anche le loro azioni e descrizioni fisiche, nei frangenti di dialogo. E’ bene, però, ricordare che muovere i primi passi all’interno di Talamhel non sarà affatto piacevole, data la difficoltà generale nei vari scontri, i quali mettono subito alla prova i più sprovveduti senza alcuna remora. 

Rimandi a non finire  

Come abbiamo scritto sopra, Sands of Aura è un titolo fortemente evocativo verso alcuni capisaldi del medium che tutti conosciamo, già nominati nel testo. Tutto ciò ritorna anche nel suo gameplay, in quel battle system che si costruisce sia intorno alla difficoltà generale, che alla prontezza di riflessi verso i nemici che ci sbarreranno la strada. Oltre a ciò bisognerà imparare a conoscere per bene le dinamiche intorno alle varie armi (intercambiabili a seconda delle situazioni) a disposizione del giocatore, tutte personalizzabili attraverso specifiche rune e gemme, così da potersi adattare allo stile di chi sta giocando. Ogni singola morte condurrà dunque alla perdita dei propri oggetti, ottenibili nuovamente nel punto in cui si è persa la vita, a meno che non si muoia di nuovo prima di ritrovarli.

Sands of Aura

Parlando del mondo di Sands of Aura, dal punto di vista estetico ci troviamo davanti a un buon lavoro generale, in una commistione fra squarci evocativi e alcune piccolezze che fanno piacere (si parla di tutti quei piccoli dettagli che alimentano l’identità visiva dei vari luoghi visitabili). L’utilizzo delle luci resta uno degli elementi più profondi, andandosi a legare anche con l’identità narrativa stessa del titolo. Tutto ciò produce un cammino lastricato da ambientazioni interessanti e riconoscibili nell’immediato, amplificando ancora di più l’esperienza di gioco. A valorizzare ogni cosa, poi, troviamo un sonoro pronto a sposarsi con l’ambientazione rappresentata, seppur con qualche incertezza in fase di doppiaggio. L’early access di questo Sands of Aura ci ha senza dubbio intrigato nel suo insieme, spingendoci a muovere i nostri passi in un’esperienza strutturalmente variegata che speriamo trovi una sua direzione più chiara. Nel corso della nostra run ci siamo imbattuti in qualche bug generale (come blocchi nell’ambientazione o piccoli crash), tutti problemi risolvibili con facilità e che non fatichiamo a credere verranno corretti prima della release finale.

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Adora i videogiochi e il cinema fin dalla più tenera età e a volte si ritrova a rifletterci su... Forse anche troppo. La scrittura resta un'altra costante della sua vita. Ha pubblicato due romanzi (a vent'anni e venti quattro) cominciando a lavorare sul web con varie realtà editoriali (siti, blog, testate giornalistiche), relazionandosi con un mondo che non ha più abbandonato.