Negli ultimi anni, il concetto di gioco in streaming ha guadagnato sempre più terreno, spingendo i produttori a creare dispositivi capaci di offrire esperienze di gioco remote senza compromessi. Sony, da sempre attenta all’evoluzione del mercato, ha introdotto la PlayStation Portal, una soluzione dedicata al Remote Play con PlayStation 5. Ma è davvero un passo avanti per il gaming portatile o un’idea limitata dalla tecnologia attuale? Analizziamolo nel dettaglio.
Design ed ergonomia di un DualSense su uno schermo
La PlayStation Portal si presenta con un design che non lascia spazio a dubbi: sembra un DualSense diviso a metà con un display incastonato al centro. Questa scelta progettuale ha il grande pregio di mantenere la stessa impugnatura ergonomica del controller PS5, con i medesimi grilletti adattivi e il feedback aptico, garantendo un’esperienza di gioco assolutamente immersiva.
Il display LCD da 8 pollici con risoluzione 1080p a 60 Hz offre una qualità dell’immagine nitida e fluida, anche se l’assenza di un pannello OLED potrebbe far storcere il naso a chi cerca contrasti più profondi e colori più vivaci. Tuttavia, il compromesso è giustificato dal tentativo di mantenere un prezzo contenuto e una durata della batteria accettabile.
Dal punto di vista del peso e della maneggevolezza, la Portal risulta bilanciata e confortevole da utilizzare per sessioni di gioco prolungate, nonostante le dimensioni generose. Il design, però, ha anche qualche limite: l’assenza di stick intercambiabili e palette posteriori lo rende meno personalizzabile rispetto a controller avanzati come il DualSense Edge.
Prestazioni e tecnologia: Remote Play senza fronzoli
La PlayStation Portal non è una console standalone, ma un dispositivo progettato esclusivamente per il Remote Play. Questo significa che non esegue i giochi in locale, ma si affida interamente alla connessione Wi-Fi per trasmettere i titoli dalla propria PlayStation 5. Questo limita inevitabilmente l’esperienza a quanto offerto dalla rete domestica, rendendo la latenza e la stabilità della connessione gli elementi chiave per una buona esperienza d’uso.
Durante i test, la Portal ha dimostrato prestazioni eccellenti in ambienti con Wi-Fi 6 stabile e connessioni a bassa latenza, offrendo un’esperienza fluida e senza lag evidente. Tuttavia, in reti meno performanti o con interferenze, si possono verificare calo di bitrate, artefatti video e input lag, compromettendo seriamente la giocabilità nei titoli più frenetici. Sony consiglia una velocità minima di 15 Mbps, ma per ottenere il massimo delle prestazioni è consigliabile una connessione superiore ai 50 Mbps con latenza inferiore ai 10ms. In assenza di un’opzione di connessione cablata o 5G, la portabilità del dispositivo resta vincolata alla qualità della rete Wi-Fi disponibile.
Con un recente aggiornamento, PlayStation Portal ha finalmente ottenuto la compatibilità con il Cloud Gaming di PlayStation Plus. Questo significa che, oltre al Remote Play con la propria PS5, il dispositivo può ora accedere alla libreria di giochi in cloud offerta dal servizio PS Plus Premium, ampliando le possibilità d’uso per gli utenti che desiderano giocare senza avere necessariamente la console accesa.
Qualità non solo estetiche ma anche tecniche
Uno dei punti di forza della Portal è l’integrazione del tecnologia Tempest 3D Audio, che restituisce un suono spaziale di alta qualità quando si utilizzano cuffie compatibili. Tuttavia, Sony ha fatto una scelta controversa: ha eliminato il supporto al Bluetooth standard per l’audio, rendendo necessario l’uso di cuffie che supportano il protocollo proprietario PlayStation Link (come le Pulse Elite o le Pulse Explore).
Questo limita fortemente la compatibilità con dispositivi di terze parti, costringendo gli utenti a un ulteriore investimento se vogliono sfruttare al meglio l’esperienza sonora wireless. Fortunatamente, è presente un jack da 3,5 mm, permettendo anche l’uso di cuffie cablate senza problemi.
L’autonomia della PlayStation Portal si attesta tra le 6 e 8 ore, un risultato in linea con quello del DualSense. Tuttavia, considerando che non deve elaborare grafica in locale, ci si sarebbe potuti aspettare una durata maggiore. La ricarica avviene tramite USB-C, e impiega circa 90 minuti per raggiungere il 100%. Per chi prevede lunghe sessioni di gioco, è consigliabile avere a portata di mano un power bank o un adattatore di rete per evitare interruzioni improvvise.
Prezzo e rapporto qualità-prezzo
Con un prezzo di 219,99 euro, la PlayStation Portal si posiziona in una fascia intermedia: più economica di una console portatile dedicata, ma comunque un investimento considerevole per un dispositivo che non funziona senza una PlayStation 5 e dipende fortemente dalla qualità della connessione. Se confrontato con soluzioni come il Razer Edge o il Logitech G Cloud, che offrono funzionalità cloud gaming più versatili, la Portal appare un tantino più limitata. Tuttavia, per chi cerca una soluzione plug & play ottimizzata per Remote Play e Cloud Gaming PS Plus senza bisogno di configurazioni avanzate, il prezzo può risultare giustificato.