Negli ultimi giorni è arrivato in early access su Steam un titolo molto interessante, un gioco in terza persona che nonostante prenda in prestito alcune meccaniche da survival, non va ad incastrarsi in modo definitivo all’interno del genere, diventando un ibrido molto accattivante. Se ci mettiamo poi che a livello narrativo stiamo parlando di un gioco che prende a piene mani dalla cultura folkloristica slava, la lampadina della curiosità fa brillare ancora di più la sua luce. Stiamo parlando di REKA, un’avventura propostaci da Fireshine Games e sviluppata da Emberstorm Entertainment.
Il bosco, la ragazza, e la strega
Quando avvieremo REKA, verremo immersi nel mondo di gioco senza troppi preamboli, ma non prima di aver personalizzato l’aspetto della ragazza che controlleremo, e soprattutto aver capito chi è. La mitologia dietro al gioco ci parla di un periodo storico dove sono presenti delle streghe, e ovviamente sarà la caratteristica narrativa fondamentale del gioco.
C’era un tempo in cui la magia scorreva in questa terra fin dentro le sue ossa, quando l’uomo conosceva la natura, e non le macchine. Le vecchie maniere venivano rispettate, e le streghe erano venerate. Un mondo migliore? Forse, ma il tempo va avanti, e se non ci muoviamo con lui, l’era della stregoneria la perderemo per sempre.
Sento l’avvicinarsi di qualcuno che potrebbe dimostrarsi pronto per queste sfide. Che può abbracciare il nostro passato e sbloccare il nostro futuro. Che ha conosciuto le difficoltà e il dolore. Lei ha viaggiato lontano, e il percorso che si trova di fronte dimostrerà quanto sia più grande di quanto abbia mai pensato.
La nostra caduta o la nostra salvezza? Solo il tempo ce lo dirà.
Si tratta di un titolo un terza persona in giocatore singolo, dove la nostra protagonista si chiama REKA, una ragazza che, come avrete capito, sta viaggiando verso qualcosa o qualcuno, che non è dapprima chiaro neanche a lei stessa. I primi minuti di gioco saranno niente meno che un brevissimo tutorial, in cui ci verranno spiegati il movimento e come interagire con gli NPC.
In questo piccolo frangente arriveremo in un paesino rurale, dove vivono contadini e allevatori, e che ci racconteranno in che tipo di posto ci troviamo. Oltre a chiederci un paio di favori, facendoci familiarizzare con le missioni secondarie e con la bussola, scopriremo anche che a poca distanza dal villaggio vive una vecchia signora, che si dice sia una strega.
Andremo ad incontrarla, e subito ci dirà che ci stava aspettando, come se la nostra venuta fosse scritta nel destino… ed effettivamente sembra così: la vecchia strega è niente meno che Baba Jaga, e nei panni di REKA diventeremo suoi apprendisti.
Stregoneria e una casa passeggiante
All’interno del gioco faremo pratica ed impareremo la stregoneria, mentre saremo immersi nel setting di cui abbiamo parlato: questo è caratterizzato da paesaggi autunnali, alberi, corsi d’acqua, animali, creature di strana provenienza, e colori dalle tonalità rosse, marroni e gialle. Ovviamente il tutto in compagnia anche della nostra casa, la cui metà inferiore è il gigante corpo di una gallina, con tanto di zampe per camminare.
Tra le feature principali del gioco, oltre ad ottenere i vari obiettivi che ci faranno progredire nella storia, ce ne sono proprio alcune dedicate al crafting e alla costruzione.
Reka infatti potrà personalizzare a suo piacimento il cottage, costruendolo asse dopo asse, e decorandolo con oggetti rinvenuti durante l’esplorazione o come premio per le missioni. Questo significa che la nostra esplorazione sarà fatta anche di ricerca di materiali e ingredienti, che ci saranno fondamentali anche per la cucina, una delle mansioni fondamentali per una strega!
Il modo in cui possono essere raccolti è diretto e immediato, e ad aiutarci, soprattutto per quelli lontani o posti troppo in alto, ci saranno i nostri fidati corvi, che ci seguiranno ovunque andremo.
L’implemento di queste feature quindi riduce le componenti del genere survival a quelle più creative, tagliando molto quelle dedicate alla sopravvivenza in senso stretto. Questo rende il titolo decisamente molto accessibile, rilassante, e adatto a tutti i tipi di giocatori (tranne quelli che cercano una sfida più hardcore).
Organizzarsi al meglio
Tra le altre caratteristiche interessanti in REKA c’è l’immediatezza e la semplicità con cui accedere alle informazioni che servono. Tutto infatti sarà riassunto e scritto all’interno di un diario, che comprenderà sia le missioni (in corso e completate), sia gli ingredienti e i materiali a disposizione, e altre cose ancora che sarà sempre utile avere a portata di mano.
Non dimentichiamoci infine della possibilità di scegliere: abbiamo nominato le quest e gli NPC, ma in alcuni casi, oltre ai semplici dialoghi, avremo la possibilità di dare delle risposte a nostra scelta, che potrebbero cambiare l’esito di ciò che sta accadendo, o magari cosa un personaggio penserà di noi. Vogliamo rivelare la verità su qualcosa che abbiamo scoperto? Oppure mentire a fin di bene? Un click a destra o a sinistra farà la differenza.
Chiudiamo dicendo che l’aspetto grafico di REKA è davvero gradevole, e che nonostante non ci troviamo di fronte a un gioco che voglia puntare al fotorealismo, l’atmosfera, i colori, e lo stile dei disegni ci fanno sentire immersi in una sorta di favola, cosa estremamente calzante dato il tema trattato.
Di certo REKA è un titolo con ottime potenzialità e da tenere sott’occhio, che potrebbe far gola ai palati dei giocatori più delicati, ma attenzione, perché alcuni dei temi potrebbero non esserlo…